
in questo volume il poeta irlandese nobel per la letteratura, in occasione del premio lericipea 2005, offre ai lettori italiani un dono di inediti sui temi a lui piu` cari e sulla sua idea di poesia. sono qui raccolti testi che esemplificano diversi aspetti della personalita` poetica di seamus heaney. il mondo ha subito uno scossone nel settembre del 2001 e gli eventi succedutisi da allora sono presenti "fuori campo", perche` il poeta tende a porli nel contesto quotidiano e locale di conflitti a lui noti personalmente (le truppe americane in irlanda nel 1944) o addirittura a cercare una risposta in un`ode di orazio sull`incertezza della fortuna.

"la poesia di bianca dorato e` una sorta di lunga attitudine o fedelta` all`ascolto interiore. poesia di movimento, certo, perche` poesia di passi in cerca di infinito dentro un paesaggio che si disegna come uno scenario realistico, concreto, persino - in un certo senso - diaristico. se la poesia e` vita che resta impigliata in una trama di parole, la poesia che adotta il "dialetto" (lingua di poesia, in questo caso lingua piemontese) e` poesia in cui la parola continua ad essere - piu` che nell`italiano - attaccata alla sua cosa, di cui esalta il suo sogno d`identita`. li` e` la voce dell`amore, incarnata nel silenzio che l`accompagna." (giovanni tesio).

cos`e` la guerra? come la si fa? perche` la si fa? una ricostruzione della guerra in tutte le sue dimensioni: antropologica, strategica, storiografica, filosofica. luigi bonanate insegna relazioni internazionali presso la facolta` di scienze politiche dell`universita` di torino.






"non c`e` sentimento dell`uomo" ha detto sant`agostino " che non sia rappresentato nei "salmi" come in uno specchio. lo spirito santo ha messo qui al vivo, tutti i dolori, le tristezze, i timori, i dubbi, le speranze, le preoccupazioni, le perplessita`, fino alle piu` confuse emozioni da cui l`animo degli uomini e` agitato." se oggi riprendiamo in mano i "salmi", composti nell`arco di un millennio, ci rendiamo conto di come nessun libro ci parli con la stessa intensita` tragica della irrimediabile lontananza e assenza di dio e della vicinanza di dio, che abita insieme a noi nella stessa tenda e nella stessa casa. nessun libro ci comunica sia l`ossessione del peccato sia la serenita` e la gioia dell`anima pacificata.



laura pariani torna in patagonia sulle tracce dell`esploratore salesiano padre alberto maria de agostini. e lo racconta quando, ormai anziano, seduto in poltrona, ripensa alla propria giovinezza: la scelta di fare il missionario nel fin del mundo, la battaglia in difesa degli indios, la passione per le sfide delle cime andine. "quando entrava nelle loro case - estancias o ranchitos che fossero - il fatto che portasse una giubba da scalata e non l`abito talare, all`inizio li poteva sorprendere ma poi gli leggevano negli occhi che lui era li` per portare la parola di dio. e stato cosi` che e` diventato per tutti don patagonia..."

