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"era il 20 luglio 1966. a londra si svolgevano i campionati del mondo di calcio ed io stavo per sposarmi. l`atmosfera era plumbea, pioveva a dirotto, il vento soffiava gelido, i passanti, avvolti in mantelli scuri e impermeabili, si avviavano rapidi in mezzo al traffico congestionato. era piena estate, ma se non fosse stato per il verde degli alberi tutto faceva pensare ad un freddo pomeriggio autunnale, cosi` diverso da quella torrida giornata di luglio del 1958, a new york, quando il destino mi aveva fatto incontrare rino giori. questo era il paesaggio che si scopriva dalle grandi finestre dell`albergo carlton in grosvenor square, dove aspettavo il piu` bel giorno della mia vita." e l`inizio delle memorie trasgressive di una donna che ha attraversato il novecento al fianco di personaggi che hanno fatto la storia politica, culturale ed economica del secolo scorso. non si tratta di pettegolezzi su personaggi famosi, ma di squarci del secolo passato: gli anni quaranta del cinema italiano a fianco di dino de laurentiis, poi il sogno americano dei kennedy, quindi la gran bretagna dei beatles. anni vissuti dalla ribalta di una grande famiglia aristocratica, senza mai smettere di amare la vita e di percorrerla con spirito d`avventura, vivacita` d`ingegno e senso dell`umorismo.

nei primi anni del novecento soltanto un pittore inglese molto originale poteva innamorarsi di un castello imponente circondato da una natura selvaggia e mozzafiato. l`edificio in questione, la fortezza della brunella nei pressi di aulla, era stato costruito in epoca medioevale e divenne per molti l`adorata residenza della famiglia di kinta beevor. mentre lei e i suoi fratelli correvano per le campagne, i genitori ricevevano ospiti illustri come d.h. lawrence e aldous huxley.

i proscritti narra "l`epopea" dei freikorps tedeschi nel primo dopoguerra: l`esperienza storica ed esistenziale dei "soldati di ventura" che prestarono la loro ferocia alla guerra civile che segno` l`origine della repubblica di weimar, protagonisti prima della crudele repressione in cui furono assassinati rosa luxemburg e karl liebknecht, infine della lunga vicenda terroristica che culmina con l`assassinio del ministro rathenau, cui l`autore prese parte attiva. un documento per comprendere la storia europea che preparo` il nazismo e, allo stesso tempo, un romanzo, paurosamente attuale, di quell`estetica della violenza che e` alla base di ogni rivoluzione.

"le due storie raccontate da fulvio tomizza in "fughe incrociate" si svolgono tra la fine del cinquecento e i primi del seicento, e hanno per tema la conversione: l`ebreo mandolino da sacile diventa cristiano e il cristiano leandro tisanio da san vito al tagliamento diventa ebreo. sono storie veramente accadute che tomizza, con la sua vocazione a far parlare (come avrebbe detto joseph roth) gli "annali dimenticati", trasforma in avvincente materia narrativa. qui la conversione si stacca dalle folgoranti sfere dell`illuminazione divina e si adegua alle cadenze della vita di due paesi veneti: piu` che altari incontriamo botteghe artigiane e banchi dei pegni, in un turbinio di voci e sospetti che mai assurgono alla violenza del dramma. le stesse ombre dell`inquisizione restano in una cauta distanza, senza la livida ossessione degli spettri. eppure, la conversione di mandolino e di leandro risveglia, per opposti motivi, antiche diffidenze e ostilita` di razze, malinconie di esili e di segregazioni; e solleva partecipazione umana allo sgomento dei famigliari abbandonati, padri e mogli, che di quel distacco e di quell`oblio sembravano farsi una colpa. tomizza non si pone nel ruolo di un giudice che potrebbe sfruttare la distanza del tempo: per tomizza, la storia, le carte, i nomi sepolti negli archivi sono soprattutto romanzo. anzi, nient`altro che romanzo." (giulio nascimbeni)

nell`anno che ha visto crollare l`invulnerabilita` degli stati uniti e arrivare la moneta comune nelle tasche di 300 milioni di europei, l`italia ha visuto una paradossale esperienza di governo: un pendolo tra performances internazionali da piano-bar e tentativi di rianimazione del sistema produttivo, legislazione criminogena e repressione della magistratura, incentivi a pensionati e famiglie e disincentivi a imprese desiderose di competere al riparo dagli altrui falsi in bilancio, solidarieta` con l`america e scelte legislative capaci di ostacolare la lotta alla malavita, elusione del conflitto d`interessi, politiche scolastiche e globalizzanti in conflitto con giovani che non accettano d`essere degradati da cittadini a consumatori.

il titolo indica il "percorso" personale dell`autore attraverso la psicoanalisi, nella pratica clinica e nell`insegnamento. ma "percorso" indica anche l`esigenza, per chi si occupa di psicoanalisi, di tenere sempre presente la storia di questa disciplina, i cui fili conduttori possono essere rintracciati e acquisire plausibilita` solo in un dialogo tra gli analisti e con i maestri del passato. il contributo del paziente e` essenziale in questo cammino, percio` "percorso" e` un modo per definire l`esperienza stessa della psicoanalisi, come progresso faticoso e arricchente.

in un`epoca in cui il pensiero occidentale si estenua in avvitamenti e incagli, il dialogo con categorie altre, elaborate da culture remote e nel contempo ormai contigue, appare come una delle poche vie percorribili per uscire dalla strettoia di una sterile quanto perniciosa ricerca identitaria. che qualcosa di piu` di una educata e tollerante conoscenza sia possibile lo insegna la vicenda della filosofia in giappone. di conio piuttosto recente nella sua forma ideografica (1862), la parola dalla storia plurimillenaria prende dimora in una forma mentis pervasa di modi dottrinali, andamenti riflessivi, concezioni religiose che con la grecita` e le sue lunghe filiazioni non sembrano avere punti di tangenza. eppure l`incontro avviene, grazie alla virtu` tutta giapponese di assimilare e armonizzare con l`autoctono quel che giunge d`oltremare: la scrittura, l`ideale confuciano, il buddhismo, e da ultimo, anche se aporeticamente, la filosofia, soprattutto nei suoi esiti postkantiani e posthegeliani. virtu` assimilativa a cui certo non e` estranea una "vocazione terminale", tipica di una terra dell`approdo che si e` sempre autorappresentata quale luogo di perfezionamento e compimento di cio` che nasceva altrove, ma che, nondimeno, non ha mai ceduto allo spirito della pura mescolanza.

erri de luca da` la traduzione e la sua originale interpretazione di uno dei libri piu` affascinanti della bibbia: la storia di giona che trascorse tre giorni nella pancia di una balena.

se vediamo il significato emozionale e spirituale dei nostri momenti difficili, allora possiamo contenere il dolore. le delusioni e le abitudini ci sfidano a scoprire una fiducia reale, altrimenti, le nostre ferite possono facilmente diventare terribili e insopportabili. forse diamo per scontato che non sia possibile avere fiducia o, se abbiamo esperienze di apertura e di fiducia, succede poi qualcosa che ci fa chiudere. ma la caratteristica di una fiducia genuina e` non dipendere dagli altri, ne` da qualcosa di esterno: e` una profonda esperienza interiore di connessione col nostro essere e con l`esistenza. il nostro livello di fiducia genuina e` uno specchio della nostra coscienza ed e` una qualita` che possiamo sviluppare.

"suo marito": cosi` si definisce ted hughes nell`annotare diari e lettere di sylvia plath. "marito di lei". e "lei" e` la figura della poetessa suicida, ma anche la forma assunta nella vita di hughes dalla dea bianca: una figura, secondo robert graves, portatrice di esaltazione creativa e di orrore. in questa maschera l`autrice identifica la chiave della personalita` poetica dello hughes maturo e quella della sua unione con "la sposa alchemica della sua fantasia creatrice". una biografia di ted hughes non puo` prescindere dalla storia del suo matrimonio e sodalizio artistico con sylvia plath e dalla sua lunga attivita` di curatore dell`opera della moglie scomparsa. all`epoca del loro incontro hughes, benche` convinto del proprio destino di poeta, aveva pubblicato poco e solo su riviste universitarie. la plath, con efficienza americana, si prodigo` per diffondere le poesie di lui e fu in gran parte a lei che hughes dovette la pubblicazione del "falco nella pioggia", che lo proietto` di colpo sulla scena poetica anglosassone. per i sei anni del loro matrimonio, quasi attingendo a "un`unica mente condivisa", ted e sylvia lavorarono fianco a fianco, in un rapporto simbiotico ma rispettoso delle singole individualita` poetiche. questo volume e` il racconto di un grande amore finito in tragedia e trasformato in fonte di ispirazione poetica, e al tempo stesso una ricerca letteraria, in cui l`autrice presenta hughes uomo, poeta e marito: un marito perseguitato e "nutrito" dalle conseguenze del suicidio della moglie.

attilio bertolucci raccoglie in un volume un`ampia scelta delle prose non comprese in "aritmie", intitolandola, quasi confessando un plagio da un autore molto amato, "ho rubato due versi a baudelaire". gli scritti di bertolucci appartengono a un vasto arco temporale che va dal 1948 al 1996 e abbracciano arte, cinema, tetro e letteratura. chiude il volume "viaggio fra gli antiquari" compiuto negli anni sessanta in alcune localita` italiane. la curatela del volume e` affidato a gabriella palli baroni, profonda conoscitrice dell`opera di bertolucci.

oggi c`e` un rinnovato interesse per la bibbia come libro, al di la` delle interpretazioni religiose. de luca, che per anni ha studiato l`ebraico, da se`, cosi` spiega la sua traduzione e il suo commento: "ho tradotto quel libro pieno delle piu` grandi avventure sacre dell`umanita`, come se non fosse stato mai fatto prima. piu` che attenuto, mi sono appiattito, schiacciato sulla parola ebraica per riprodurla a calco in italiano: compreso per esempio l`ordine della frase o la rinuncia di quella lingua al verbo avere... l`intento e` quello di procurare nostalgia dell`originale".

pubblicato per la prima volta nel 1930, "la carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica" e` ormai un classico degli studi letterari e costituisce una vera e propria pietra miliare nel campo della critica tematica. percorrendo la letteratura inglese, francese e italiana dell`ottocento, mario praz studia i tratti distintivi dell`estetica decadente nella cultura europea: l`evoluzione dell`idea di bellezza, spesso associata all`idea di morte; il tema della corruzione e della tristezza; la ricorrenza di personaggi satanici; la figura sadica della "femme fatale"; la fascinazione per la lussuria, il vizio e l`esotismo; la sensualita` della parola. un saggio anomalo, moderno, nel quale il pensiero critico si nutre di sottili intuizioni e la letteratura diventa appassionata esperienza.

Tre Repubbliche affacciate sul mar Baltico che condividono un pezzo di storia, pur conservando precise identità culturali: l'Estonia, con la fiabesca capitale Tallinn, la «germanica» Lettonia con Riga, caratteristica per le architetture neoclassiche e Jungendstil, e la Lituania con la barocca capitale Vilnius. Dalle tre città, patrimonio dell'Unesco, partono i percorsi automobilistici, cui si affiancano itinerari in bicicletta o in canoa.

il mito di diana e atteone ha avuto sempre qualcosa di decisivo da dire agli uomini, e nelle sue numerose versioni - cosi` come nelle rappresentazioni pittoriche, da tiziano a rembrandt - ha sedotto le piu` grandi menti del pensiero e della letteratura occidentali. in questo libro, a meta` tra il saggio e la favola, tra l`excursus erudito e la , pierre klossowski, mitografo eterodosso, racconta e decifra sapientemente ogni dettaglio della storia, scomponendo il quadro in una rete dilelementi simbolici. appare cosi` come un`epifania paradossale del divino: una teofania che si realizza attraverso una visione sacrilega eppure necessaria. ma e` anche una caccia tragica, dionisiaca. diana si materializza tramite lo sguardo di atteone, che la fa, letteralmente, consistere; e atteone abbraccia il proprio destino di intermediario sacrificale tra l`umano e il divino accettando ogni prevedibile conseguenza: l`estasi, il delirio, 1` autodistruzione, giacche` si annulla, attraverso la metamorfosi in cervo, nella divinita` che ha sorpreso senza veli.

esprimere gratitudine, avanzare una supplica, dimostrare la propria fede, chiedere favori, in un ventaglio inesauribile di circostanze e occasioni. per il compleanno e l`onomastico del duce; con la richiesta di un incontro; dopo che aveva pronunciato un discorso importante; quando un membro della sua famiglia era malato, o si voleva che facesse da padrino a un figlio; in occasione degli anniversari del fascismo o di una crisi internazionale; perfino quando lo scrivente aveva fatto un sogno significativo. durante il ventennio migliaia di italiani impugnarono la penna per scrivere al loro capo carismatico. i mittenti erano di tutte le estrazioni sociali ed eta`. erano soldati, contadini, massaie, bambini, preti, studenti, artigiani. molti scrivevano per chiedere un aiuto economico, ma in moltissimi per esprimere al loro leader ammirazione incondizionata, fino al desiderio amoroso o all`adorazione religiosa: per tanti il culto del duce non fu soltanto il prodotto della propaganda ma un attaccamento profondamente sentito. christopher duggan ricostruisce il ventennio dagli albori dello squadrismo sino alla caduta del regime, attraverso una documentazione fatta di lettere e diari privati inediti, resoconti giornalistici, programmi radio, canzoni popolari. la straordinaria relazione intima che moltissimi italiani intrattennero con mussolini racconta una storia emotiva dell`italia fascista che corre sotterranea e parallela lungo i binari degli avvenimenti storici.

per commemorare l`armistizio in un paese sconosciuto del terzo mondo appena uscito dalla guerra, viene commissionata una nuova strada che connette le due meta` dello stato fratturato. sono incaricati del lavoro due uomini che vengono da un paese del primo mondo, due contractor mercenari. per ragioni di sicurezza, prima di iniziare, si sono dati degli pseudonimi numerici. numero quattro, quello incaricato di guidare l`avveniristica macchina asfaltatrice rs-90, si attiene a una disciplina monastica: devono fare una strada perfettamente dritta, lunga 260 chilometri, e i tempi sono stretti, il lavoro deve essere completato prima della parata celebrativa. numero nove, che in sella al suo quad si assicura che non ci siano ostacoli davanti e dietro, e` invece in vena di avventure e curioso di cio` che lo circonda. conosce la lingua locale, mangia le cose del posto invece di limitarsi ai frullati di proteine della razione, fa amicizia come puo` sulla strada e, in generale, fa di tutto per non attenersi al rigoroso protocollo previsto. quattro capisce immediatamente che nove e` un "agente del caos", che rischia di compromettere il lavoro e che, peggio, rende piu` incerto il ritorno a casa. la grande protagonista de "la parata" e` l`attesa. quattro e` a modo suo simile al nostro giovanni drogo del deserto dei tartari di buzzati: la sua fortezza e` la macchina asfaltatrice in cui passa le sue giornate e i suoi tartari sono il collega nove e la popolazione locale. ma il romanzo e` anche la storia di scontro vizioso fra i due protagonisti, fra oriente e occidente, e fra le due anime contrastanti di quattro, quella scientifica e quella umana ed empatica. stranieri in una terra straniera devastata dalla guerra, quattro e nove sono protagonisti di un`allegoria che vuole mostrare l`assurdita` della loro posizione e le conseguenze della loro presenza.

al breve testo, pubblicato autonomamente col medesimo titolo nel 1945, nel quale si indicavano le linee principali delo sviluppo degli stili d`arredamento dall`antichita` ai primi del novecento, l`autore aggiunse, circa vent`anni dopo, un apparato di illustrazioni commentate, per aiutare a conoscere meglio i modi nei quali l`uomo ha organizzato e decorato gli ambienti della vita quotidiana.

"cascate, vulcani attivi, ghiacciai, sorgenti calde e geyser si accompagnano a saghe vichinghe e a un ricco folklore, il tutto circondato da una costa accidentata." per pianificare un viaggio da ricordare: fate un`escursione all`interno del canyon fiaorargliufur; osservate le balene nei pressi di husavik; rilassatevi nella blaa lonio`; visitate una grotta di ghiaccio.

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