

"uno dei piu` bei romanzi moderni che io conosca e` jules et jim di henri-pierre roche`": cosi` scriveva nel 1954 il giovane francois truffaut, che quasi dieci anni dopo avrebbe portato sullo schermo la vicenda inaudita e folgorante dell`armonioso triangolo che, nei primi anni venti, aveva avuto come protagonisti lo stesso roche`, lo scrittore austriaco franz hessel e la moglie di quest`ultimo, helen. e fu ancora il regista francese a tentare di promuovere la stampa almeno parziale dell`infinita serie di taccuini (330 in tutto) su cui roche` aveva annotato, dal 1901 alla morte, ogni dettaglio della propria vita e dei propri incontri. un catalogo in cui sfilano picasso e gertrude stein, duchamp e cocteau, picabia, satie e georges braque.



ricostruzione documentale e per immagini delle vicende che hanno prodotto, nel nome del turismo internazionale, un profondo cambiamento urbanistico e di mentalita` nella citta` di varese, innescando i processi storici che porteranno di li` a poco alla sua elevazione a capoluogo di provincia. storia di un ceto imprenditoriale lungimirante e ricco di iniziative.




Fa un certa sensazione vedere un concerto del grandissimo Robbie Basho, inedito per di più, registrato in Italia all'inizio degli anni ottanta. Ma in quel periodo c'era un bel via vai di chitarristi di gran nome nella nostra penisola: John Fahey, Leo Kottke, Renbourn e Grossman. E Robbie Basho. Il disco, inciso benissimo, è stato preservato grazie ai due organizzatori del concerto: Giovanni Picone e Mario Calvitt. Basho è in forma e suona alla grande, ispirato anche dalla bellezza del luogo in cui suona ( Palazzo Gaddi). Tra le canzoni eseguite: Grail And The Lotus, Cathedrals et Fleur de Lis, California Raga, Song Of The Stallion, eseguite con lo stile inimitabile di Basho, un condensato di American Folk, indian raga, blues.

a che cosa serve la letteratura? perche` dedichiamo tempo ed energie a raccontare (o ascoltare) racconti, a inventare e ripetere poesie? mario barenghi affronta questo argomento secondo due prospettive complementari: da un lato ragionando su alcuni aspetti della viva esperienza letteraria (la lettura, i modi della comunicazione, i rapporti con gli usi linguistici, l`attivita` dell`insegnamento), dall`altro interrogandosi sui fondamenti antropologici della letteratura, in dialogo con i recenti sviluppi degli studi sull`origine della nostra specie. in questa luce acquista credito l`ipotesi che in fondo, lungo l`affascinante ed enigmatica vicenda dell`evoluzione umana, un qualche prometeo sia esistito davvero: perche` la letteratura, come il fuoco, e` uno strumento con il quale, nella battaglia per l`adattamento e la sopravvivenza, si possono fare tante cose diverse.