


il "mondo di ieri" della borghesia ebraica piemontese, l`antifascismo, l`emigrazione in america: l`inconsueta autobiografia a due voci scritta da anna foa (sorella di vittorio) e dal marito davide jona rievoca mezzo secolo di storia italiana attraverso le peripezie di una famiglia.









il volume approfondisce il periodo che va dalla fine del vii secolo all`inizio del xii. intende tracciare un profilo geo-storico dell`italia dell`altomedioevo, mettendo in luce le divisioni e le nuove aggregazioni e l`emergere di centri di cultura quali venezia, pisa, amalfi, che non possono essere compresi in un ambito regionale. la pittura italiana del periodo viene analizzata mettendo in luce analogie, particolarita`, disuguaglianze, rapporti con l`architettura e la scultura. viene riservata attenzione anche ad altri settori, nei quali problemi di stile, di tecnica, di committenza presentano linee che vanno al di fuori di una trattazione regionale.





faggi, castagni, querce, larici, abeti... oltre il 35% della penisola e` coperto da boschi, un paesaggio che spesso percepiamo come primigenio e `naturale`. in realta`, come il resto del nostro paesaggio, i boschi sono un prodotto della storia, sempre legata all`opera dell`uomo che ne ha modificato tutte le caratteristiche. nell`antichita` il bosco e` gia` largamente utilizzato, tanto che le foreste naturali nel primo secolo d.c. sono meno di una decina. il bosco di alto fusto e il bosco ceduo, la forma piu` diffusa, hanno contribuito al bisogno di legna da fuoco, carbone e legname da costruzione, consentendo allo stesso tempo il pascolo del bestiame. dal medioevo all`ottocento sono le costruzioni navali che modellano gran parte dei boschi, legando strettamente il mondo dei commerci mediterranei a quello della montagna. da nord a sud, poi, esiste una `civilta` del castagno`, vero e proprio `albero del pane` a cui intere popolazioni devono la propria sopravvivenza. oggi l`esodo dalle campagne e dalle montagne ha portato alla ricomparsa di macchie e foreste in territori antropizzati da secoli. e il desiderio di ricercare nel bosco valori naturalistici si e` sovrapposto alla realta` storica di un paesaggio forestale come prodotto culturale. un viaggio alla riscoperta dello straordinario rapporto che ci lega alle `selve oscure`.


