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questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1968, ha anticipato problematiche centrali della fase attuale della forma capitalistica in cui la comunicazione si presenta come il fattore costitutivo della produzione e il cosiddetto "lavoro immateriale" come la principale risorsa. lo stesso consumo e` fondamentalmente consumo di comunicazione. cio` che l`autore definisce produzione linguistica, lavoro linguistico, capitale linguistico, considerandone i rapporti di omologia con la produzione materiale, risulta oggi fattore fondamentale della riproduzione sociale. risultano cosi` introducibili nel campo del linguaggio nozioni e strumenti concettuali formatisi altrove come quelli di consumo, lavoro, capitale, mercato.

a pochi chilometri da mosca, nel quartiere della rublevka vive il gotha della politica, della finanza e, piu` semplicemente, della ricchezza russa. risiedere dietro ai muri altissimi che circondano ville piu` o meno sontuose e` segno di appartenenza all`olimpo. di appartenenza al gioco, come lo definisce l`autore. che del gioco studia le origini (dagli zar ai giorni nostri, passando per lenin e la nomenklatura sovietica), osserva i partecipanti (la fauna locale: come e perche` e` diventata tale, come si comporta dentro e fuori la recinzione, come giustifica, o non giustifica, le proprie scelte, come trascorre le proprie giornate), cerca - e non sempre trova - le regole (non scritte, ma rigidamente attestate).

a berlino est una donna vive apparentemente libera e felice. in realta` e` rosa da un male molto "moderno": l`insensibilita`, cui si e` condannata per evitare coinvolgimenti emotivi, per proteggersi da affetti e passioni che - lo sappiamo - non sono mai disgiunti da dispiaceri e sofferenze. "nell`amico estraneo per scuotere il lettore ho utilizzato un `sottotesto` che e`, come in cechov, un continuum. quando la protagonista dice `sto bene` si legge `sono infelice, disperata, sto male`. non sono nichilista, il nichilismo deprime, non attivizza e questo libro non deprime, ha un enorme effetto morale, perche` con la sua rabbia, la sua sincerita`, da` forza". (christoph hein)

"pubblicato nel 1928, in un`epoca di fervida elaborazione e definizione del movimento surrealista, `le surre`alisme et la peinture` costituisce la prima summa del pensiero di andre` breton sulla pittura. tra pagine liriche e passi polemici lo scrittore e poeta, capofila del movimento, delinea qui la complessa ed eterogenea ricerca che anima la fucina artistica surrealista in questa sua fase incipiente. picasso, max ernst, man ray, yves tanguy, andre` masson, joan miro`, giorgio de chirico, hans arp sono i principali protagonisti di questo saggio colto e pregnante, nella cui trama si intrecciano brani teorici, citazioni poetiche, re`veries imperscrutabili, libere associazioni. in questo ricco florilegio breton esprime le proprie impressioni e idee sottolineando non soltanto alcuni temi cruciali del surrealismo ma anche e soprattutto una concezione dell`arte anticonformista e fedele al modello interiore, all`esplorazione dell`inconscio e del sogno, all`obiettivo rivoluzionario. le `surre`alisme et la peinture` rivela altresi` le doti poetiche e letterarie di breton e la sua particolare declinazione dell`ut pictura poe`sis che attraverso preziosi espedienti linguistici e frequenti rimandi alla poesia rende cosi` inconfondibili le sue pagine sulla pittura." (dallo scritto di angela sanna)

i sinonimi e i contrari sono distinti in due diverse sezioni e chiaramente raggruppati in base alle differenti accezioni dei vocaboli. di sinonimi e contrari sono sempre indicati il registro espressivo, l`ambito di appartenenza e gli usi figurati. tutte le voci riportano informazioni grammaticali di base.

a guadalupa si verificano degli strani omicidi: tutti seguono uno schema definito, come se fosse un rituale mistico. l?ispettore kancel e i suoi assistenti cominciano una corsa contro il tempo per fermare l?assassino: un?indagine in cui i confini tra magia nera e macchinazione diabolica si confondono. maestro dell?illusione e della manipolazione, michel bussi torna con un thriller coinvolgente e affascinante. guadalupa, dipartimento francese delle antille, un paradiso tropicale di fondali marini, spiagge incantevoli e foreste lussureggianti. un paesaggio da sogno scosso brutalmente dall?omicidio di un ricco costruttore, trafitto da una fiocina di fucile subacqueo e ritrovato sulla scala degli schiavi, luogo simbolo dell?isola. per il comandante di polizia valeric kancel e l?inizio di un incubo: insieme ai suoi assistenti, si lancia alla ricerca di un assassino che sembra non lasciare tracce se non intenzionalmente simboliche. un serial killer che agisce sempre con lo stesso rituale e che a quanto pare sa molte cose di lui, di valeric. gli omicidi si susseguono, le indagini ristagnano. l?unico che sembra saperne qualcosa e il vecchio evariste, per molti un ciarlatano, per molti altri un mago. magia nera o macchinazione diabolica? per il comandante valeric kancel e i suoi due collaboratori comincia allora una corsa contro il tempo in un?isola sull?orlo del caos.

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