



meno di cento chilometri in linea d`aria separavano le colline del kent dalle fiandre, e i corni della caccia alla volpe avevano un suono sinistro, contro il rombo dei bombardamenti a tappeto intorno a ypres, o sulla somme. durante un attacco dell`artiglieria tedesca, il 20 luglio 1916, robert graves fu ferito cosi` gravemente da comparire, in un primo momento, sulla lista dei caduti con onore, beninteso che il "times" pubblicava ogni giorno. in realta` graves torno` su un treno ospedale alla stazione di wimbledon, e qualche tempo dopo si riprese dalle ferite, per quanto atroci: ma la notte sentiva esplodere granate intorno al letto, scambiava i passanti per amici perduti al fronte, e se sentiva partire una macchina, o sbattere una porta, si gettava a terra. e cosi`, a poco a poco, quei cento chilometri scarsi fra il te` del pomeriggio e i cadaveri lasciati a decomporsi nella terra di nessuno diventarono, per graves come per gli altri scampati al massacro, un abisso capace di inghiottire per sempre, in un orrore senza nome, il mondo di ieri. che nel 1929, prima di lasciare un`inghilterra in cui non avrebbe potuto piu` vivere, graves ricostrui` per un`ultima volta in questo libro il piu` nitido, struggente e indimenticabile atto di commiato che le trincee d`europa abbiano costretto un poeta a scrivere. con una nota di ottavio fatica.


la crisi delle relazioni globali ha prodotto anche l`ennesima "riscoperta di marx". non potevano certo mancare nella "biblioteca giovani" quei fondamenti teorici della dottrina economica marxista che trovano proprio nell`"analisi della merce" la spiegazione ultima del fenomeno tipicamente capitalistico della crisi. i concetti piu` astratti di "per la critica dell`economia politica", quelli mano a mano piu` "concreti" sviluppati nel "capitale", sono gli attrezzi teorici indispensabili per indagare la realta` complessa della crisi capitalistica. quella marxista, solo apparentemente una delle tante possibili spiegazioni della crisi, in realta` e` l`unica scientifica perche` e` l`unica che non debba inglobare il dogma, indimostrabile e falso, che il capitalismo non abbia alternative. il marxismo muove dalla certezza che le crisi sono la prova della transitorieta` storica del capitalismo e le studia nella prospettiva della battaglia per una forma piu` elevata di societa` che superi l`attuale disordine sociale.