



il ciclo dei romanzi noto come "i racconti di calza di cuoio" - di cui "l`ultimo dei mohicani" e` sicuramente il piu` letto - inaugura il filone "epico" della letteratura americana, esercitando un notevole influsso su tutta la produzione letteraria successiva. le suggestioni della vita e del paesaggio di frontiera, dove cooper trascorse l`infanzia e l`adolescenza, hanno plasmato la sua immaginazione di scrittore suggerendogli l`archetipo dell`eroe americano: un uomo che istintivamente evade dalle restrizioni della vita civile per cercare un rapporto con la natura, affine, nella sua ricerca di autenticita`, agli indiani, siano essi fratelli o nemici.








Ubulibri, 1985, IT. Nel 1960 Fritz Lang gira in Germania il suo ultimo film e nello stesso anno Volker Schlondorff e Alexander Kluge realizzano i loro primi cortometraggi: finisce emblaticamente la grande scuola del cinema tedesco classico e ne nasce una nuova quella che nel corso degli anni settanta diverrà il fenomeno "Nuovo Cinema Tedesco" con registi come Wenders, fassbinder, Straub e Fleischmann. Il libro rappresenta la prima ricostruzione organica di quel fenomeno attraverso una nutrita serie di saggi firmati da specialisti, l'analisi dettagliata di 130 opere corredata da un ricco e inedito materiale iconografico e informativo.

per il manager maximilien vogue la giornata e` iniziata con il piede sbagliato. sta di nuovo litigando con la bella julie che ora, stanca delle continue discussioni, gli porge un volantino con la presentazione di un corso quanto mai insolito. un corso tenuto da una donna altrettanto stravagante. si chiama romane e di professione combatte l`arroganza sempre piu` diffusa. e convinta che il mondo sarebbe un posto migliore se tutti praticassimo la gentilezza. lei sa come insegnarla e offre un biglietto di sola andata per la felicita` a chi sceglie di mettersi in gioco. da buono scettico, maximilien non crede a una sola parola. ma poi, un po` per gioco un po` per curiosita`, decide di iscriversi al corso. dapprima i consigli di romane gli sembrano semplici e banali. eppure, a poco a poco, si accorge che dentro di lui qualcosa sta cambiando. scopre che basta un piccolo gesto, ogni giorno, per ritrovare il piacere della condivisione e la bellezza della quotidianita`: al mattino dedicare almeno un`ora a prendersi cura di un fiore o di un animale domestico; annotare quanti riusciamo a dire prima di andare a letto; imparare a riconoscere e accettare gli errori commessi durante la giornata. e si rende conto che non c`e` niente di meglio che trascorrere del tempo con gli amici e riprendere la buona vecchia abitudine di stringere la mano per ritrovare rapporti autentici e duraturi. perche` e` solo mostrando il nostro lato piu` sensibile e attento alle esigenze degli altri che possiamo cambiare la nostra vita e raggiungere la felicita`. quella vera che, una volta trovata, non si puo` piu` smarrire.

alla fine di tutto, per tutti, l`inverno diventa primavera. quando ha ascoltato per la prima volta i versi di "in memoriam" di tennyson, gaunt era all`ultimo anno di scuola. ricorda perfettamente la voce baritonale del suo migliore amico sidney mentre li recitava nel cortile del collegio, in un pomeriggio plumbeo. e stata una bella giornata, quella, pensa, sdraiato su una brandina cigolante, con la testa bendata e la mascella rigida. rigida come la bocca spalancata del soldato che ha calpestato fuggendo per trovare riparo in trincea. non riesce a toglierselo dalla testa e le uniche cose che lo tengono ancorato alla realta` sono tennyson e le lettere che sidney gli ha inviato dall`inghilterra, dandogli notizie sui compagni, sulle lezioni, sugli studi. gaunt darebbe l`anima per tornare a quei giorni, a discutere di metrica e poesia greca, invece di indossare la divisa. in collegio l`eco delle bombe e dei proiettili era pioggia, qui e` tuono insondabile. eppure ci sono quei versi. eppure ci sono due braccia che lo stringono forte e un corpo caldo con cui condividere il misero spazio della brandina. il respiro di sidney, accanto a gaunt, lo rassicura e, lentamente, lo rende consapevole del cuore che batte. d`altronde, la letteratura lo insegna: la tragedia della guerra non puo` annientare l`amore. una storia che racconta ombre e luci dell`inizio del novecento, attraverso gli occhi di due giovani uomini che trovano l`uno nell`altro la forza di superare l`insensatezza del conflitto e consolazione nell`immortale lezione dei classici, appresa tra i banchi di scuola.

