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elke naters (1963) ha studiato sartoria a monaco e arte e fotografia a berlino, dove vive attualmente; per la casa editrice bollati boringhieri ha pubblicato "regine" (2000) e "bugie" (2001). questo terzo romanzo racconta la fisicita` estrema di una grande storia d`amore.

"tutto il tempo in cui ho vissuto in algeria ho sognato di arrivare un giorno in algeria". e il complesso rapporto con un paese natio che si rifiuta di accoglierti, la tensione tra un radicamento agognato e uno sradicamento inevitabile, al centro di questo libro in cui l`autrice affronta un periodo decisivo della sua vita come della storia algerina e francese, collocato prima e durante la guerra d`indipendenza. pur non essendo esplicitamente autobiografica, la scrittura intreccia personaggi, scene e sequenze dell`infanzia e dell`adolescenza algerina della cixous, con storie e testi del suo altrove letterario e creativo, la francia.

forse solo i primi grandi film in technicolor possono rendere l`idea di quella singolare commistione di realta` e finzione, di artificio e autenticita` che emerge dalla ricostruzione della breve e intensa vita di porfirio rubirosa. tra un`ambasciata e un casino`, tra un grande albergo e un hotel particulier, tra un campo di polo e una pista da cui prendere il volo con l`aereo regalatogli da barbara hutton, rubirosa vive come un prodotto della cultura di massa, restando una delle ultime incarnazioni del dandy.

sylvia e` una ragazza dal carattere inquieto, vittima consapevole dell`alternarsi dei suoi buoni e cattivi umori, che cerca di sviluppare una personalita` alternativa ai canoni tradizionali. ma l`amore e il successivo matrimonio glielo impediscono. nel matrimonio, in cui l`eroina dei romanzi ottocenteschi trova la sua forza, sylvia trova invece il suo indebolimento e annullamento progressivo. il libro preannuncia i temi cari all`autrice di piccole donne (la crescita, l`educazione, i rapporti con i familiari, l`amore) per trattarli pero` in modo conflittuale e non consolatorio come avviene nella successiva serie per ragazzi. con una nota di henry james.

Giunti, 1996, IT. Libro in formato Compact Disc che contiene la storia fondamentale del complesso; un'analisi del fenomeno grunge, della rivalità con i Nirvana, del trionfo di Vitalogy e della collaborazione con Neil Young. Annovera inoltre la recensione di tutti i dischi fino a No Code e diverse interviste in cui i musicisti raccontano la loro straordinaria esperienza.

a barkley cove, un tranquillo villaggio di pescatori, circolano strane voci sulla ragazza della palude. dall`eta` di sei anni kya si aggira completamente sola tra canali e canneti, con qualche straccio addosso e a piedi nudi. ha al suo attivo un solo giorno di scuola, ma la palude e le sue creature per lei non hanno segreti: la nutrono, la cullano, la proteggono, sono maestre e compagne di giochi. kya impara a decifrare i segni della natura prima ancora di saper leggere un libro: nella sua assoluta solitudine sembra bastare a se stessa. ma la sua bellezza non tarda a sbocciare: insolita, selvatica, sfuggente accende il desiderio nei ragazzi del paese. kya scopre l`amore, la sua dolcezza e le sue trappole. quando negli acquitrini riaffiora il corpo senza vita di chase andrews, gli occhi di tutti puntano su di lei, la misteriosa ragazza dimenticata: i mormorii diventano subito accuse, i sospetti incrollabili certezze. il processo, fuori e dentro al tribunale, trascina la vicenda verso il suo imprevedibile e folgorante epilogo. "la ragazza della palude" e` il romanzo commovente di un`infanzia segnata dall`abbandono e di una natura che si rivela madre, non matrigna. ma e` anche la storia di una violazione e di un segreto gelosamente custodito, che mette in discussione i confini tra la verita` e la menzogna, il bene e il male.

quando nel 1961 pubblica "le mie montagne", il suo primo libro, walter bonatti ha da raccontare oltre un decennio di imprese impossibili, trionfi e sofferenze: dalla scalata sullo sperone walker (a 19 anni) all`odissea sul pilone centrale, passando per il grand capucin, il dru e la fatidica notte all`addiaccio sul k2. se questo libro segnera` una svolta nella sua vita, sara` anche per il riaccendersi delle braci che covavano proprio sotto la memoria di quell`episodio. bonatti narra il proprio alpinismo con sincerita`, descrivendone le durezze senza nascondere emozioni e paure, e la forza dei suoi racconti coinvolge il lettore oggi come allora. per questo le mie montagne restera` per sempre il suo libro piu` celebre. questa edizione riprende integralmente il testo originale, arricchendolo con alcune foto inedite del 1961, una raccolta di estratti dalle recensioni dei giornali dell`epoca e una postfazione a cura di angelo ponta.

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