


non abbagli la luce matta che, sugli schermi delle pagine, proietta comiche a rapidi scatti: una schermaglia rodomontesca con due mosche fastidiose; una rissa con attori che sbaccanano e come palla si involvono e rotolano, con braccia e gambe che si agitano, tra pugni e morsi, e lampi di lama; un commissario con un occhio pesto e un orecchio morsicato, che per "scangio" viene arrestato dai carabinieri; una servente che prende a padellate e fa prigioniero un intruso, che l`ha distolta dalle occupazioni culinarie; un signore ben curato e ben vestito, che piu` volte va a un appuntamento: a vuoto sempre, e deluso. e c`e` anche il remake di una scenetta antica e surreale (dal "libro mio" di pontormo passata a "il contesto" di sciascia) di chi, con la mente scardinata, sta chiuso in casa, e a chi bussa risponde di non esserci. in cosi` lunatica atmosfera sembra che i dettagli creino digressioni. ma e` negli interstizi che il mistero prospera, insondabile; e lento scivola, dilatatorio, deviando gli aghi di qualsivoglia bussola e decorando di apparenze ingannevoli le sue trame da brivido. il romanzo e` un pantanoso labirinto del malamore, di un tenebroso malessere: geloso oppure ossessivo. nel dedalo di meandri, giravolte, gomiti d`ombra, nasconde una "camera della morte": l`ultima, la piu` segreta, come quella delle mattanze nelle tonnare. a viga`ta i notturni sono di leopardiana bellezza. non assolvono pero` il fruscio di invisibili ali di tenebra. montalbano si e` svegliato con una premonizione.

elena perlino e` una fotografa italiana, con base a parigi. le sue serie fotografiche recenti si concentrano su migrazioni, tratta di esseri umani e problemi di genere. con uno di questi progetti, la perlino si e` immersa in un quartiere nel 18? arrondissement, ben noto ai parigini: la goutte d`or. e uno dei quartieri vivaci della capitale, una piccola area di circa 30.000 abitanti, caratterizzata da un mix multietnico in cui oltre trenta diverse etnie fanno i conti tra loro. ha cosi` potuto sperimentare e condividere l`esistenza quotidiana degli abitanti della goutte d`or, stando il piu` vicino possibile a loro - nella sfera pubblica ma anche in quella privata. dalla casa alla moschea, dagli angoli nascosti alle piccole imprese di ogni fascia, dai matrimoni alle riunioni religiose su larga scala. dopo piu` di cinque anni dell`inizio del progetto, la perlino si e` ritrovata tra le mani un documento importante, che mostra - diversamente dall`immagine stereotipata di un quartiere ritenuto pericoloso, come viene normalmente rappresentato - una certa coesione sociale.

questo libro, pensato per un vasto pubblico, analizza il ruolo rilevante che la schiavitu` ha ricoperto nella costruzione del mondo moderno e il peso che essa continua ad avere nelle nostre societa`. aure`lia michel ripercorre nell`arco di quasi cinque secoli le tappe principali che hanno portato dalla schiavitu` mediterranea, e poi africana e atlantica, al processo di colonizzazione europea nei diversi continenti, allo scopo di fornire le chiavi storiche della definizione dell`ordine razziale, di cui svela le basi economiche, antropologiche e politiche. coinvolgendo le idee di liberta`, uguaglianza, lavoro e le nostre stesse identita`, la storia della schiavitu` smaschera l`ordine razziale che ancora governa il nostro mondo.