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l`architettura di libeskind si presenta come una linea zigzagante fra luoghi, idee e saperi che incide sulla nostra presunta razionalita` di dominio sul mondo e sulle cose e per una radicale messa in crisi delle nostre certezze.

nutrito di saggio e poesia, un romanzo punteggiato di citazioni cinematografiche, in cui le gag dei fratelli marx, compreso karl, ci costringono a riflettere - non molto diversamente da robinson davanti ai suoi centoventi baccala` - sui dilemmi della condizione umana, sul concetto di rivoluzione e sulle paure dei vinti, vere e segrete forze propulsive della storia. e, come sempre dalla parte dei vinti, vazquez montalban azzarda una diagnosi di quelli che saranno i nostri destini in un mondo globalizzato e "subnormale".

attraverso l`analisi della documentazione archeologica e basandosi sui piu` aggiornati modelli antropologici, cultraro presenta il quadro dell`organizzazione politica della societa` minoica: il lettore viene guidato lungo il percorso che porta al superamento delle comunita` tribali e alla nascita delle prime organizzazioni palatine di creta, in cui l`emergere di un`amministrazione burocratica, di una complessa stratificazione sociale e di una sempre piu` alta specializzazione nel lavoro determina il formarsi di una struttura politica fortemente gerarchica, dominata dal sovrano minoico.

un uomo brillante e arguto, ammirato frequentatore di quello che un tempo era definito "il bel mondo", racconta in questo libro "le tre eta`" della propria vita: l`infanzia e l`adolescenza passate a cuba in un ambiente privilegiato; la giovinezza trascorsa a firenze, tra gli studi e la scoperta dell`amore per l`arte; la maturita` vissuta a roma, la citta` dell`affermazione professionale. di ogni ambiente e personaggio conosciuto (tra i piu` noti, protagonisti di una stagione irripetibile, longhi e berenson, acton, nicky mariano e federico zeri), l`autore delinea un ritratto conciso e efficace.

attraverso le dirette testimonianze dei "soldati di leva" che sbarcarono in normandia nella piu` grande operazione militare della storia, per poi intraprendere l`ultima, decisiva e terribile fase del secondo conflitto mondiale, l`autore ricostruisce la storia di quegli uomini (e di quelle donne) lungo ben undici mesi di guerra, dal 7 giugno 1944 al 7 maggio 1945.

stalingrado, 1942. fra le truppe sovietiche che combattono contro le armate tedesche, il sergente maggiore zaitsev e` considerato una leggenda, il cecchino piu` valoroso e imprendibile. i suoi superiori gli affidano cosi` il compito d`istruire un`intera squadra di cecchini, nella quale si trova anche tania chernova, una partigiana bielorussa giunta a mosca per vendicare la sua famiglia sterminata dai nazisti. ma la fama di zaitsev raggiunge ben presto anche i tedeschi che decidono di contrapporgli l`aristocratico heinz thorvald, campione di tutti i poligoni di tiro della germania. inizia cosi` un duello fra i due, che diventa una guerra nella guerra e che sara` deciso anche dal ruolo che tania riuscira` a giocare in quella partita fatale.

solo, deluso, pieno di debiti, travolto dal fallimento dopo aver perduto il buon nome, gli arnesi del mestiere e - pensava lui - l`immortalita`: cosi` mori` johann genfleisch di gutenberg, mastro stampatore di magonza. blake morrison, scavando tra le poche tracce sicure di una storia che ha il sapore della leggenda, ci consegna un romanzo sulla vita di questo geniale artigiano che, stampando la bibbia, la rese accessibile a molti: fatto che, oltre a essere fondamentale per l`evoluzione culturale dell`uomo, ebbe un effetto dirompente sull`ambiente religioso dell`epoca, che si vide cosi` privato della propria esclusiva funzione di comunicare con il popolo.

un romanzo insolito che spazia dall`antica roma al medioevo e al secolo xx, seguendo un manoscritto che sopravvive al tempo e cambia radicalmente l`esistenza di tre uomini che lo possiedono, proprio come le loro tre storie d`amore riscriveranno in maniera indelebile il destino di ognuno.

fondato quando pisa era all`apice della sua gloria, il camposanto doveva chiudere verso settentrione lo spazio monumentale che e` stato chiamato piazza dei miracoli: un colossale chiostro, in quattro gallerie che inquadrano il grande prato. il volume ripercorre la nascita, lo sviluppo e le alterne fortune del monumento sul piano architettonico e decorativo. la prima parte del volume e` dedicata alla fondazione e alla costruzione; la seconda parte indaga le trasformazioni e la fortuna del monumento. clara baracchini conclude illustrando le vicende degli ultimi decenni, il rovinoso incendio dell`ultima guerra, il distacco degli affreschi e il progetto di restauro e di restituzione storica attualmente in corso.

l`autore delinea i nuclei centrali del pensiero hindu, tracciandone lo sviluppo dalle origini fino alla modernita`. in questa panoramica trovano spazio concetti e nozioni fondanti della religione: una disamina del significato del "dharma", norma che regola sia la condotta etica e sociale, sia il regolare andamento del cosmo stesso; vengono esposte le principali correnti religiose, che fanno capo ai culti di shiva, di vishnu e della dea. ampio spazio e` dedicato alla modernita`, alle tradizioni tantriche, agli influssi dei "dravida" (popolazione autoctona del sud dell`india) sull`intera storia del pensiero indiano, e infine al rito, che modella e determina la religione hindu.

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