
solo, deluso, pieno di debiti, travolto dal fallimento dopo aver perduto il buon nome, gli arnesi del mestiere e - pensava lui - l`immortalita`: cosi` mori` johann genfleisch di gutenberg, mastro stampatore di magonza. blake morrison, scavando tra le poche tracce sicure di una storia che ha il sapore della leggenda, ci consegna un romanzo sulla vita di questo geniale artigiano che, stampando la bibbia, la rese accessibile a molti: fatto che, oltre a essere fondamentale per l`evoluzione culturale dell`uomo, ebbe un effetto dirompente sull`ambiente religioso dell`epoca, che si vide cosi` privato della propria esclusiva funzione di comunicare con il popolo.


un`infanzia vissuta sotto la stella dell`assenza e dell`estraneita`. parigi, ottobre 1942. durante l`occupazione un uomo e una donna si incontrano. lui e` un ebreo di origini toscane, lei e` una fiamminga arrivata a parigi inseguendo l`impossibile sogno di diventare ballerina. i due si sposano e hanno due figli, uno e` patrick modiano. per vent`anni vivono in un appartamento al numero 15 di quai de conti, ma quelle che conducono sono vite parallele che a volte si intrecciano per brevi istanti ma che non si incontrano mai del tutto. un`indifferenza tenacemente perseguita, segnata, per il piccolo patrick, da affidamenti a persone di fiducia (che un bel giorno vengono arrestate dalla polizia) o reclusioni in collegi spartani e inospitali (dove si viene sistemati come "nel deposito bagagli di una stazione dimenticata"). a essere narrato in queste pagine e` un universo di volti, a tratti solo un nome o un soprannome, che modiano cerca di far riemergere dalla profondita` della memoria per ricostruire una personale carta d`identita`, o meglio per tracciare un impossibile e indefinito pedigree (lasciando pero` la sensazione che quella raccontata non sia mai la sua vita). una narrazione colma di nostalgia e mistero, un affascinante ritratto di una parigi-mito, un racconto generoso e impietoso di uomini ed esistenze reali o forse soltanto possibili.
