


e` un libro sul matrimonio, sulla morale familiare, sulla violazione delle convenzioni sociali, sulla necessita` del sacrificio di chi le viola. l`ineluttabilita` del finale tragico rinvia all`idea goethiana che dietro alle passioni degli uomini vi siano solo forze insondabili e beffarde che sfuggono alle ragioni della societa` e della storia. le affinita` elettive sono una storia tragica: alla tragedia della passione, alla natura trionfante si puo` opporre solo l`etica della rinuncia laica, la pace inviolabile del tempo e della morte nella cappella gotica dei due amanti.






nel giugno 1816 metilde viscontini dembowski attraversa, insieme al figlio ercole di soli quattro anni, il passo del san gottardo sotto una tempesta di neve. deve raggiungere al piu` presto milano dove l`aspetta una dura battaglia per ottenere la separazione dal marito e riconquistare l`indipendenza. e solo la prima di una serie di ardue prove che dovra` affrontare in nome della liberta`, e che culmineranno con la sua partecipazione alla cospirazione antiaustriaca del 1821. figura poco nota dello straordinario ottocento italiano, metilde e` degna di essere considerata una protagonista del nostro primo risorgimento: amica di ugo foscolo e di silvio pellico, sara` fonte di ispirazione per henri beyle - non ancora diventato il famoso scrittore stendhal - che per lei coltiva una furiosa passione; impegnata in prima persona nella lotta per l`indipendenza dall`austria, sara` coinvolta nella drammatica vicenda dei processi ai patrioti, ma riuscira` a salvarsi con caparbia determinazione. marta boneschi ricostruisce la storia di metilde, riannodando i fili che attraversano la sua vita - quello foscoliano, quello stendhaliano e quello patriottico -, per restituirci il senso di un`esistenza spesa nella ricerca di un futuro migliore per se` e per gli altri, con l`obiettivo di perseguire la liberta` a tutti i costi.


in un paese come il nostro nel quale, a livello di informazione diffusa, il mondo antico finisce con costantino e il medioevo inizia con carlo magno, puo` sembrare azzardato voler sollevare il lembo di quei "secoli bui" collocati nel mezzo, e presentare problematiche ed evidenza archeologica di oltre due secoli di vicende italiane. ma i dati del consumo di massa del fantasy e del genere sword and sorcery ("spada e stregoneria") la sensazione diffusa di una fase di transizione segnata dalla crisi politica e ideale: tutto cio` presuppone una sensibilita` favorevole a recepire le tematiche di una societa` precaria e in trasformazione quale quella alto-medievale; a vedere la fine dell`impero romano non come fine della civilta` tout court, ma come fine di un ordine sociale ed economico. il silenzio sull`italia longobarda sembra un fenomeno di rimozione collettiva: se nell`ottocento si rimprovero` a questo popolo di non aver avuto forza sufficiente per condurre a termine la conquista della penisola, nel nostro secolo si considero` la sua presenza come un marginale straripamento dell`onda germanica a sud delle alpi. ancor oggi una "archeologia dell`italia in eta` longobarda" e` tutta da fondare. questo volume si misura con questa complessa problematica culturale e conduce il lettore in un terreno che va oltre quello dell`antichita` classica per avvicinarlo ai metodi dell`indagine archeologica: dai manufatti alle attivita` umane, dai quesiti storici alla verifica sul terreno.

la collana dei piccoli atlanti edonisti intende proporre libri di viaggio inconsueti per scoprire citta e paesi in modo diverso, da viaggiatori privilegiati. icone mondiali come il big ben e luoghi leggendari come il camden market, oltre a musei straordinari, palazzi, parchi, locali e quartieri tutti da esplorare. la capitale inglese e una delle citta piu amate e visitate al mondo, dove si respira aria di novita e la vita scorre con un?energia travolgente. questo nuovo atlante edonista ne svela gli angoli ancora da scoprire e ne mostra i maggiori tesori da una prospettiva inedita, condividendo episodi, segreti e personaggi di un?intramontabile metropoli.