


nel 1907 picasso finisce di dipingere le demoiselles d`avignon. il famoso critico louis vauxcelles, ironizzando sui volti "a cubi" dipinti sulla grande tela, insinua che lo spagnolo ha guardato con troppa intensita` alcune maschere africane che in quegli anni gia` circolavano a parigi, soprattutto negli atelier degli artisti: viene subito stabilita un`associazione forte, acritica, fra la prima opera del cubismo e l`arte etnografica. molti anni dopo, questa stessa associazione viene fatta propria da william rubin, che nel 1984 cura, per il museum of modem art di new york, l`esposizione primitivism in 20th century art: al visitatore vengono proposte una serie di opere di picasso, matisse, klee, epstein, che, messe accanto a oggetti etnografici dell`africa, dell`oceania e delle americhe, suggeriscono un appiattimento delle prime su quest`ultimi, come se fossero un loro rifacimento, una sorta di pastiche esotico. associazione-interpretazione che ancora oggi continua a influenzare buona parte della critica che indaga sui rapporti fra "arte etnografica" e "arte contemporanea". l`autore di questo saggio respinge tale interpretazione e, in base alle sue ricerche sul terreno mirate all`individuazione delle ragioni estetiche che spingono un creatore di immagini a costruire determinate forme espressive, verbali e non verbali, dimostra che proprio in un dato meccanismo mentale escogitato per comporre tali forme va cercato il motivo dello sguardo gettato da picasso su alcuni oggetti etnografici.



l`origine, lo sviluppo e la funzione della fiaba studiato dal grande narratore che ha portato a termine la prima grande raccolta organica del patrimonio favolistico italiano.






















nelle lettere che vanno dal suo arrivo a edimburgo (1825) ai primi grandi contatti intellettuali a londra (1859) si dispiega l`avventura di charles darwin, medico controvoglia, appassionato di geologia, biologo cauto e timido: dall`insofferenza per i dogmi ricevuti all`impresa a bordo del beagle, il viaggio lungo le coste del sudamerica che durera` cinque anni e sara` la fonte delle sue fondamentali intuizioni. come scrive stephen jay gould nella prefazione, questo epistolario ci permette di gettare uno sguardo nel "laboratorio segreto" del creatore dell`evoluzionismo moderno, un laboratorio a cielo aperto, dalle campagne della quieta inghilterra alle lussureggianti galapagos.