
camille e` innamorata. ama gli uomini, tutti gli uomini, solo gli uomini. sta bene soltanto tra le braccia dell`altro sesso. e allora racconta gli uomini della sua vita, dal padre al marito, attraverso amanti e amici, il professore e l`allievo, il figlio perso neonato.

Emulo di John Fahey

Il grande Allan Taylor ultimamente ha spostato il suo raggio d'azione in Europa, come dimostra questo nuovissimo album dal vivo, registrato assieme al folksinger tedesco Hannes Wader. I due rileggono canzoni proprie ma anche classici, come Where Have All The Flowers Gone, It's Good To See You, The Green Fields of France etc. Reperibilità difficoltosa.

La cantautrice Diana Jones, una tradizionalista convinta qui al terzo album, ha registrato questo disco in un ambiente storico: il museo di Appalachia ( Clinton, Tennessee ), dove sono mantenute le tradizioni di uno dei generi musicali più antichi degli Usa. Accompagnata da Matt Combs e Shad Cobb, Diana offre un eccellente set di materiale originale, ma che trae ispirazione dalle tradizioni.

Led Zeppelin IV è, assieme al secondo album, il disco più importante della discografia della band di Page e Plant.

Non è il disco nuovo di Thea Gilmore, si tratta di una antologia, ma molto particolare. 20 canzoni, 4 nuove, 8 riincise ex novo in studio. Duetti con Joan Baez e Bill Bragg, una canzone con Mike Scott alla voce, apparizioni di John Bramwell (I Am Kloot) e King Creosote. C'è anche John Cooper Clarke. La summa di una carriera. Per conoscere una cantautrice di tutto rispetto.




sulla sicilia, sin da tempi antichissimi, si sono riversate ondate di civilta`. ma i greci vi hanno lasciato un carattere indelebile, che fa parte della natura profonda di questa terra. gli de`i non se ne sono mai andati dall`isola. nelle campagne assolate nel cuore dell`estate, per le strade aggrappate ai pennacchi di roccia delle montagne siciliane si puo` ancora sentire eracle chiamare le sue mandrie e ulisse ridere del ciclope. nel tramonto di agrigento, di selinunte, di segesta abitano ancora le processioni in onore degli de`i. quando il giorno chiama la notte, nei teatri di siracusa e di taormina, il racconto del mito, nella rappresentazione delle tragedie, ritrova la voce potente che dovette avere nel v secolo a.c., in grecia e nell`occidente greco. terra rifugio di de`i e di eroi, di ninfe e di filosofi, di mostri e di re, la sicilia e` l`incarnazione di quello straniamento magico e felice che tanto piaceva ai greci. e la stranizza di un mezzogiorno d`estate, con i cortili risuonanti di voci e qualche buona storia da ascoltare e da raccontare.

israele e` nel cuore e nelle menti dei contemporanei, suscitando passioni e identificazioni, simpatie ma anche rifiuti e dinieghi. della sua storia, in italia, si sa ben poco. ancor meno sono conosciute le ragioni, gli eventi, i fatti che hanno portato alla nascita dello stato degli ebrei durante un secolo, il novecento, che ha visto mutare equilibri profondi. il libro intende indagare sui fatti, sui personaggi, sulle storie che hanno generato lo stato d`israele, fino ad arrivare ai giorni nostri. non un mero resoconto ma una narrazione viva, dal di dentro, delle premesse culturali, politiche e sociali che dalla seconda meta` del xix secolo originano il pensiero sionista e, in rapida successione, l`immigrazione in quelle terre nelle quali, nel 1948, sarebbe nato il nuovo stato. di cui viene poi raccontata, nell`intreccio tra cronaca e memoria, l`evoluzione storica, i mutamenti sociali ed economici, le trasformazioni culturali. un`indagine su quel che e` stato, una riflessione su quel che e`, un`ipotesi su quel che potra` essere. nella pluralita` dei giudizi l`opera intende costituire anche un punto di vista ebraico su un modo di oggi, a volte vivendo in israele, piu` spesso pensando a israele.

senegal, south carolina e palestina: il passato schiavista e coloniale, il retaggio del razzismo e l?apartheid imposto da israele nei territori occupati. tre viaggi attraverso tre continenti percorrendo le strade tracciate dalla memoria collettiva, inseguendo nuovi modi per leggere i miti distruttivi e cambiare il presente. in questo momento cruciale della storia globale, ta-nehisi coates, uno dei piu lucidi pensatori dei nostri tempi, ci invita a riflettere sulla scrittura intesa come resistenza e testimonianza. e sul suo scopo fondamentale: salvare il mondo. un libro che nasce dopo aver viaggiato, visto e sentito. perche scrivere significa immergersi dentro le cose, toccarle, osservarle senza accontentarsi delle narrazioni altrui o delle rappresentazioni parziali: e questa l?idea che guida ta-nehisi coates nelle sue esplorazioni. si parte da dakar, una meta a lungo evitata per paura del contraccolpo emotivo degli echi del passato. all?arrivo coates si rende subito conto di essere al di la di quell?oceano che ha segnato il destino della comunita nera, e sente di essere tornato a "casa", forse anche per coloro che non hanno potuto farlo. seconda tappa: chapin, una cittadina lacustre del south carolina. subito dopo il periodo di maggiore attivita del movimento black lives matter, l?autore e stato invitato da un?insegnante di una scuola locale perche alcuni genitori e docenti avevano tentato di proibire la lettura del suo memoir "tra me e il mondo". coates si prepara allo scontro, ma la visita si trasforma invece in un?occasione per riflettere sugli spazi culturali, sulla dimensione extra-istituzionale, sulle letture personali, che contribuiscono alla costruzione dello spirito critico piu rivoluzionario. il percorso si conclude in palestina. qui, ospite del festival della letteratura palestinese nel maggio 2023, coates osserva il regime di apartheid che vige su tutto il territorio. la popolazione musulmana e bloccata ai checkpoint, monitorata senza motivo, aggredita e