
il testo costituisce un manuale di introduzione a vari sistemi logici che sono estensioni e/o alternative alla logica classica. la logica classica - detta anche "logica matematica" - infatti si fonda su alcuni presupposti che ne circoscrivono l`ambito di applicazione a una parte limitata del complesso dei ragionamenti umani. l`intento e` offrire una panoramica di ampio respiro dei molteplici settori in cui oggi si articolano le ricerche logiche: le logiche modali, deontiche, epistemiche e temporali, le logiche polivalenti, paracoerenti e della rilevanza, la logica intuizionista, e alcune altre recentemente sviluppate nell`ambito dell`intelligenza artificiale.




il libro propone anzitutto un aggiornato bilancio critico delle risposte che le scienze sociali sono riuscite a fornire sull`argomento; e questo non solo a livello di conoscenza del problema, ma anche di concreto intervento. la delinquenza minorile e` in particolare analizzata sui due principali piani logici che la definiscono: quello dell`azione comunicativa dei soggetti adolescenti entro i loro sistemi di interazione e quello del controllo sociale che costruisce i significati culturali del problema e le conseguenti risposte istituzionali. il volume si conclude con un esame degli aspetti quantitativi e qualitativi della delinquenza minorile in italia, e con un`ampia e aggiornata rassegna teorica e metodologica sull`evoluzione degli interventi in questo settore.



due sfortunate esperienze amorose dell`autore sono lo sfondo autobiografico delle due opere raccolte nel volume. "l`elegia di madonna fiammetta" ha carattere lirico, un notevole approfondimento psicologico dei personaggi e una scrittura capace di rendere le sottili sfumature della natura umana: "la fiammetta e` gia` il romanzo moderno", scrisse carducci. il "corbaccio" invece e` l`opera piu` scaltra e vivace di boccaccio, ricca di umori mordaci e sarcastici, di rancori e sprezzature.

le opere di galdos si pongono al crocevia fra la letteratura ottocentesca e le piu` moderne anticipazioni del novecento. in questa chiave puo` essere letta anche "tristana", storia della velleita` inconsapevole di un orfana, che insegue successi e amori da favola e disinvoltamente colleziona mediocri riuscite e squallide relazioni. femminista ante-litteram e inetta segnata da deliri di grandezza: l`autore riesce a conciliare questi estremi, costruendo un personaggio controverso e problematico, dalla fisionomia tanto sfumata quanto attuale.




il "cortegiano" e` stato un libro "europeo", uno dei pochi della tradizione letteraria italiana a conquistare una presenza forte e stabile, e soprattutto profonda, nella cultura delle societa` dell`ancien re`gime. si intreccia stretamente con la storia della cultura occidentale, anzi partecipa alla costruzione della su "forma", del suo modello, della sua immagine pubblica. questo e` un testo problematico, percorso da inquietudini e reticenza, risultato di continue riscritture tra il 1513 e il 1518 e di tormentate stratificazioni: eppure diventa la grammatica fondamentale della societa` di corte fino alla rivoluzione francese e oltre, con gli opportuni adattamenti al nuovo ordine borghese.

i "pensieri" sono una vasta raccolta di appunti, tracce frammentarie della costruzione di un trattato apologetico sulla fede cristiana, sognato a lungo da pascal. il cristianesimo di pascal e` profondamente umano, sofferto e conquistato grazie alla tensione vibrante verso un dio nascosto, circondato dallo stesso silenzio in cui e` avvolta la sua opera, la natura. da qui hanno origine le fondamentali sintesi pascaliane: l`esistenza smarrita fra due infiniti, interiore e cosmico; l`opposizione fra mente e cuore; il dolore come fonte di redenzione; la fede intesa come scommessa totalizzante che puo` annullare o redimere la vacuita` della vita.





il volume ha il proposito di rappresentare a larghi tratti lo sviluppo della poesia dialettale italiana, partendo dal momento in cui fu chiara ai vari autori la distinzione tra poesia scritta nel proprio volgare e letteratura dialettale riflessa, secondo la definizione datane da croce. momento che puo` situarsi variamente, a seconda delle situazioni storiche locali, tra la fine del quattrocento e l`inizio del seicento. in questo arco di tempo, la toscana, e in partiolare firenze, esercita un ruolo particolare: il suo volgare da espressione regionale passa ad essere una lilngua nazionale, rafforzandosi sempre di piu` nell`ottocento.



la vita che emmanuel carre`re racconta, questa volta, e` proprio la sua: trascorsa, in gran parte, a combattere contro quella che gli antichi chiamavano melanconia. c`e` stato un momento in cui lo scrittore credeva di aver sconfitto i suoi demoni, di aver raggiunto ; allora ha deciso di buttare giu` un libretto sulle discipline che pratica da anni: lo yoga, la meditazione, il tai chi. solo che quei demoni erano ancora in agguato, e quando meno se l`aspettava gli sono piombati addosso: e non sono bastati i farmaci, ci sono volute quattordici sedute di elettroshock per farlo uscire da quello che era stato diagnosticato come . questo non e` dunque il libretto sullo yoga che carre`re intendeva offrirci: e` molto di piu`. vi si parla, certo, di che cos`e` lo yoga e di come lo si pratica, e di un seminario di meditazione vipassana che non era consentito abbandonare, e che lui abbandona senza esitazioni dopo aver appreso la morte di un amico nell`attentato a ; ma anche di una relazione erotica intensissima e dei mesi terribili trascorsi al sainte-anne, l`ospedale psichiatrico di parigi; del sorriso di martha argerich mentre suona la polacca eroica di chopin e di un soggiorno a leros insieme ad alcuni ragazzi fuggiti dall`afghanistan; di un`americana la cui sorella schizofrenica e` scomparsa nel nulla e di come lui abbia smesso di battere a macchina con un solo dito - per finire, del suo lento ritorno alla vita, alla scrittura, all`amore. ancora una volta emmanuel carre`re riesce ad ammaliarci, con la della sua prosa () e con quel tono amichevole, quasi fraterno, che e` soltanto suo, di raccontarsi quasi che si rivolgesse, personalmente, a ciascuno dei suoi lettori.

nel bosco dei cerri abita edu, un orso che fa un mestiere molto particolare: e` un liutaio e ripara violini. "edu ha studiato molto per imparare il mestiere. ha tutti gli attrezzi che servono e una pazienza proverbiale. i cuccioli del bosco dei cerri vanno spesso a trovarlo. lui li fa entrare e spiega orgoglioso: " tuttavia, nel bosco non ci sono violini da riparare e edu passa la maggior parte del tempo ad aspettare clienti riposando comodamente su una sdraio all`ingresso della sua bottega. la calma delle sue giornate da "liutaio" viene pero` spesso interrotta dalle richieste dei suoi "concittadini" che si rivolgono a lui in cerca di aiuto: alla signora talpa si e` rotta la sedia, al signor volpe serve una stampella e a mamma coniglia occorre qualcuno che sorvegli i coniglietti mentre lei e` via... ma possibile che non capiscano? edu non e` ne` un falegname ne` un baby sitter: edu ripara violini! il buon orso comunque, dopo qualche brontolio, e` sempre ben disposto a dare una mano ai suoi amici e quando proprio non riesce ad aiutarli sa consigliare a chi rivolgersi. insomma, pare che edu si occupi proprio di tutto, tranne che di liuteria! almeno fino a che, un giorno, la leprottina pro non esprime il desiderio di diventare sua allieva... fabrizio silei ci porta dentro la bottega del liutaio e nell`affascinante mondo dell`artigianato con una storia solare, metafora dell`importanza della cooperazione e del senso di comunita`. un albo illustrato sul valore delle nostre capacita`, sulla trasmissione del sapere... e ovviamente sui violini! eta` di lettura: da 5 anni.