
e` un libro che mostra tutto lo spessore della vena poetica e tutta la maestria della tecnica del suo autore. la poesia di mario baudino e` insieme discorsiva e lirica, appassionata e ironica, luminosa ma attenta a cogliere le zone d`ombra. ne risulta un libro godibile, con delle ballate romantiche tratte dalla vita e dalla malavita quotidiana.
nell`arco di poco piu` di un decennio - da quel non troppo lontano 1996 in cui fu insignita del premio nobel per la letteratura - wislawa szymborska e` diventata un autore di culto anche in italia. ne` questo vasto successo deve meravigliare. grazie a un`impavida sicurezza di tocco, la szymborska sa infatti affrontare temi proibiti perche` troppo battuti - l`amore, la morte e la vita in genere, anche e soprattutto nelle sue manifestazioni piu` irrilevanti - e trasformarli in versi di colloquiale naturalezza e (ingannevole) semplicita`. il volume raduna l`intera produzione poetica della szymborska, inclusa la recentissima raccolta "qui", apparsa in polonia nel 2009.

"se e` vero che le vicende della sua vita sono parte integrante dell`importanza di socrate, si deve comunque dare tutto il rilievo possibile al fatto che egli mori` assassinato" dichiara perentoriamente manlio sgalambro. tuttavia platone "omette pietosamente quella parola", e dal canto suo nietzsche afferma - certo a ragione - che "socrate volle morire". ma chi desidera morire, osserva sgalambro, "si trova intrappolato in una insana contraddizione", giacche` nello stesso tempo vuole vivere. e cosi` fu anche per socrate, che delego` infatti il compito a un "benefattore" (euergetikos) - cosi` egli defini` l`assassino - e con cio` introdusse una volta per tutte nella filosofia la figura dell`omicida. eppure la speculazione filosofica ha per lo piu` evitato di porsi le domande cruciali che ne derivano: quale mistero cela il delitto in se stesso? chi e` l`assassino nella sua essenza? domande che invece non teme di affrontare qui sgalambro, tenace esploratore delle zone impervie del pensiero, spingendo lo sguardo verso quel punto dove l`espressione "`l`uomo e` mortale` non significa in primis che `l`uomo muore` - insigne banalita` concettuale -, ma che l`uomo e` datore di morte".

non sempre i tempi che scandiscono la fortuna pubblica di uno scrittore coincidono con quelli della sua officina segreta, basti pensare a morselli, morto suicida la notte del 31 luglio 1973, quando i lettori cominciavano a conoscerlo e ad amarlo. oggi adelphi propone una raccolta dei suoi romanzi per imparare a riscoprire e ad apprezzare questo scrittore.

prendendo spunto dalla apparente follia di giorgio iii, bennett ha dato voce agli intrighi comici e sinistri che in quegli anni si svilupparono rigogliosamente attorno al re. non vi e` traccia, in queste pagine, della penosa cartapesta che di solito contrassegna il teatro di ricostruzione storica. da pitt a fox, da giorgio iii al suo malevolo primogenito, il principe di galles, tutti parlano e agiscono con una vivezza che lascia stupefatti. la vicenda finisce per disegnare un perfetto apologo sul delirio non solo dei potenti, ma innanzitutto di coloro che gli vivono accanto.




"il libro si puo` leggere - secondo p. di stefano ("corriere della sera") come un appassionato romanzo della cultura italiana del secondo novecento, ricco di tic e di bizzarrie, di notizie e di storie. una miscela ben sintetizzata sin dall`ossimoro del titolo." maria corti, scrittrice e storica della lingua, definita da giorgio petrocchi il "perry mason della letteratura", si racconta e racconta a cristina nesi i suoi amici poeti e scrittori tra "classici" e avanguardia (montale, gadda, bilenchi, manganelli, porta...), le battaglie culturali degli anni sessanta e settanta, la creazione del fondo manoscritti di autori moderni e contemporanei a pavia, gli incontri nei caffe` o nelle case editrici milanesi e l`impegno nella scrittura.





di che cosa parliamo quando parliamo di etica? possono i giudizi etici essere considerati altrettanto oggettivi dei giudizi logici? e a questa spinosa questione che putnam, uno tra i filosofi americani piu` noti e discussi, dedica il suo ultimo libro, toccando argomenti che non riguardano unicamente l`etica in senso stretto ma che spaziano dalla filosofia della logica alla filosofia della matematica, allo scopo di restituire alla filosofia quello sguardo "globale" cui aspira da sempre.

questo libro analizza la religione piu` diffusa in india, l`induismo, proponendo un`indagine approfondita di tutti gli aspetti della vita indu`, sia passata che presente. le illustrazioni presenti nel volume contribuiscono a dare un`ampia panoramica della storia dell`induismo, a presentare la sua mitologia, l`arte, l`architettura, la religione, le leggi e il folklore.


nati dall`intento di far conoscere in forma divulgativa il pensiero autentico dei fondatori del "socialismo scientifico", ancora ignorato nell`italia di fine ottocento, i saggi labriolani sulla concezione materialistica della storia, elaborati in dialogo epistolare con friedrich engels, divennero il primo autorevole contributo italiano al marxismo teorico. un`opera critica e aperta, che si colloca all`origine di ogni interpretazione antidogmatica delle idee di marx.



quando nel 1969 apparve questo libro, presso lo stesso editore che nel 1927 aveva pubblicato "essere e tempo", heidegger giganteggiava nel panorama della filosofia contemporanea. il primo dei quattro testi qui raccolti, la conferenza tempo e essere (1962), richiamo` subito una grande attenzione perche` recava il titolo della sezione annunciata e mai pubblicata di "essere e tempo." li` tutto doveva capovolgersi, ma al momento di attuare questa "svolta" il progetto fu interrotto, perche` l`autore "non era all`altezza di offrire una elaborazione sufficiente del tema nominato dal titolo". il "protocollo" di un seminario chiarisce alcuni punti problematici della precedente conferenza. guardando al suo lungo confronto con la storia della metafisica, heidegger fornisce preziose spiegazioni del proprio linguaggio, oscuro e allusivo, ma forse per questo oltremodo suggestivo. nel saggio la fine della filosofia e il compito del pensiero (1964) l`autore sottopone "essere e tempo" a una "critica immanente", rivendicando cosi` l`unita` del suo cammino: compito del pensiero e` meditare sulla "verita`" dell`essere. infine, "il mio cammino nella fenomenologia" (1963) e` un resoconto autobiografico in cui heidegger ripercorre il proprio itinerario speculativo in rapporto alla "fenomenologia", intesa non come corrente filosofica ma come "la cosa del pensiero, la cui manifestatezza resta un mistero". intorno al tentativo di pensare una medesima "cosa" ruotano gli scritti del volume.

l`opera di nietzsche ha toccato il secolo di vita. se la riabilitazione del filosofo dell`"eterno ritorno" e della "volonta` di potenza" si deve ai filologi che ne hanno ricostruito i testi nella loro integralita` e agli storici che ne hanno rivisitato la vita, in questo libro safranski cerca di andare oltre, presentando la biografia del pensiero di nietzsche, che dichiaro` di voler diventare il poeta della sua vita per mezzo del proprio pensiero.

in questo libro, frutto di un lavoro durato due anni, alain vircondelet ha raccolto il testamento del pittore recentemente scomparso. una lezione di vita, l`ultimo insegnamento di un artista per il quale soltanto la tradizione era rivoluzionaria e sempre moderna. in queste pagine, ricapitolazioni di una lunga saggezza, balthus passa in rassegna un intero secolo d`arte; racconta il raffinato ambiente familiare in cui crebbe, gli incontri e le amicizie che nutrirono la sua esistenza, gli artisti del passato piu` o meno recente da lui amati, i paesaggi e i luoghi preferiti. di tutto e di tutti parla con la semplicita` che e` propria di un rapporto coltivato a lungo.




nathan zuckerman ritorna a new york, la citta` che ha lasciato undici anni prima. durante quel lungo isolamento sui monti del new england, zuckerman non e` stato altro che uno scrittore, niente di cui occuparsi a parte il lavoro e la vecchiaia da sopportare. vagando per le strade come un fantasma che torna da una lunga assenza, nathan zuckerman fa tre incontri che in breve tempo spazzano via la solitudine gelosamente custodita. il primo e` con una giovane coppia alla quale offre uno scambio case: i due lasceranno manhattan per il suo rifugio di campagna, e lui ritornera` alla vita cittadina. ma, dall`istante in cui li incontra, zuckerman desidera anche un altro scambio: la sua solitudine per la sfida erotica rappresentata dalla giovane jamie, il cui fascino lo riattrae verso tutto cio` che credeva dimenticato. il secondo contatto lo stringe con una figura del suo passato, amy bellette, musa e compagna del primo eroe letterario di zuckerman, e. i. lonoff. amy, un tempo irresistibile, e` ormai una vecchia stremata dalla malattia. infine il terzo incontro, quello con l`aspirante biografo di lonoff, un giovane segugio letterario. di colpo invischiato - come mai avrebbe voluto o previsto - nelle trame dell`amore e della perdita, del desiderio e dell`animosita`, zuckerman mette in scena un dramma interiore di vivide e intense possibilita`.

"volver e` un titolo che include vari ritorni, per me. sono tornato, un poco, alla commedia. sono tornato all`universo femminile, a la mancia (e` senz`altro il mio film piu` strettamente mancego, il linguaggio, le abitudini, i cortili, la sobrieta` delle facciate, le strade lastricate), sono tornato a lavorare con carmen maura (non lo facevamo da diciassette anni), con pene`lope cruz, lola duenas e chus lampreave. sono tornato alla maternita`, come origine della vita e della finzione. e, naturalmente, sono tornato a mia madre [...]. il ritorno principale di volver e` quello del fantasma di una madre che appare alle proprie figlie. nel mio paese queste cose accadono (sono cresciuto ascoltando storie di apparizioni), tuttavia alle apparizioni non ci credo. solo quando accadono agli altri, o quando accadono nella finzione. e questa finzione, quella del mio film (e qui viene la mia confessione) ha provocato in me una serenita` che non avvertivo da tempo". (pedro almdovar)

uno scrittore deve scrivere un romanzo che ha in testa da moltissimo tempo; ma un giorno dopo l`altro, la scrittura non arriva, e piu` s`inceppa e si perde, piu` la vita dello scrittore preme con potenza, con passione, con la necessita` del sangue che corre, per trovare una forma. intorno allo scrittoio vuoto, la stanza si riempie di pensieri, di sensi di colpa, di desiderio, di telefonate clandestine, di disperati tentativi di reprimere per amore della moglie un nuovo amore nascente, giocoso e irresistibile. lo scrittore si chiama mauro covacich, le giornate che racconta sono quelle del suo matrimonio con anna, le notti sono quelle tormentose del desiderio di susanna, di un amore nuovo e dirompente. e piu` lunghe e arrovellate si fanno le giornate davanti alla pagina bianca, piu` chiaramente emerge che la storia di un amore che nasce e di un amore che muore e` l`unica che abbia senso raccontare.

la storia inizia nel 1941 e termina negli anni sessanta. al centro c`e` la guerra e il suo stravolgimento epocale. il suo impatto su una famiglia felice, fino a quando un solco nero non dividera` il "prima" dal "dopo". le vicende del romanzo seguono quelle dei personaggi, tutte intrecciate tra loro con un movimento nel tempo che ha piu` a che fare con i ritmi della memoria che con quelli della storia. si passa dai primi mesi di guerra, quando l`atmosfera e` ancora inconsapevolmente euforica, ai giorni piu` bui dell`occupazione tedesca, per risalire alle battaglie in nordafrica, raccontate in modo folgorante grazie anche al ritrovamento di un diario inedito. infine si torna alle speranze del dopoguerra, per chi aveva ancora qualcosa in cui sperare.

nel nord vi sono 67,9 imprese ogni 1.000 abitanti, la dimensione (molecolare) e` di 4,9 addetti per impresa. secondo i dati del censis, di queste solo il 18,5% sono imprese manifatturiere e, sul totale di queste, il 13,7% sono imprese di servizi alle imprese. bonomi intende sfatare alcuni luoghi comuni, illustrando come grande fabbrica e pubblica amministrazione occupino ormai una minima parte del popolo dei produttori del nord. e quanto questo nuovo capitalismo, che si definisce "molecolare", abbia nel lavoro "sommerso" e invisibile il suo paradigma.

si puo` dire che nessun tema sia al centro del dibattito filosofico internazionale come quello della comunita`: dal "comunitarismo" americano all`"etica della comunicazione" di habermas e apel e al "decostruzionismo" di derrida. e tuttavia, in nessuno di questi casi il concetto di comunita` e` stato interrogato a partire dal suo originario significato etimologico "cum munus".

racconti dedicati ad oggetti strani e misteriosi: donnine a dondolo, giacche di formaggio, scarpe fatte di conchiglie, nasi di alcolizzati, pianoforti che gemono all`ora di cena, ghigliottine che decapitano solo gli innocenti. altri, dedicati ad animali enigmatici: un dromedario senza padrone che dal deserto dello higiaz arriva a zurigo per addormentarsi sui binari del tram, ragni giganteschi vestiti con cappelli di paglia e occhiali scuri. infine esseri umani: re e regine di pornolandia, prostitute cammioniste, ladri di slip e reggiseni.

in questa raccolta di racconti salman rushdie parla del confine labile fra due mondi, due culture, due modi di vivere e di immaginare. i suoi personaggi vivono una realta` nella quale identita` e radici sono concetti mutevoli ed elusivi. e l`autore sfida con fantasia iconoclasta grandi miti storici e letterari per raccontare, con la sola forza della letteratura, l`insanabile lacerazione e insieme l`irresisitibile attrazione tra oriente e occidente.




Omnibus Press, 2006, UK. Il libro prende in esame la storia della Northern Songs, la casa editrice di Lennon e McCartney e una potenziale miniera d'oro inspiegabilmente passata prima per le mani di un cantante di seconda fascia come Dick James e poi per quelle di Michael Jackson. Un'investigazione dettagliata che contiene interviste con il figlio di James, gli avvocati di Jackson, compositorii di successo e dirigenti della Apple Corp. e in aggiunti contributi di George Martin e Yoko Ono.




Omnibus Press. 1990, UK. La storia completa e la catalogazione dell'opera di John Lennon a partire dalle canzoni, passando per disegni, scritti, film e opere d'arte.




Omnibus Press,1997, UK. Un libro interamente dedicato allo studio di registrazione reso famoso dall'ultimo album dei Beatles. Inaugurato nel 1931, é il luogo dove i Beatles incontrarono per la prima volta George Martin e uno scrigno di tesori per il più grande gruppo pop al mondo. Prefazione scritta da Sir George Martin e Postfazione di Sir Paul McCartney. In Inglese.

Omnibus Press, 1998, UK. Il libro traccia un incisivo ritratto di John Lennon attraverso numerose interviste rare e inedite con l'artista, gli altri Beatles, gli amici e le persone a lui vicine concentrandosi sul 1969, probabilmente l'anno in cui Lennon raggiunse l'apice creativo. Era il periodo in cui i Beatles stavano realizzando Abbey Road, in cui Lennon divorziava da Cynthia e sposava Yoko Ono, in cui divenne un'ex-Beatle, un rivoluzionario e un tossico: l'inizio dell'ultimo decennio della sua straordinaria vita.














Il Dvd propone per la prima volta in video lo spettacolo scritto per la Biennale di Venezia in occasione dei 400 anni dalla nascita di Arlecchino e rappresentato in anteprima nazionale al Palazzo del Cinema del Lido nel 1985. Ispirandosi alle presentazioni fatte in Francia quattro secoli fa dal comico italiano Tristano Martinelli davanti al re e alla regina, Fo ci regala un personaggio vicino ai fabliaux medievali e a Rabelais. Nel libro, oltre al testo dello spettacolo, riscritto e arricchito da Dario Fo, ci sono anche oltre cinquanta illustrazioni a colori da lui disegnate.






con l`esposizione "cranach: l`altro rinascimento" la galleria borghese e` arrivata alla quinta edizione del progetto "dieci grandi mostre", fatto proprio dal ministero per i beni e le attivita` culturali e dichiarato "di interesse nazionale". per la prima volta in italia viene presentata una selezione monografica di opere dell`artista, offrendo una suggestiva restituzione della sua vasta produzione pittorica e grafica.

come nascono le grandi idee matematiche? cosa si nasconde dietro un`intuizione in grado di cambiare per sempre la storia della scienza e della civilta`? quale distanza separa un`illuminazione geniale dalla dimostrazione della sua effettiva correttezza? dal pensiero euclideo alla teoria del caos, dalla geometria analitica cartesiana alla "macchina universale" di turing, le grandi idee delta matematica non solo hanno rivoluzionato la disciplina ma anche contribuito a plasmare e modellare l`intero pensiero occidentale. angelo guerraggio individua quindici di queste dirompenti scoperte e, anche attraverso le vite dei grandi uomini che le hanno portate alla luce, racconta la storia della matematica come un vivacissimo puzzle di invenzioni, rivoluzioni e lampi di genio. traccia in questo modo un viaggio nel tempo all`inseguimento delle grandi idee che hanno segnato il percorso dalla proto-matematica come spurio insieme di nozioni fino alla straordinaria complessita` del pensiero matematico moderno.


mai si e` dipinto cosi` male come in questi ultimi decenni. pullulano nelle gallerie oggetti eterogenei che di artistico non hanno che i luoghi che li espongono e forse le parole di chi li commenta. la corsa all`innovazione, il perpetuo superamento, sono stati falsamente identificati con la modernita` quando non sono che la caricatura della modernita`. nel xx secolo ci sono stati due tipi di modernita`: il tipo acclamato da tutte le avanguardie, che ha preso a modello il messianismo politico (sia il comunismo sia il fascismo), e un`altra modernita` molto piu` sottile ed elaborata, pensata come riflessione critica dell`eredita` del passato.






















un anello di fidanzamento gettato nel lago scombina i destini di due nobili milanesi collezionisti d`arte, di una giovane bibliotecaria in preda all`amour-passion costi quel che costi, di uno scapolo impenitente alle prese col sorriso di una brunetta, di un medico illuminista e di un prezioso ritratto di ludovico il moro misteriosamente trafugato. sullo sfondo la milano fra le due guerre mondiali, le serate alla scala con toscanini, le bombe all`hotel diana, alla fiera campionaria, al caffe` cova, l`avanzata del fascismo e del nazismo, la buona societa` lombarda troppo assorta in eleganti frivolezze per ascoltare i rumori e i fragori della storia. una sarabanda affidata a un narratore inumano, cinico e scanzonato, che si fa beffe di tutto e di tutti.

era uomo fuori dall`ordinario, giuseppe garibaldi: capo carismatico, rivoluzionario entusiasta, idealista che non si lascio` corrompere dal successo e dalla fama. da morto, il potere lo trasformo` in un mito, un `santo laico` da manipolare per suscitare il consenso e l`entusiasmo delle masse popolari. con ogni mezzo. in che modo garibaldi divenne `garibaldi`? quando? e, soprattutto, perche`? lucy riall racconta il primo emblematico caso di creazione pubblica di un eroe, concepito, costruito e promosso per divenire un simbolo.







un celebre sogno, quello di nabucodonosor, re di babilonia del vi secolo a.c.; una celebre sua interpretazione, quella di daniele, profeta ebreo deportato a babilonia; nel sogno daniele scorge un`allegoria della successione dei regni e della loro potenza politica nel mondo fino all`epoca alessandrina, e dell`instaurazione di un regno universale, senza tramonto. da allora il testo di daniele sara` oggetto di un conflitto interpretativo proseguito per secoli. in questo libro l`autore ricostruisce la storia delle reazioni alla profezia di daniele, illuminando in particolare la controversia moderna in un arco temporale che dalla riforma luterana giunge ai testi puritani del seicento e a cromwell, al newton `teologico` e all`illuminismo settecentesco.


tra omero e platone si verifica, nella cultura greca, un capovolgimento dell`idea di conoscenza: per omero conoscere equivale a vedere, come per i filosofi presocratici e ancora per erodoto e ippocrate; ma per piatone (e per la lunga tradizione idealistica che da lui prende, le mosse) cio` che si vede e` un inganno, la vera conoscenza e` quella delle cose invisibili. passando per il sapere misterico della grecia pre-socratica, per il mito di edipo, in cui il tema della vista e della cecita` ha un ruolo centrale, e per quello delle sirene, il libro indaga il rapporto, a volte tragico, tra sapere e vedere, mettendo in luce le radici antiche di dibattiti concettuali tuttora in corso.


achille campanile e` stato critico televisivo dell`"europeo" dal 9 febbraio 1958 al 17 novembre 1975. le sue cronache settimanali si offrono oggi come una fonte per gettare uno sguardo sui programmi che hanno fondato la televisione italiana, per cogliere il senso della messinscena che la civilta` di quegli anni involontariamente apprestava. campanile fu tra i primissimi collaboratori dell`"europeo" e si improvviso` critico televisivo quando ancora non si sapeva che cosa fosse la televisione, quale poteva essere la sua incidenza sui costumi degli italiani. campanile si e` trovato insomma a doversi "inventare" un mestiere, e in questo mestiere ha messo tutta la sua capacita` di cogliere vizi segreti, tic e distorsioni di un popolo.












dai pogrom in russia al caso dreyfus, dall`idea di un "complotto sionista" ai lager nazisti, il xx secolo ha registrato un agghiacciante salto di qualita` nella violenza degli attacchi. proprio quando l`integrazione nelle societa` contemporanee sembrava un fatto acquisito, l`antiebraismo di matrice religiosa ha ceduto il passo all`antisemitismo fondato su presunte basi razzistiche. finzi ci conduce alla scoperta di questo male oscuro strisciante nella storia dell`umanita`, di cui l`antisemitismo moderno e` solo una parte della vicenda. "conoscere la punta dell`iceberg puo` essere utile a far cogliere a ognuno di noi, nella societa` e in noi stessi, pure gli elementi che ne compongono il grande corpo immerso. e anche a far riflettere sulla paura del da noi diverso che pervade le societa` persino in questo inizio del terzo millennio, meraviglioso per le straordinarie innovazioni tecniche ma ancora impregnato di una moltitudine di antichi, radicati pregiudizi."


capita a tutti gli uomini di ingegno di produrre ogni tanto un gustoso aforisma. ma uno ogni tanto. a produrli in serie, si finisce sulle carte dei cioccolatini, l`aforisma e` una creatura delicata, vive solo in condizioni di eccezionalita`. stanislaw jerzy lec e` un prodigio della natura perche` distilla un pensiero al giorno. i giorni passano, i pensieri riempiono le pagine e vengono tradotti in tutte le lingue, capolavori di originalita`, arguzia, cattiveria, spietata e profondissima intelligenza. lec e` un umorista nel senso in cui lo furono i grandi saggi, la cui arguzia non e` mai puro gioco intellettuale ma, in un modo o nell`altro, illuminazione. riuniti in forma integrale con le illustrazioni di roland topor, i "pensieri spettinati" sono un distillato di ironia che crea dipendenza. come ha scritto umberto eco, "si incomincia a leggere un pensiero o due, poi non si resiste, si cerca un amico, un sodale, una vittima, e gli si leggono tutti gli altri".


ci sono scrittori cosi` affascinanti, ha notato manganelli, che riescono a cambiarti l`umore: scrittori come singer, capace di creare personaggi simili a . e la grandezza che qui sprigiona il seducente e contradditorio hertz grein, tormentato da un`insaziabile sete carnale - si divide infatti fra la virtuosa moglie leah, la minacciosa amante esther e anna, il nuovo amore - e insieme dal richiamo di un`osservanza religiosa al cui rigore non sa sottomettersi, pur riconoscendo che si tratta di . hertz sa bene che un ebreo, per quanto creda di essersi allontanato da dio, non potra` mai sfuggirgli: sta soltanto girando in tondo, . intorno a lui e ai suoi dissennati grovigli amorosi - in una new york che sul finire degli anni quaranta, per chi giunge da varsavia o berlino, ha le irresistibili attrattive di un gigantesco arazzo visionario -, una folla di personaggi in vario modo straziati dalla vergogna di essere vivi: come boris makaver, il padre di anna, occupato durante il giorno dai suoi lucrosi affari ma sopraffatto la notte da una sofferenza terribile quanto ; o come il professor shrage, matematico convertitosi alla parapsicologia, che vive nella speranza di ritrovare la moglie edzhe, trucidata dai nazisti. tutti turbati dal silenzio di dio o - per usare ancora le parole di manganelli - investiti .

sebald si e` spesso presentato ai lettori nei panni del viandante saturnino, sulle tracce degli autori prediletti oppure intento a ricostruire le traiettorie di esistenze errabonde e sradicate, attraverso paesaggi sempre vividamente descritti, si tratti del suffolk o di una citta` italiana. in realta` e` stato soprattutto un viaggiatore nel tempo, perche` : e se la storia obbedisce a leggi imperscrutabili, resta quanto meno la possibilita` di cogliere, vagabondando in liberta` attraverso il passato, barbagli di una verita` che ci sarebbe altrimenti negata. accade quando sebald, in corsica, scopre il tenace rapporto - perturbante per noi che tendiamo a sbarazzarci della memoria come di una zavorra - che li` da sempre si intrattiene con i morti, e in particolare la sorprendente figura dell`acciatore, vero ponte fra la vita e l`aldila`. o quando la cronaca - fissata nei diari - del viaggio da praga a parigi compiuto da kafka nel 1911 insieme a max brod gli si rivela misteriosamente un riverbero dei suoi stessi ricordi, al punto che le varie tappe gli sono . o, ancora, quando grazie a nabokov, incarnazione del senso piu` vertiginoso dell`esilio, comprende che . laddove, come in queste pagine, l`impresa abbia successo, si attinge infatti .




Omnibus press, 1996, Uk. Una guida indispensabile e in comodo formato compact disc alla musica di David Bowie che ripercorre la carriera dell'artista analizzando canzone per canzone ogni album pubblicato a partire dai primi singoli, passando per il periodo di Ziggy Stardust, per la trilogia berlinese con Brian Eno fino al progetto Tin Machine e oltre. Un comodo indice delle canzoni rende agevole la consultazione e un corollario fotografico adeguato incluso un inserto di 8 pagine a colori, piacevole la lettura. In inglese.
