


l`insoddisfazione per la vita in una provincia povera di stimoli, l`amore divorante per la lettura, la delusione della vita a corte, un matrimonio tardivo e poco romantico, la difficolta` ad accettare di diventare madre, la ricerca di una felicita` possibile solo nella fantasia, la scelta infine della solitudine: dal giappone di mille anni fa questa e` la storia in forma di diario di una donna, dei suoi sogni e delle sue disillusioni. un racconto autobiografico al femminile di una scrittrice di cui non sappiamo nemmeno il nome, perche` in quella societa` patriarcale non aveva il diritto ad averne uno, perche` poteva riconoscersi solo come moglie, madre, sorella o figlia, e che attraverso la scrittura cerca invece di costruire il proprio mondo.

i racconti di zora neale hurston, riuniti in questa raccolta, scandiscono tre tempi della sua opera che, intessuta nel linguaggio del "parlare nero", consegna alla storia del moderno il nuovo canone dell`intreccio fra etnia e sperimentalismo, tra femminile e appartenenza razziale. sono tre modi di raccontare la battaglia dei sessi e del colore, tre permutazioni espressive della vitalita` anticonformista di una donna intellettuale di colore nel primo novecento, la quale di se` disse: "sono stata nera tre volte".




un lungo e intrigante viaggio, vissuto tra musica, teatro, cinema, danza e improvvisazione. lucia baldini, fotografa da oltre venticinque anni, fa della scena il suo luogo di narrazione, creando visioni oniriche e astratte, rivelazioni, conoscenze. una "capitana coraggiosa" capace di cogliere sempre il momento illuminante in un mondo eclettico, esplosivo e di grandi energie. attraverso le sue immagini e riflessioni personali sulla fotografia di spettacolo, l`autrice ci mostra i protagonisti del palcoscenico e dei set cinematografici, che si raccontano in un dialogo in cui immagini e parole si legano in una profonda complicita`.

"ho passato quasi vent`anni a fare ricerche sulla vita e le opere di gabriel garcia marquez, uno dei piu` grandi autori della letteratura mondiale. ricerche non solo nelle biblioteche e negli archivi, ma anche lungo le strade, i fiumi e le coste della colombia, prendendo appunti ovunque mi trovassi. negli stessi anni, in modo del tutto indipendente, un altro europeo, fausto giaccone, lavorava a creare un equivalente visivo di queste esperienze, anche lui lungo le strade, i fiumi e le coste colombiane, scattando fotografie ovunque andasse. ed eccole a voi in questo libro" (gerald martin)

attraverso uno studio critico e una riflessione fotografica, frutto di un lavoro co-ideato e condiviso dai due autori, e` nato un libro che intende trasportare l`analisi e l`interpretazione del paesaggio nel cinema di michelangelo antonioni in un territorio di approfondimento meticcio nel quale, con tutta evidenza, affonda le sue radici i complessi temi della raffigurazione del mondo, dello spazio naturalistico e della dimensione urbana.

"in bloom" e` un libro vivace e gioioso, che non tralascia pero` nessuno dei temi importanti che le fotografie di eleonora calvelli descrivono. "in bloom" racconta la vita di dodici famiglie - seguendone la quotidianita` - e la realta` dei loro viaggi e del loro impegno per vedere riconosciuti i loro diritti in italia. le loro storie ci parlano di fecondazione in vitro, assistita eterologa, ovodonazione e gestazione per altri, ma soprattutto ci parlano dell`amore con cui si sono formate le loro famiglie.

dopo la scomparsa del padre in libano, maalouf riceve a parigi una cassa colma di documenti di famiglia che risalgono ai bisnonni paterni. un`occasione per tornare con la memoria e con i dati a disposizione alla complessa storia delle generazioni che lo hanno preceduto. tra contadini radicati nella sapienza originaria della terra, predicatori fondamentalisti, patrioti in lotta contro l`impero ottomano, uomini e donne impegnati a sopravvivere ma anche a realizzare i loro desideri di emancipazione dai pregiudizi di una cultura rigidamente tradizionale, si compone una grandiosa saga familiare. una storia attraverso cui raccontare il conflitto di religioni, il confronto fra oriente e occidente, il dramma del fondamentalismo.

Per chi ama Tabucchi, e, se l'hai letto, non puoi non amarlo, questo è un libro prezioso. Un viaggio fotografico che Paolo Di Paolo, scrittore che Tabucchi lo ha conosciuto molto bene, e Michela Monferrini, fotografa, hanno ricostruito sui passi dello scrittore italiano e, si può ben dire, portoghese. Un viaggio emotivo, nostalgico, ricco di suggestioni, che rende ancora più viva la narrazione di Tabucchi.

asmara, capitale dell`eritrea, e` una citta` che vive sospesa in una sorta di triplice sogno. il sogno dei coloni italiani che giunsero qui alla fine dell`ottocento con l`intenzione di costruire una seconda roma. il sogno dell`indipendenza dall`etiopia, diventato realta` da pochi anni. infine il sogno di chi vuole fuggire a tutti i costi, immaginando un futuro migliore oltre frontiera. questi tre sogni, intrecciandosi, continuano a tessere il destino di una citta` dove le tracce del passato e del presente scoloriscono sotto il sole impietoso dell`altopiano.




"questo libro e` un viaggio, una storia aperta, una riflessione in cui le fotografie sono parole sussurrate per ricordare quell`europa che ci vuole uguali e diversi, uniti nella nazione sognata e costruita dai nostri nonni e dai nostri padri per noi e per i nostri figli. questo libro e` il racconto lieve di un`europa attraversata come una citta`, in cui i treni sono metropolitane e le capitali semplici fermate. e la testimonianza di un occhio curioso che cerca delle risposte in un`europa sempre piu` intorpidita e che non sa piu` farsi domande. dopo "almost europe", un viaggio ai limiti dell`europa, "still europe" vuole essere un viaggio che parte dall`europa per andare verso l`europa stessa, al centro dell`idea su cui poggia. vecchia quanto la civilta` ma giovane e ingenua come una bambina, l`europa di luca nizzoli toetti e` fatta, prima di tutto, di persone che si muovono, si incontrano, dialogano e imparano a conoscersi." (dal testo di francesco acerbis)


tangeri mito, citta`-teatro, citta`-cinema. ma anche: citta`-imbroglio, citta`-contraffazione. e questo "scenario tra realta` e finzione", questo "decoro cinematografico" che ho tentato di portare all`immagine in questo lavoro, che mi ha assorbito per cinque anni. come nei miei precedenti lavori su asmara e casablanca, il mio approccio fotografico al paesaggio urbano prende le distanze dalla semplice documentazione per disegnare un ritratto immaginario, quasi onirico, della citta`. la citta` che ho fotografato - che ho voluto evocare attraverso le mie immagini - non esiste. o, per meglio dire, esiste all`incrocio tra la citta` reale, che ho realmente percorso, e l`immagine di tangeri che porto in me, fatta di miti, di racconti letterari e cinematografici."




i fotografi fotografati da strano sono siciliani che hanno inventato la sicilia con le loro immagini. dove l`invenzione sta per scoperta o rinvenimento. possiamo dire che roberto strano ha riallacciato i fili, elaborando un catalogo di esploratori e viaggiatori che hanno attraversato in lungo e largo l`isola letteraria per formarne una nuova, piu` reale di quella reale, piu` duratura di quella di pietra e di vento. un gioco di specchi, di rimandi, di rinvii, di affinita` e di citazioni come un album di famiglia. di una famiglia immaginata, immaginaria e visionaria.

come in un viaggio nella memoria, l`autrice ci offre in tre racconti di vita contadina, una poetica rappresentazione universale, oscillante tra reale e immaginario letterario. tra somiglianze oniriche e fantastiche, a contatto con simboli e metafore della vita umana, i racconti della fotografa ci stimolano a interpretarla e a sospingerla verso altri mondi possibili.



quasi un decennio dopo "farla finita" con eddy bellegueule, il suo esordio divenuto un caso editoriale internazionale, edouard louis torna a parlare della sua storia e lo fa con un romanzo malinconico, lucido e affascinante. una storia di apprendimento, di lotta e di metamorfosi per sfuggire alla poverta`, alla violenza e all`esclusione. il racconto del percorso lungo e doloroso che l`ha portato da un`infanzia difficile, segnata dalla miseria economica, morale e culturale, ad affermarsi come una delle voci piu` forti e interessanti della letteratura francese. "metodo per diventare un altro" e` un viaggio che, da racconto autobiografico, si fa denuncia della societa` e del sistema di valori in cui viviamo, ma che vuol essere anche una speranza per chiunque voglia, sopra ogni cosa, essere se stesso.

il volume e` il punto di arrivo - quasi compiuto e quasi sistematico - di una riflessione estetica che accompagna costantemente, a partire dai primi anni trenta, la nota attivita` di ejzenstejn regista e teorico del cinema.

uno dei piu` amati attori di sempre racconta il suo straordinario percorso creativo. al pacino esplode sulle scene artistiche come una supernova. ottiene il suo primo ruolo da protagonista per "panico a needle park" nel 1971, e nel 1975 ha gia` recitato in quattro film - "il padrino", "il padrino - parte ii", "serpico" e "quel pomeriggio di un giorno da cani" - che si affermano non solo come successi al botteghino ma come pietre miliari nella storia del cinema. sono ruoli che diventano leggendari e cambiano la sua vita per sempre. era dai tempi di marlon brando e james dean, alla fine degli anni `50, che un attore non conquistava l`immaginario collettivo con una tale forza. pacino all`epoca ha poco piu` di trent`anni ma ha gia` vissuto diverse vite. ha condotto un`esistenza bohemienne, fatta di lavoretti saltuari, per mantenersi come attore di teatro d`avanguardia a new york. allevato da una madre affettuosa ma mentalmente instabile e dai nonni, dopo che il padre li aveva abbandonati quando pacino era piccolo, viene in realta` cresciuto dalle strade del south bronx e dalla banda di amici avventurosi con cui si ritrova, i cui spiriti non lo hanno mai abbandonato. l`incontro decisivo e` con un`insegnante che riconosce in lui il talento per la recitazione e lo indirizza alla rinomata high school of performing arts di new york. nei momenti migliori e in quelli difficili, nelle ristrettezze e nella ricchezza, attraverso il dolore e la gioia, la recitazione e` stata la sua ancora di salvezza, la sua comunita`, la sua famiglia. "sonny boy" e` l`autobiografia di un uomo che non ha piu` niente da temere e nulla da nascondere. al pacino ripercorre le sue piu` grandi interpretazioni, le collaborazioni decisive, i legami piu` importanti, in equilibrio tra creativita` e business. il filo rosso del libro, tuttavia, e` l`intreccio tra amore e determinazione. l`amore puo` tradirti e le ambizioni venire deluse: le luci che brillano possono, a un certo punto, affievolirsi. ma al paci