

un piccolo libro caratterizzato da un vocabolario molto semplice e da illustrazioni molto vivaci. il testo, breve ed essenziale, si serve della tecnica associativa, la piu` vicina ai piccoli lettori. eta` di lettura: da 2 anni.






"ultimi scritti" non rappresenta solo l`ultima opera di charles baudelaire ma anche la sua opera definitiva e assoluta. si condensa in essa tutto l`odio per l`orrore della vita del suo tempo, tutta la sua ansia di riscatto e di salvezza. nietzsche, proust, valery riconobbero in queste pagine una vertiginosa anticipazione della propria opera: nietzsche affermo` che qui si mostrava l`autore del moderno; proust scrisse che mai dopo i profeti di israele, si era giunti a un tono cosi` intenso e disperato; valery disse che le affermazioni di questi scritti superavano per intensita` quelle di pascal. questi tre frammenti, sorti all`interno di un progetto di opera unitaria, costituiscono in ogni modo un modello per la riflessione della modernita`.


e` una ragazzina undicenne che frantuma, con il suo candore e la sua determinazione, i sogni di purezza dell`americano medio. ellen racconta in prima persona, in modo tanto piu` imperturbabile quanto piu` atroce, la sua storia di adolescente abbandonata e finisce per narrarci molto piu` del destino tragico di una bambina: dietro di lei e dentro di lei il mondo del sud tutto fiori alle pareti e meschinita`, squallore morale e il razzismo di una societa` pettegola e violenta. orfana di madre, ellen passa la vita a rifare le valigie, sballottata tra un padre ubriacone e una nonna perfida e distratta. viene infine adottata da una famiglia dove potra` vivere la sua adolescenza.

tredici poeti e due cantautori nati dopo il 1950, e cresciuti nella cuba post-rivoluzionaria, che vivono e scrivono sull`isola. la scelta tiene conto dei valori riconosciuti, ma privilegia un tono disteso e insieme raccolto di colloquio in versi, su casi e scene quotidiani, come a distillare un canto comprensibile, arguto e coraggioso, lasciare un messaggio timido, ma non narcisista ne` gratuito: una pagina insomma che, senza essere comune, si possa mettere in comune. testo originale spagnolo a fronte.

il giornalista polacco ripercorre le proprie vicende, raccontando retroscena finora ignorati delle sue storie: dall`infanzia povera a quando, fresco laureato, venne mandato allo sbaraglio prima in india e poi in cina, senza conoscere niente di quei paesi. ci rivela le difficolta` incontrate e, di fronte a queste difficolta`, il suo punto di riferimento, il testo da leggere e rileggere e` sempre stato erodoto. per kapuscinski erodoto e` stato non tanto uno storico, quanto il primo vero reporter della storia: il suo bisogno di viaggiare, di toccare con mano, di raccogliere dati, paragonarli ed esporli, con tutte le necessarie riserve che e` giusto nutrire riguardo alle storie riferite da altri, fa di erodoto un giornalista a pieno titolo.


in "los angeles", la newyorkese a. m. homes si installa nel famoso chateau marmont e usa quel luogo mitico come un prisma attraverso il quale guardare ed esperire la cultura di los angeles, quella passata e anche quella che si prepara per il futuro. costruito negli anni venti, chateau marmont e` stato rifugio di personaggi famosi che lo hanno scelto come palcoscenico di spezzoni di vita di volta in volta drammatici, fortunati, folli. mecca mitologica, e` il perno intorno a cui si muove una citta` di visionari, romantici e sognatori e che e` da sempre un variegato sfondo sul quale si proiettano le identita` e i luoghi emblematici dell`america.












9 marzo 2009, maxwell sim, neo-agente di commercio, viene trovato nudo e in coma etilico nella sua auto in scozia, durante una bufera di neve. nel bagagliaio un cartone pieno di spazzolini ecologici. cos`e` accaduto? com`e` arrivato fin li`? torniamo indietro di qualche mese: maxwell ha quarantotto anni e sta attraversando un periodo difficile, sembra aver toccato il fondo. appena divorziato, in cattivi rapporti con il padre, incapace di comunicare con la sua unica figlia, capisce che nonostante i suoi settantaquattro amici su facebook non ha nessuno al mondo con cui condividere i suoi problemi. non avendo piu` niente da perdere, decide di accettare una curiosa opportunita` di lavoro: un viaggio da londra alle isole shetland per pubblicizzare un`innovativa marca di spazzolini ecocompatibili. si mette in macchina con mente aperta, le migliori intenzioni e la voce amica del navigatore come compagnia. ben presto si accorge che il viaggio prende una direzione piu` seria, che lo porta nei luoghi piu` remoti delle isole britanniche, ma soprattutto nei piu` profondi e bui recessi del suo passato. jonathan coe reinventa il romanzo picaresco per i nostri tempi.

"non abbiate paura!", e` il monito che gesu` indirizza agli uomini. non soltanto per sottrarre la loro vita a un`interpretazione solo moralistica e sanzionatoria della legge, ma per affermare l`esistenza di un`altra legge che li autorizza a coltivare il proprio desiderio - la propria vocazione, i propri talenti. e` l`eredita` fondamentale del messaggio cristiano ripresa dalla psicoanalisi di freud e lacan: la parola di gesu` mette in valore una legge che attraverso il desiderio serve la vita e non la morte. il tema centrale di questo libro concerne la parola di gesu`, riletta originalmente da massimo recalcati come una delle radici inaudite della psicoanalisi dell`"ebreo" freud e del "cattolico" lacan. non si tratta di sottomettere la vita alla legge, ma di vedere nella legge - quella dell`amore e della grazia - una forza al servizio della vita. la legge non incute piu` il timore della punizione severa, non esige piu` lo zelo scrupoloso del rispetto formale, ma si libera della morte che porta con se` per divenire una legge che non annulla il desiderio, ma, al contrario, lo sostiene. e` questa l`eredita` essenziale assunta dalla psicoanalisi: la legge non e` nemica del desiderio, ma il suo fondamento piu` radicale. i riferimenti alle parabole, ai miracoli, alle guarigioni, a pietro e a giuda, alla notte del getsemani, alla resurrezione e al pensiero di paolo di tarso sono rivisitati in modo sorprendente. qui recalcati sfida luoghi comuni e stereotipi della lettura psicoanalitica del cristianesimo mostrando con grande audacia come la testimonianza di gesu` sia innanzitutto testimonianza della vita indistruttibile del desiderio.

