

la lotta mortale tra due guerrieri indiani, uncas e magua, la ricerca di cora e alice, rapite dagli irochesi, le avventure dell`esploratore occhio di falco nelle immense foreste incontaminate del nord america, le fughe, gli inseguimenti, le battaglie... queste sono solo alcune delle vicende di un romanzo appassionante, un classico che dipinge fascino una storia eroica ed entusiasmante fino all`ultima pagina. eta` di lettura: da 9 anni.

il "cortegiano" e` stato un libro "europeo", uno dei pochi della tradizione letteraria italiana a conquistare una presenza forte e stabile, e soprattutto profonda, nella cultura delle societa` dell`ancien re`gime. si intreccia stretamente con la storia della cultura occidentale, anzi partecipa alla costruzione della su "forma", del suo modello, della sua immagine pubblica. questo e` un testo problematico, percorso da inquietudini e reticenza, risultato di continue riscritture tra il 1513 e il 1518 e di tormentate stratificazioni: eppure diventa la grammatica fondamentale della societa` di corte fino alla rivoluzione francese e oltre, con gli opportuni adattamenti al nuovo ordine borghese.



nel caso di sciascia, che rivendicava il diritto di essere "saggista nel racconto e narratore nel saggio", le etichette, si sa, funzionano male, mostrano tutti i loro limiti: saggistica e fiction, anzitutto. ma anche all`interno di una categoria in apparenza inscalfibile come quella qui utilizzata per il sottotitolo, i conti alla fine non tornano, e il cartellino, pur necessario, appare riduttivo. perche` la sorprendente vastita` delle letture di sciascia (sono qui radunati interventi sul furioso di ariosto e l`ulisse di joyce, su e.m. forster e lawrence durrell, su ivo andric e calvino, su montale e bufalino, per non citarne che alcuni), ma soprattutto la mobilita` del suo pensiero e l`incrollabile certezza che la letteratura puo` decifrare la realta` fanno si` che ogni saggio sia un luogo della liberta`, un porto franco dell`intelligenza, una scena sulla quale si materializzano figure, temi, tempi del tutto imprevedibili e che ci portano molto lontano da dove eravamo partiti.
