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la christian marinotti edizioni si fa promotrice di una nuova iniziativa di grande interesse per gli studiosi e per gli appassionati lettori di jean-paul sartre. si tratta della pubblicazione dei testi letterari giovanili del noto filosofo francese, elaborati negli anni 1922-1927, e per la prima volta tradotti in italiano. romanzi, novelle, un quaderno di pensieri e citazioni, scritti ironici ed autoderisori, offrono un ritratto di sartre poco noto, ma di estremo interesse per comprendere il suo percorso intellettuale davvero singolare, ove il pensiero si intreccia con i ricordi biografici e la storia di una vita. vi si annuncia un programma che sartre inizia a delineare, ma che solo le opere della maturita` consentono di svelare. la lettura di questi scritti offre l`occasione di ripercorrere nel suo divenire tutto l`itinerario della sua vasta produzione, itinerario complesso e, per molti versi, ancora inesplorato.

il tema del libro e` l`enigma dell`intesa fra il pensiero, il canto e la pittura. la sua discussione e` affidata al cammino di tre coll-quianti: un logico, un aiutante e un pittore. il cammino, qui, non e` un moto dialettico a tre voci, ma, piu` semplicemente, un corso di parole, pensanti e poetiche, rinvenute e coniate, in una giornata di primavera, dal mattino al tramonto, lungo il sentiero del promontorio del mesco, fra levante e le cinque terre. i colloquianti si accorgono, fin dall`avvio, che il cammino e` il sentiero stesso su cui errano. il titolo "l`inizio e il nulla" ricorda le due dizioni grazie alle quali il colloquio trova il suo cadenzato andamento. l`"inizio", affrancato dal suo significato comune, assumera` il senso poetico dell`avvento. il "nulla", liberato dalla morsa della nullita`, indichera` quella vaghezza che, senza coartare, costringe l`uomo - il poeta, il pittore - a cantare l`inizio. sulla scorta dell`inizio e del nulla cosi` ripensati, i colloquianti giungeranno a un chiarimento delle "indoli prime" del canto e della pittura: la luce, il suono e il colore.

nel corpus precolombiano che jaca book sta pubblicando e nella stessa produzione corrente in messico mancava un volume di sintesi sulle culture del golfo, che hanno avuto recenti importanti studi e valorizzazioni museali. inserita nella porzione di territorio che separa l`altopiano centrale del messico, culla della cultura azteca, dallo yucata`n maya, la regione geografico-culturale del veracruz rimane, ad oggi, un enorme giacimento di testimonianze, in gran parte inesplorato dalla ricerca storica e antropologica sulle civilta` della mesoamerica precolombiana. il volume include saggi scritti dai principali protagonisti dello studio archeologico su questo territorio, nei quali si individua una unita` culturale che rimane evidente alla base di un ampio spettro di differenze stilistiche, molto probabilmente rispondenti a diversita` etniche, all`interno di questa importantissima porzione del golfo messicano. il testo presenta lo sviluppo culturale che ha origine al tempo degli olmechi, dal quale eredita caratteristiche specifiche, e che si modella secondo le varie condizioni ambientali: dall`aridita` della regione delle "alias montanas" fino ai rigogliosi bassopiani costieri del golfo. il punto piu` alto di un simile sviluppo e` evidente nella grande citta` di el tajin, che manifesta, con la sua architettura, pittura e scultura, l`enorme livello di perfezionamento raggiunto da questa cultura.

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