
Dal vivo

Attesissimo, il nuovo disco del poeta canadese, celebra i suoi splendidi 80 anni. Scritto con la collaborazione di Patrick Leonard, che è anche il produttore, il disco ci riporta la vena triste ed intimista di Cohen, attraverso canzoni, a detta di chi ha sentite sono già degli instant classics, come Samson in New Orleans, Slow, Almost Like The Blues, Did I Ever Loved You, Born in Chains ed You Got Me Singing. Copia non sigillata.

Leonard Cohen, Live at The Complex, Los Angeles. April 18 1993.
Trasmissione radio dell'epoca con classici e non: The Future, Waiting for The Miracle, Democracy, I'm Your Man, Coming Back to You, First We Take Manhattan, Ain't No Cure For Love, Dance Me To The End of Love ed altre ancora.

Leonard Cohen, uno dei più grandi singer songwriter di sempre, si è spento ormai da più di un anno. Una perdita gravissima: era anziano, è vero, ma eravamo talmente abituati a lui che sembra impossibile non sia più tra di noi. Nel corso della sua carriera Cohen è stato poeta, scrittore, pittore, anche se è universalmente riconosciuto come musicista. Ha scritto il primo libro di poesie nel 1956 e questo CD, edito solo qualche settimana fa, reccoglie appunto delle letture, registrate da Cohen nel 1957. Si tratta della sua prima regitrazione, 8 poemi letti con voce chiara: For Wilf and His House, Beside The Shepherd, Poem, Lovers, The Sparrows,Warning, Elegy e Les Vieus. Reperibilità scarsa.

Ecco, finalmente, l'atteso disco postumo del grande cantautore. Prodotto da Adam Cohen, figlio di Leonard, registrato e mixato da Michael Chaves, che già avevano lavorato entrambi all'utimo disco del poeta cantante You Want It Darker. Thanks for the Dance non è una collezione commemorativa, nè un disco di outtakes o B- sides, ma un album di canzoni nuove, a cui Leonard aveva fattivamente lavorato nei mesi che hanno preceduto la sua scomparsa. Javier Mas, il grande chitarrista spagnolo che aveva lavorato con lui negli ultimi anni, è volato da Barcellona a Los Angeles, per dare il suo contributo. Poi Adam ha invitato amici e colleghi vari, perchè mettessero la loro bravura al servizio del grande cantautore: Damien Rice e Leslie Feist, alle voci, Richard Reed Parry degli Arcade Fire ha suonato il basso Bryce Dessner dei National la chitarra e Dustin O'Halloran invece il piano. Il risultato è un disco splendido ed affascinante, il capitolo finale di un grande come Leonard Cohen. Edizione limitata in vinile, 180 grammi, stampa Canada.