


mary williams e` una studentessa dal sorriso affascinante e dai modi schivi. e stata adottata vent`anni prima, e ora per lei scoprire la verita` sui propri genitori naturali e` diventata una specie di ossessione. johnny lane e` un investigatore privato di successo. un piccolo ufficio, la bottiglia di whisky nel cassetto, tutti i casi brillantemente risolti. tiene una rubrica sul giornale cittadino, dove racconta al grande pubblico i segreti del suo mestiere. los angeles anni quaranta? no, denver anni duemila. quando mary si presenta nel suo studio, il detective non ha esitazioni. rifiutare un caso del genere non sarebbe nello stile di johnny lane: una ragazza semplice e bisognosa, tanto diversa dalla feccia con cui e` costretto a misurarsi.

paul e il suo amico tony hanno un bistrot e una vita schietta nel sud della francia. un giorno, passeggiando sulla scogliera, paul incontra una donna. il suo fascino e la sua bellezza lo frustano come una "meteora di luce". su quelle rocce spazzate dal maestrale, lei da` inizio a un gioco sensuale, fatto di attrazione e di ambiguita`. stregato dal desiderio di lei e dall`impossibilita` di possederla interamente, paul sprofonda in una gelosia sempre piu` cupa e distruttiva che lo conduce oltre i limiti, in quella zona dove l`amore e la violenza si stringono in un abbraccio mortale.





a partire dalla prima fase di sviluppo industriale dell`eta` giolittiana, andrea colli offre un quadro interpretativo delle esperienze di imprenditorialita` minore, nelle sue molteplici forme che costituiscono una risorsa nel panorama dell`industrializzazione italiana.



elisa biagini accompagna il lettore attraverso il bosco e gli chiede di sapersi perdere per potersi poi ritrovare. il perdersi come condizione di stupore e di abbandono che permette a porte invisibili di aprirsi: un viaggio da fare in compagnia delle parole, con solo qualche sasso in tasca, come gretel. in una sezione del libro i protagonisti sono solo apparentemente noti - cappuccetto rosso, il lupo, la nonna -, in realta` sono profondamente cambiati (anche fisicamente); protagonista di un`altra sezione e` un feto un po` speciale che racconta il proprio "farsi" e che gia` si interroga sul mondo. una poesia caratterizzata da una costruzione piu` narrativa che lirica e da un`attenzione-ossessione per i corpi come sede di un`identita` misteriosa, spesso non comprensibile con la sola ragione.





la `ndrangheta ha mangiato il nord italia, e ha cominciato a farlo almeno sessant`anni fa nel silenzio generale. il suo impero invisibile con gli anni ha preso il controllo di un sistema economico che si e` sempre voluto ritenere immune. questo era il teorema: che il male restasse confinato al sud, alla periferia dell`organismo, in modo da salvare l`intero, da preservarlo. ma quella raccontata da giuseppe catozzella nel primo e unico romanzo-inchiesta sulla `ndrangheta al nord e` una macchina brutale e intelligente, che per la prima volta vediamo all`opera nei modi quotidiani in cui la violenza e la sopraffazione si mischiano all`astuzia e alla corruzione umana. e una mafia che ci e` molto piu` vicina di quanto immaginiamo. quella che governa nelle strade, si impossessa dei bar, dei ristoranti e dei locali alla moda, entra nelle aziende pulite e nei cantieri edili, gestisce in monopolio tutto il traffico della cocaina. giuseppe catozzella ha seguito pasquale nel suo percorso criminale di affiliazione a un clan; e` stato il compagno di banco di vincenzo, che comandava la scuola perche` appartenente alla cosca che comanda nel nord di milano; ha amato zia severina, che ha deciso di morire nel suo bilocale per difenderlo dalle famiglie che rivendono le case popolari; ha spiato il lavoro clandestino dentro i gironi dell`ortomercato di milano. "alveare" e` un romanzo-inchiesta sulla `ndrangheta, inquietante perche` non inventa nulla.







