

nella provincia siciliana dell`ottocento un uomo astuto e infaticabile, mastro don gesualdo, proveniente dal basso ceto sociale, lotta per conseguire quella ricchezza che gli permettera` di sentirsi alla pari dei "galantuomini". ma alla sua spregiudicatezza in campo economico fa da contraltare un innato e invincibile rispetto per le tradizioni.

ambientate in un un`italia ottocentesca in parte fantastica, in parte reale, le avventure di fabrizio del dongo si snodano in una serie di incontri e peripezie al termine dei quali si trova il luogo del silenzio, lo spazio simbolico dell`isolamento e della rinuncia: la certosa di parma. e` un romanzo modernissimo, profondamente "realista". stendhal vi riassume a un tempo lo spaesamento che la nascente societa` borghese determina nell`individuo e la perdita tutta individuale delle illusioni.

noi tutti tendiamo a ottenere nella vita le cose gradevoli e a evitare quelle spiacevoli, anche quando crediamo di agire in modo "disinteressato", le nostre azioni e le nostre scelte vengono in realta` profondamente condizionate dal meccanismo dei "premi" e delle "punizioni", che opera tanto a livello individuale quanto all`interno della societa`. angela indica un modo per capire noi stessi e riconoscere la strada verso la felicita`.

c`e`, in queste nove storie di infanzie, adolescenze e giovinezze, tutta l`abilita` di francesco piccolo di soffermarsi su quei dettagli e sorprese della vita che afferrano pero` il senso della vita: una frase ricorrente della mamma; un saluto sempre uguale; le caramelle di un tempo che erano un colorante unico; la convinzione tutta meridionale che non piove mai e gli ombrelli non servono. con ironia, intelligenza, stupore, e con la consapevolezza che sono spesso le piccole cose a dimostrarsi rivelatrici, piccolo ci conduce per mano, attraverso episodi semplici, spunti presi da una pacata ma evocativa quotidianita`, a scoprire sotto una superficie apparentemente insignificante una profondita` inaspettata. con una nuova postfazione dell`autore.



DECCA 1984 Stampa Olandese (411 900-1). Vladimir Ashkenazy (Pianoforte) e la Filarmonica di Vienna diretti da Zubin Mehta.

diario intimo e privato, lucido strumento di introspezione e analisi, incisivo breviario filosofico, raccolta di aforismi e massime morali, libro della propria memoria. non esiste una definizione che possa racchiudere la complessita` di quest`opera unica nel suo genere, che l`imperatore marco aurelio (121-180 d.c.) scrisse ormai in tarda eta`, consegnandoci l`immagine piu` sincera della sua esperienza interiore, illuminata da una straordinaria intensita` religiosa e morale.

la famiglia di bambole, i mennym - che una sarta magica invento` un tempo nella sua casa buia - finge di appartenere alla razza umana: di aver bisogno di mangiare, di lavorare, di dormire, perfino di venire in visita da una villetta suburbana, quando invece si esce da un armadio. la finzione continuerebbe per sempre, se una lettera che annuncia l`arrivo del nuovo padrone di casa non gettasse tutti nel panico di venire scoperti. basteranno gli occhiali neri a nascondere gli occhi di bottone, le sciarpe a nascondere le guance di stoffa, i berretti a celare i capelli di lana? eta` di lettura: da 8 anni.

ne "la galassia gutenberg", la riflessione di mcluhan si concentra sull`invenzione della stampa a caratteri mobili, valutandone le caratteristiche di medium. l`intento di questo libro e` quello di ricercare nelle modalita` di comunicazione del passato le dimensioni dell`uomo contemporaneo che si muove in una societa`, dominata dai media elettronici, in continuo e frenetico mutamento e ancora tutta da scoprire e decifrare.