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attraverso l`analisi di tutti i film del cineasta di long lsland, questo libro propone ai lettori un`escursione nell`opera di un regista che da piu` di trent`anni rappresenta lo stile della modernita` nel cinema contemporaneo. a partire dai primissimi cortometraggi, una sensibile continuita` tematica definisce gli esordi d`autore di martin scorsese: e` la figura dell`individuo urbano solitario a farsi strada da subito, l`ombra del cowboy disarmato dinanzi al malessere dei nostri giorni. poi, l`incontro con roger corman e l`ingresso nel mondo dell`industria grazie a film come mean streets, alice non abita piu` qui e taxi driver. il cinema di scorsese e` cosi` destinato a segnare la scena cinematografica d`avanguardia delle stagioni successive.

curare un gatto, farlo giocare, dargli da mangiare, sono cose che ogni amico dei felini fa con amore, certo. ma ascoltarlo? si puo` capire il suo linguaggio e magari conversare con lui? "che ha detto il gatto?" offre una dettagliata ricostruzione della lingua "parlata" dai nostri amici a quattro zampe, prendendo in considerazione una vasta gamma di miagolii, comportamenti e movenze, ordinati per argomento e "tradotti" dettagliatamente.

il volume intende seguire una traccia storico-cronologica dell`utilizzo dei marmi colorati nell`architettura italiana, dall`epoca romana al barocco. il volume e` inoltre corredato da apparati che raccolgono i campionari architettonici, il campionario dei principali marmi colorati romani, l`abaco delle geometrie nei pavimenti romani in "opus sectile", la bibliografia.

il corpo nudo resta uno dei pochi dati invariabili dell`esistenza, primo e inscindibile tramite fra noi e il mondo. per questo motivo e` stato la fonte di ossessione, ma anche di ispirazione e di indagine di molti fotografi. il risultato documentato da questo volume e` un`oscillazione continua fra la dimensione ideale, prettamente estetica e la rappresentazione del corpo "vero", concreto. questo affascinante viaggio nel mondo del nudo viene interpretato dalla sensibilita` dei fotografi presenti in questo volume: miguel venturian arana, thomas karsten, jeff dunas, yuri dojc, karin sze`kessy.

dal 1963, anno della realizzazione della sua prima architettura (la casa parrocchiale di genestrerio), mario botta ha progettato oltre trecento edifici e opere di design, una media quindi di otto progetti all`anno, spesso di vasta dimensione. nel corso di tutta la sua lunga attivita` progettuale, mario botta ha costruito e sperimentato ogni genere di edificio: ha espresso le grandi forme e animato quelle piccole.

mentre da ogni parte vengono a cadere i presupposti di ogni legge, il pensiero tende sempre piu` a concentrarsi, in ogni ambito, sulla legge stessa. massimo cacciari ha posto al centro di questo libro tale situazione paradossale e sfuggente, all`interno della quale tuttora viviamo. e, all`interno del nostro secolo, ha isolato, negli ambiti piu` diversi, alcuni casi esemplari di quell`ostinato cozzare contro la stessa parola: legge. ma non si tratta qui di scoprire influenze nascoste o contatti. l`ambizione e` ben piu` radicale: ogni volta si individuano sconcertanti isoformismi fra gesti di pensiero che appartengono a regioni lontane. e cosi` anche repliche e opposizioni trasversali.

"la vicenda si svolge in un clima soffuso di tenue ironia; e a questo si deve, mi pare, la riuscita del romanzo. tutti sono nervosi, inquieti, infelici, mentre il tocco narrativo di keyserling li accompagna con grande freschezza e ariosita`." (alfredo giuliani)

anche chi non ha mai messo piede negli stati uniti sembra conoscere new york, scenario di migliaia di film, di telefilm, di romanzi, capitale del mondo, citta` moderna per eccellenza, crogiolo e laboratorio universale. se non ci siamo mai andati vorremmo andarci, e quando ci arriviamo corriamo a vedere cose che abbiamo visto decine di volte al cinema, in televisione, sui giornali: l`empire state building, broadway e la fifth avenue, harlem e la statua della liberta`, little italy e central park, il metropolitan museum e il moma. new york come immenso de`ja` vu. questo volume e` una guida colta e appassionata per penetrare i misteri di new york, per coglierne l`inesauribile ricchezza, per sentire il battito della metropoli e insieme leggervi le tracce del suo passato. un ritratto capace di disegnare la mappa di un luogo dell`immaginario, di muoversi fra il "sopra" dei grattacieli e il "sotto" della metropolitana, fra i tanti villaggi in cui si suddivide la citta`, fra le migliaia di pagine che gli scrittori le hanno dedicato. mario maffi ha studiato, vissuto, amato ogni angolo di new york. la racconta con lo stile brillante ed evocativo del saggista, in questa sorta di enciclopedia vitale e informatissima, viatico per chi vuole comprendere la citta`, o piuttosto perdersi nei suoi labirinti.

cinquant`anni di musica internazionale ripercorsi attraverso le discografie ufficiali dei suoi esponenti piu` rappresentativi, 1000 artisti e gruppi che hanno legato il loro nome alle svolte epocali o alle mode del momento, lasciando in ogni casa un segno della loro presenza. dal blues rurale delle origini, passando per il beat e la psichedelica, fino ai fenomeni piu` recenti come nu-metal e new wave of rock`n`roll, quest`opera ad ampio raggio (quasi cento i generi presi in considerazione, 26.000 gli album e i cd citati) fornisce ai lettori una guida musicale in grado di appassionare cultori e addetti ai lavori, collezionisti e neofiti, fino ai semplici od occasionali fruitori musicali.

nella "seconda lettera ai tessalonicesi", che la tradizione attribuiva a san paolo, compare l`enigmatica figura di una potenza: il katechon, qualcosa o qualcuno che trattiene e contiene, arrestando o frenando l`assalto dell`anticristo, ma che dovra` togliersi o esser tolto di mezzo - affinche` l`anticristo si disveli - prima del giorno del signore. e l`interpretazione di quella figura e` qui lo sfondo su cui si dipana una riflessione generale - in costante `divergente accordo` con la posizione di carl schmitt - sulla `teologia politica`, e cioe` sulle forme in cui idee e simboli escatologico-apocalittici si sono venuti secolarizzando nella storia politica dell`occidente, fino all`attuale oblio della loro origine. con quale sistema politico puo` trovare un compromesso il paradossale monoteismo cristiano, la fede nel deus-trinitas? con la forma dell`immuro o, invece, con quella di un potere che frena, contiene, amministra e distribuisce soltanto? oppure occorre cercare una contaminazione tra le due? non poche delle decisioni politiche che hanno segnato la nostra civilta` ruotano intorno a queste domande, e nell`opera di alcuni dei suoi piu` grandi interpreti, da agostino a dante a dostoevskij, trovano una drammatica rappresentazione. il volume e` corredato da un`antologia dei passi piu` significativi della tradizione teologica, dalla prima patristica a calvino, dedicati all`esegesi della "seconda lettera ai tessalonicesi", 2, 6-7.

che la letteratura argentina abbia dato nuovo spazio vitale a un glorioso genere narrativo quale il racconto fantastico, e` cosa nota. dopo borges, julio cortazar ha avuto, in questo, un ruolo preminente. la caratteristica del suo modo di narrare e` la precisione realistica in cui la trasfigurazione visionaria affonda le radici, dando vita a una galleria quasi metafisica di personaggi invisibili, dove il misterioso e l`irrazionale prendono corpo tra atmosfere popolari e ambienti altolocati, sullo sfondo di una buenos aires multiforme. a cent`anni dalla nascita del grande scrittore argentino, una raccolta completa dei suoi racconti: un`introduzione all`opera di cortazar, un "bestiario" di ossessioni, figure immaginarie, nate da una fantasia attica, eppure descritte con dolorosa determinazione.

dopo la "geo-filosofia dell`europa", che tracciava il profilo di quella singolare figura a cui, sin dall`inno omerico ad apollo, fu dato il nome di europa, cacciari si inoltra ora nel paesaggio europeo, che gli si mostra appunto come arcipelago, irriducibile pluralita` dove i singoli elementi convivono in quanto inevitabilmente separati. e le isole dell`arcipelago sono le declinazioni d`europa: in molte forme ha combattuto se` in se stessa, ma comune e` l`interrogazione. percio` anche il suo declino, o il suo necessario tramonto, assumera` nomi diversi. il senso del tramonto d`europa dovra` contrarsi nei volti dello "homo democraticus" di tocqueville, dell`"ultimo uomo" di nietzsche, dell`"uomo del sottosuolo" di dostoevskij? il senso del tramonto dovra` arrestarsi sul meridiano dell`affermazione inospitale della propria `insularita``, dell`empia commistione tra `anarchica` richiesta di autonomia ed esigenza servile di protezione e tutela? l``ideale` del gregge che non tollera alcun pastore sara` l`ultima parola del tramonto d`europa, la sua ultima declinazione? queste sono le domande poste al centro di l`arcipelago. e la figura stessa dell`arcipelago invita a una possibile risposta.

prima persona plurale del verbo essere: e` la voce verbale che attraversa tutta la nuova raccolta di mariangela gualtieri. una voce, per l`appunto, prima ancora che una forma. una voce che parla da non si sa dove e pronuncia l`essere e l`esserci come evidenza e nello stesso tempo come mistero. ne` punto di partenza ne` punto di arrivo, ma consapevole e accidentato percorso. gli approcci piu` che definitori sono tentativi di collocazione: , . ma soprattutto sono indicazioni di stati d`animo: , . di sicuro non siamo soli. un`altra presenza costante del libro (e non solo nella seconda sezione, ad essi dedicata) e` quella degli animali. fratelli, ma anche qualcosa di piu`: sorta di angelici anelli di congiunzione con quanto si cela dietro la parola e il verbo essere. e anche i cuccioli umani, ai quali e` dedicata un`altra sezione, sono creature speciali, piu` immediatamente partecipi di quei cicli naturali intorno ai quali ruota, come una preghiera, la scrittura della poetessa romagnola. ma senza essere troppo francescana, senza dimenticare che il male esiste e che quella umana e` una . d`altra parte, anche nelle poesie piu` introspettive le pulsioni sono del tutto contrastanti, in un`alternanza di estasi e smarrimento. il filo rosso del libro resta comunque quello del sentimento panico (ancora una volta , tutto, insieme) che attraversa le varie sezioni e tocca forse il suo vertice nel requiem finale.

Gremese Editore, 1982, IT. Volume della collana Le Stelle Filanti dedicato alla grande attrice americana Rita Hayworth e hai suoi film.

Gremese Editore, 1986, IT. Volume monografico dedicato al celebre regista Francesco Rosi, protagonista, sempre tenendosi fedele a un denso nucleo tematico e a una cifra formale rigorosa, di diverse stagioni del cinema italiano: dal neorealismo agli anni della contestazione. Film come Salvatore Giuliano, Le Mani sulla città, Il caso Mattei, Cadaveri Eccellenti, Tre Fratelli costituiscono dei momenti essenziali nello sviluppo delle forme narrative e nell'evoluzione del rapporto intellettuali-società. In questo libro prezioso, la testimonianza viva e affascinante della sua carriera, la soria dei suoi film, le foto più belle e i suoi ricordi in un'intervista eesclusiva.

l`umanita` ha le sue asprezze, la sua violenza nei confronti del mondo. e il nuovo libro di mariangela gualtieri si apre e si chiude con poesie che toccano il tema di questa ruvidezza. in una poesia ci si augura che "miglioreremo / siamo qui da poco. / ancora non capiamo / e ci agitiamo troppo. / ancora guerreggiamo". ma nelle poesie civili che chiudono la raccolta l`indignazione sembra prevalere. all`interno di questa cornice, pero`, c`e` il tesoro del selvatico, ci sono segni del sacro, c`e` soprattutto il miracolo del silenzio, in cui "tutto e` un enigma felice / voce senza voce. tutto dice / di si` mentre tace". molte di queste poesie sono punteggiate dalla presenza di animali, domestici e non, quasi presenze angeliche, tramiti per "penetrare le segrete cose". ma un altro filo conduttore della raccolta e` dato dal tempo, un`entita` che ci segna, ci modella, ma che prima o poi "scavalchiamo" per raggiungere "il tutto che rotola / intero. il sontuoso / niente del cielo". piu` che negli altri suoi libri, qui mariangela gualtieri ci parla della fine, che e` fine dei singoli corpi, fine delle "maschere", ma anche continuita` della vita. modulando la sua voce tra durezze e dolcezze, incanti e disincanti, il suo e` un invito all`attenzione e all`ascolto del visibile e dell`invisibile.

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