
da un raro libro di gianrinaldo carli, economista e poligrafo istriano, incentrato sull`affascinante moglie paolina, morta a soli venticinque anni. tomizza ha ricavato un romanzo di sorprendente vigore narrativo. energica, pragmatica, ma anche dotata di una dolce femminilita`, "instabile e irragiungibile" e "per nulla apatica con l`altro sesso", paolina e` una figura che sembra essere frutto della pura fantasia mentre la sua storia, come testimonia tomizza, e` vera e documentata. la vita della giovane ereditiera veneziana e` breve ma molto intensa: paolina si prende cura con saggezza e fermezza morale del patrimonio ereditato, senza lasciarsi inaridire, e dopo la gustosa commedia del fidanzamento si sceglie un marito come lo desidera e di cui s`innamora con passione sincera. sullo sfondo di una venezia carnevalesca, un po` reazionaria, un po` illuminista, tomizza ricostruisce la storia di paolina con compostezza di stile, rigore documentario e autentica partecipazione.




valentino, un giovane di verona, ama silvia, figlia del duca di milano, e ne e` riamato, ma il padre l`ha destinata a turio. proteo, amico di valentino e fidanzato di giulia, si invaghisce pero` di silvia e rivela al duca il progetto di rapimento di valentino. giulia travestita da paggio, viene a milano per riconquistare proteo; valentino e` bandito dalla citta` e diventa capo dei masnadieri; silvia fugge da milano e cade nelle mani dei masnadieri. proteo accorre a salvarla e valentino smaschera il tradimento dell`amico. infine la vicenda si conclude con un lieto fine: il duca acconsente alle nozze tra valentino e silvia e proteo, ravvedutosi, sposa la fedele giulia.

nella primavera del 1944, in una trieste occupata dall`esercito tedesco e lacerata dall`odio tra italiani e sloveni, due pacifici sposi vengono barbaramente trucidati. trent`anni dopo uno scrittore, dopo aver ritrovato uno strano gruppo di lettere, prova a ricostruire la misteriosa vicenda.

