
la scrittura, com`e` noto, ha forse segnato piu` di ogni altra invenzione lo sviluppo delle civilta`. ma perche` e` stata inventata, quali ragioni hanno determinato l`elaborazione delle prime scritture geroglifiche, cuneiformi e alfabetiche? e ancora, quali effetti questa invenzione ha avuto sul piano sociale e come ha modificato i rapporti fra le diverse popolazioni? a questi interrogativi l`autore tenta di dare una risposta, fermando l`attenzione su tutte le civilta` che anticamente hanno popolato il mediterraneo, ripercorrendo l`itinerario biografico e intellettuale di coloro che per primi hanno ricercato e studiato i segni incisi e rivisita i piu` celebri luoghi e oggetti dell`archeologia mediterranea.

cento racconti, uno per ogni anno del nostro secolo. con continui cambi di prospettiva, assumendo il punto di vista di persone sempre diverse, grass ritorna su avvenimenti grandi e piccoli - le trincee della grande guerra, le tragedie provocate dal nazionalsocialismo, la divisione della germania, ma anche i balli, dal charleston alle gemelle kessler, gli incontri di pugilato, le finali di calcio, i record mondiali - dipingendo, ora ironico, ora ammonitore, un quadro variegato e sorprendente degli ultimi cento anni della nostra storia.

dalle guarnigioni sparse nella giungla amazzonica, affogata nella sua umida e sensuale calura, giunge un grido d`allarme: la truppa si abbandona allo stupro. gli alti comandi decidono di rimediare istituendo un servizio di "soddisfazione della carne": le visitatrici, discrete presenze finanziate dall`esercito. il capitano pantaleon, scrupoloso esecutore di ordini, e` incaricato della missione. e il servizio delle visitatrici diventa il congegno piu` efficiente di tutto l`esercito peruviano. edizione con un saggio dell`autore.

il mondo di "post mortem" e` quello degli ebrei di tel aviv, e in particolare quello degli immigrati in fuga dalla germania fra gli anni venti e quaranta del novecento. kaniuk, ripercorrendo gli eventi tragici e insieme quotidiani che smembrarono la sua famiglia fino a farla sparire, si tiene lontano da ogni ripiegamento sentimentale. la scomparsa di una cosi` fitta ragnatela di parentele diventa occasione per dissezionare anche il mito della grande famiglia patriarcale della tradizione ebraica e farne il bersaglio della sua pungente scrittura.

siamo ad arad, in israele, una citta` nel cuore del deserto del negev. in questo luogo arido, implacabile, sorge un avveniristico istituto di riabilitazione e terapia. tutto e` pulito e immensamente confortevole. ma dietro la perfetta facciata si nascondono innumerevoli tragedie: l`istituto e` un manicomio per reduci della shoah, ed e` stato concepito, finanziato e realizzato da una ricca americana. ad aiutarla nell`impresa una donna ebrea, votata all`attesa di una nuova rivelazione, che non puo` avvenire se non per bocca di uno dei malati di mente. tutto, follia compresa, ruota attorno ad adam stein, ex pagliaccio, ebreo, vissuto in germania prima della guerra.

walden e` il resoconto di due anni di vita solitaria che henry david thoreau trascorse fra il luglio del 1845 e il settembre del 1847 nella campagna del massachussetts, in un capanno sulle rive del lago walden. a questo testo, oltre un secolo dopo, si ispireranno i movimenti ecologisti e ambientalisti di mezzo mondo. e sempre quest`opera militante e risoluta diventera` il punto di riferimento ideologico e artistico degli anticonformisti di ogni latitudine. ma walden, soprattutto, e` un diario, un resoconto in presa diretta dei pensieri e dell`esperienza intima dell`autore, a cui si unisce la descrizione della vita quotidiana a contatto con la natura. rumori, suoni, paesaggi, reali immaginari, vastita`, fatiche, gioie e silenzi. frammenti di una realta` alternativa che, per contrasto, raccontano l`economia, la politica, la democrazia e le istituzioni di un tempo che, paradossalmente, continua ad essere il nostro.

quando anne inizia il suo diario, nel giugno del 1942, ha appena compiuto tredici anni. poche pagine, e all`immagine della scuola, dei compagni e di amori piu` o meno ideali, si sostituisce la storia della lunga clandestinita`. obbedendo a una sicura vocazione di scrittrice, anne ha voluto e saputo lasciare testimonianza di se` e dell`esperienza degli altri clandestini. la prima edizione del "diario" subi` tuttavia non pochi tagli, ritocchi, variazioni. il testo, restituito alla sua integrita` originale, ci consegna un`immagine nuova: quella di una ragazza vera, ironica, passionale, irriverente, animata da un`allegra voglia di vivere, gia` adulta nelle sue riflessioni. questa edizione, in appendice, offre anche una ricostruzione degli ultimi mesi della vita di anne e della sorella margot, sulla base di testimonianze e documenti raccolti negli anni. prefazione di eraldo affinati. con uno scritto di natalia ginzburg.

composto in cina nel iv secolo a.c., "l`arte della guerra" e` il piu` antico trattato di strategia militare, che ha influenzato le tecniche di guerra cinesi per oltre due millenni, per essere poi adottato dagli eserciti di tutto il mondo. ma non solo. negli ultimi decenni, la politica e l`economia hanno prestato sempre maggiore attenzione ai principi dell`"arte della guerra". perche` sun tzu non si limita a fornirci indicazioni su come sconfiggere i nemici sul campo di battaglia. sun tzu ci insegna anche e soprattutto la lucida razionalita` con cui esaminare i mezzi e i fini della strategia; la lungimiranza con cui adottare le decisioni; la gestione dei conflitti in modo profondo e non distruttivo, perche` "la cosa migliore e` costringere alla resa senza combattere".

l`area x e` un territorio in costante espansione dove un fenomeno sconosciuto altera le leggi della fisica, trasforma gli animali, le piante e manipola lo scorrere del tempo. la southern reach e` l`agenzia governativa che deve esplorarla e nasconderla all`opinione pubblica. ma chi o cosa ha generato l`area x? e qual e` il vero scopo della southern reach?


la tragedia dei migranti raccontata dalla voce contraddittoria di un carnefice, vittima del ricatto di un paese nel caos. khaled e` libico, ha poco piu` di trent`anni, ha partecipato alla rivoluzione per deporre gheddafi, ma la rivoluzione lo ha tradito. cosi` lui, che voleva fare l`ingegnere e costruire uno stato nuovo, e` diventato invece un anello della catena che gestisce il traffico di persone. organizza le traversate del mediterraneo, smista donne, uomini e bambini dai confini del sud fino ai centri di detenzione: le carceri legali e quelle illegali, in cui i trafficanti rinchiudono i migranti in attesa delle partenze, e li torturano, stuprano, ricattano le loro famiglie. khaled assiste, a volte partecipa. lo fa per soldi, eppure non si sente un criminale. perche` abita in un paese dove sembra non esserci alternativa al malaffare.
dodici potenti storie che illuminano, senza sentimentalismi ma con matura compassione, le intime e crude verita` di due mondi ben noti all`autrice, la nigeria e gli stati uniti. in questi racconti chimamanda ngozi adichie delinea lucidamente e senza reticenze patriottiche gli aspetti piu` problematici della societa` nigeriana, attraversata da scontri religiosi, omicidi politici, corruzione, brutalita` nelle carceri e maschilismo. tra senso di smarrimento e piu` concreti problemi di soldi e di documenti, risulta pero` altrettanto chiaro che neppure l`emigrazione assicura una vita felice, nello specifico in quell`america che, seppure tanto vagheggiata, vista da vicino e` ben diversa dal paradiso di ordinate villette unifamiliari dipinto in certi film. gli affetti, i sapori e le usanze di casa continuano infatti a tormentare le protagoniste dei racconti di adichie, che siano arrivate negli stati uniti quasi per caso, sposando un uomo ricco che poi le ha parcheggiate nell`agio di una terra straniera con figli e domestica, oppure dopo aver atteso per anni il ricongiungimento con il compagno.