

tao te ching e` il manuale del vivere vero. e pura cristallina realta`. e il breviario di quella meravigliosa disciplina totale, ad un tempo interiore e esteriore, che ci impegna ogni giorno, dall`alba al tramonto. tao te ching e` saggezza viva, tale da non appartenere ne` a singolo autore, ne` a singola cultura. e infatti voce della comune tradizione primordiale. appartiene all`umanita` tutta, semplice e pura e concreta saggezza, quella di certi sorrisi di nonni, di certi profumi, di certi silenzi, quella che, a che si sappia, non ha mai mentito.




in questo numero di "aut aut" articoli di stefano bartezzaghi, anna bondioli, davide zoletto, pier aldo rovatti, giuseppe bianco, johan huizinga, emile benveniste, maurice blanchot, roger caillois, massimiliano roveretto, hans-jorg rheinberger.

manuale pratico da tenere sempre a portata di mano, utile per comunicare, divertirsi, mangiare, fare sport, capire usi e costumi, per affrontare ogni situazione e rendere unica l`esperienza del viaggio. diviso in 14 sezioni tematiche per facilitarne l`uso; fotografie, schemi riassuntivi e informazioni utili; dizionario con parole d`uso piu` comuni; regole grammaticali di base.


Bloomsbury, 2004, UK. Oltre a essere un regista capace di suscitare una risata in una scena e strappare una lacrima nella successiva, Loach non ha mai perso fede nella sua convinzione iniziale che i film possono cambiare le attitudini della gente e che non ci sia un adeguato sostituto per la forma di socialismo che espone. Il libro ripercorre l'opera del regista e analizza i suoi film in relazione all'impegno sociale e al successo di critica.In inglese.

Hyperion ed. 1994, USA. "il volume più completo mai prodotto sulle vite e le carriere del gruppo rock più popolare del mondo" secondo Lisa Robinson del New York post, l'enciclopedia comprende 300 foto, 1500 voci e 500 biografie in inglese.








nel 1628 viene edito a torino l?antimonio, "cioe trattato delle meravigliose virtu dell?antimonio commune et in particolarmente dell?antimonio; che con rara preparazione si raffina oggidi in torino, con le annotazioni del signor filostibio". di chiara marca paracelsiana, ci ricorda sergio tira con esauriente e colto excursus storico, narrando le condizioni formative, le generazioni, le temperie culturale in cui il trattatello si muove che sono quelle dell?experimentum: quello che permette di trovare la quintessenza di ogni sostanza utile in terapia... utilizzando, affinandola, la vecchia alchimia spogliata dell?incomprensibile falso legame con l?allegoria. in pratica la prassi "amorevole" della iatrochimica. ma e l?antimonio il farmaco alchemico e ci si spiega: spesso confuso con lo stibio, ed il suo etimo e incerto, e gli alchimisti "attoniti da questa sua proprieta di divorare ogni impurezza dell?oro", re dei metalli, chiamano il processo "bagno del re" o "del sole" e ne iniziano una deificazione, gia viva nel iv secolo della nostra era". cosi l?antimonio diventa, con metafora zoomorfa, il lupo. ma l?antimonio ha storia lunga se ancora ai limite dell??800 sbalordisce che bruciando aumenti di peso anziche diminuire. sempre sergio tira ci fa riflettere, addirittura, sulla sua comparsa nel teatro elisabettiano e post-elisabettiano. bene! l?antimonio e, quindi, "somma medicina" annota, pagina dopo pagina, il trattatello, la "considerazione dotta" e l?attestazione dei vari, varissimi mali che esso puo guarire. ma l?antimonio e, in basilio valentino, anche una grande analogia mistica (una votla stabilito ed accettato il codice delle metafore alchemiche, s?intende). e, nonostante la seicentesca "scientificita", anche il nostro trattatello propone una delle regole non speciose, ma anche piu dignitosamente alacri, che regolano il compito del medico. in fondo, come in un vortice, un hybris non troppo punibile, la ricerca della panacea, e si direbbe, se non fosse un controse



