





le vicende raccontate da isabel allende in "paula" hanno suscitato un`attenzione che e` andata ben oltre i confini del successo editoriale e di stampa. dall`uscita del libro in poi isabel allende ha cominciato a ricevere lettere che, con modalita` e forme diverse, testimoniavano una partecipazione profonda, una intensita` di lettura straordinaria. feltrinelli, come gia` ha fatto suhrkamp in germania, ne pubblica una selezione: arrivano da tutto il mondo e, per lo piu`, chi le scrive ha un dramma simile da raccontare, piccoli episodi di sofferenza quotidiana da comunicare, una timidezza da spezzare.

le vicissitudini della pubblicazione di queste lettere di mozart sono state illustrate dalla moglie constanze: "le lettere alla cugina, di gusto certo discutibile, ma molto spiritose, meritano una menzione, ma non devono essere pubblicate". anche molti biografi e studiosi di mozart rinunciarono a una pubblicazione delle "lettere" per ragioni di decoro. per la "pruderie" dell`ottocento le "audaci espressioni" di mozart non erano ammissibili. ancora nel 1914 la "prima completa edizione critica" delle lettere di mozart e dei suoi familiari espunge le parti incriminate per "ragioni estetiche". dietro il sorriso del genio mozart, l`eterno fanciullino, si celava l`animo di un giocherellone che non smetteva di inventare scherzi e facezie, con cui intratteneva l`amata cuginetta. le "lettere alla cugina" sono forse uno dei testi piu` emblematici e intimi per penetrare nella personalita` del compositore austriaco, un vero e proprio cavallo di troia nella sua psicologia, e rappresentano il lato piu` intimo, folle e trasgressivo della personalita` del grande genio salisburghese. postfazione e note di juliane vogel

"quando elimini dall`amore la passione e l`attaccamento, quando il tuo amore e` puro, innocente e senza forma, quando in amore dai e non chiedi, quando il tuo amore e` solo dare, quando il tuo amore e` un imperatore e non un mendicante, quando sei felice perche` qualcuno ha accettato il tuo amore - non lo negozi e non chiedi niente in cambio - allora liberi l`uccello dell`amore e lo lasci volare nei cieli aperti. in questo caso rafforzi le sue ali e l`uccello dell`amore potra` intraprendere il suo viaggio verso l`infinito. l`amore ha fatto precipitare alcuni e ha elevato altri. dipende tutto da cosa hai fatto del tuo amore. l`amore e` una porta. devi comprendere ancora alcune cose sulla mente femminile, dopo di che le parole di sahajo saranno facili da capire. la prima cosa: l`espressione della mente femminile non e` meditazione ma amore. la donna raggiunge la meditazione attraverso l`amore. ha conosciuto la meditazione solo attraverso l`amore. e colma d`amore. per lei il nome per meditazione e` amore, preghiera." il testo si basa sui sutra dell`amore di sahajo, una monaca illuminata del xviii secolo.

storie estreme, legate al tema dell`esilio e della perdita, dove l`ironia prevale sulla tentazione di recriminare e la speranza sopravvive grazie alla dignita`. ogni capitolo e` il racconto di un viaggio durante il quale si incontrano i personaggi che poi diventano l`io narrante: alcuni sono noti al pubblico come scrittori, o musicisti, o giornalisti, molti altri sono invece comparse sconosciute nello scenario di guerre subite, di resistenza a dittature o di rivoluzioni soffocate.

"a chi, timoroso di arrendersi a un`evidenza e a un ordine di considerazioni apparentemente scientifiche e naturalistiche, non ha mai fissato l`attenzione con la debita commozione e reverenza sul momento ideale in cui nella mente di brunelleschi fu generato il miracolo della prospettiva (che significava, nella apparente poverta` matematica di alcune linee convergenti, un nuovo modo di pensare, e in pari tempo di sentire e d`immaginare); a questi non sembrera` forse abbastanza commovente, per gli stessi motivi, l`urto labile e concreto a un tempo di una luce vera sul fogliame della radura, sulle vesti luminose, sui volti riverberati dei personaggi che fra il 1865 e il `66 monet aduno` per il suo `de`jeuner sur l`herbe`: omaggio e risposta a un tempo a quello di manet." con uno scritto di roberto tassi.









agosto 1938. un momento tragico della storia d`europa, sullo sfondo del salazarismo portoghese, del fascismo italiano e della guerra civile spagnola, nel racconto di pereira, un testimone preciso che rievoca il mese cruciale della sua vita. chi raccoglie la testimonianza di pereira, redatta con la logica stringente dei capitoli del romanzo, impeccabilmente aperti e chiusi dalla formula da verbale che ne costituisce il titolo: sostiene pereira? questo non e` detto, ma pereira, un vecchio giornalista responsabile della pagina culturale del "lisboa" (mediocre giornale del pomeriggio) affascina il lettore per le sue contraddizioni e per il suo modo di "non" essere un eroe. introduzione di andrea bajani.

alessandro robecchi firma una delle avventure piu` coinvolgenti di carlo monterossi. in un intrigo che lascia senza fiato, coniuga suspense e passione letteraria e racconta una storia lontana, dal passato, di poesia e liberta`, amour fou e resistenza. un inchino al movimento surrealista parigino.

il volume consta di due "pezzi" diversi: un monologo teatrale e un racconto. il primo e` intitolato "monologo sulla paternita`" ed e` una sorta di divertito montaggio di frasi scucite dai quattro romanzi che hanno reso celebre la famiglia malausse`ne. il secondo "ultime notizie dalla famiglia", e` invece una piccola avventura vissuta tra le mura di casa malausse`ne.

i primi quattro racconti di questa raccolta sono percorsi da una vena di ironica malinconia per le occasioni mancate e per il passaggio inesorabile del tempo. in "nona e tredicesima" un musicista di piano-bar sogna cio` che avrebbe potuto essere; in "v.o. versione originale" un regista della giuria di un festival dell`horror e del fantasy tentenna fra due rapporti possibili per ripiombare nell`inconcludenza di una vita mediocre; in "ai ferri corti" una coppia di pensionati vive nella solitudine rassegnata di una casa sul mare alla quale non sono riusciti a dare un nome, neppure dopo anni di lunghe discussioni; in "leida" una donna spiega la nostalgia a un giovane ammiratore. i successivi tre racconti sono storie compiute e allo stesso tempo - come dice l`autore nella nota introduttiva - schizzi e frammenti per un`opera di piu` ampio respiro intitolata "unrest", che traccia la storia di una famiglia borghese nella seconda meta` del ventesimo secolo. in "ivy e le sue sciocchezze" l`io narrante e` il figlio piu` piccolo, che a dieci anni, mentre la famiglia allargata e` riunita per natale, vede il fantasma di un uomo assassinato dalla moglie. in "pentatonica" assistiamo alla prima frattura di un matrimonio che rivela la fondamentale diversita` nel sentire dei coniugi, durante il saggio a scuola della figlia. e in "rotary park" una donna scompare proprio alla vigilia di natale nell`impossibilita` di porre rimedio al senso di inquietudine che domina il suo matrimonio. infine, "billy wilder. diario di un`ossessione", il racconto che chiude la raccolta, evoca la vera ossessione dell`autore per un film amato di billy wilder, "la vita di sherlock holmes", e in particolare per la colonna sonora.