

compositore e didatta, arnold schonberg occupa un posto preminente nella cultura musicale degli inizi del secolo, non solo perche` dal suo insegnamento usciranno due tra i maggiori musicisti della nostra epoca, alban berg e anton webern, ma anche perche` la sua riflessione teorica e critica sottopone a una serrata requisitoria quel processo di crisi del linguaggio musicale che aveva raggiunto la sua saturazione nell`estremo postromanticismo tedesco. proprio dalla consapevolezza di questa crisi che non e` solo musicale e che, nella vienna del primo novecento, s`intreccia alla riflessione filosofica ed epistemologica, nasce la metodologia schonberghiana, legata all`atonalita`, ma gia` preludio della dodecafonia.

Virgin ed., 1993, UK. Jones ricostruisce la storia di Mark David Chapman, l'uomo che ha assassinato Lennon, cercando di tracciare un'analisi psicologica dei motivi che l'hanno spinto a compiere il tragico gesto. In Lingua Inglese.

all`epoca del diario o, per esser piu` esatti, delle scarse tre annate (1554-1556) che ce ne rimangono, jacopo carrucci detto il pontormo ha passato la sessantina. a quel tempo, il pontormo finisce d`affrescare il coro in san lorenzo, poi scialbato nel 1738 (o 1742?) e del quale non ci resta altra diretta testimonianza che una trentina di disegni. e la fatica suprema della sua vita; e stanco e mezzo infermo, la porta innanzi da solo. i giorni che puo` lavorare, registra nel diario d`aver compiuto questa o quella parte d`una o d`altra figura, e a maggior chiarezza li` accanto ne schizza qualche tratto. in complesso, la materia del diario potrebbe raccogliersi sotto tre punti. oltre alle annotazioni del lavoro agli affreschi in san lorenzo; quelle dei cangiamenti del tempo in rapporto ai propri malanni, che il pontormo descrive con cinico compiacimento verbale; e in terzo luogo, finalmente, meticolosi, ossessivi, i bollettini di cio` che in quel dato giorno egli ha mangiato (ne` piu` poveramente poteva mangiare); ogni tanto interrotti da digiuni." (dallo sctitto di emilio cecchi)


"...laddove anche la piu` attenta storiografia ci ha abituato soprattutto a percorrere gallerie di ritratti affollate di pensatori "grandi" (e meno grandi) ... in questo libro, pur emergendo, come era fatale, taluni (pochi) grandi nomi (a cui sono dedicati capitoli interi), l`attenzione e` richiamata soprattutto su strutture organizzative, su centri di potere, su strumenti di lavoro, su libri e biblioteche, sulla circolazione dei codici e le ondate di traduzioni, e tutto questo in genere in felice connessione con precise e molteplici determinazioni teoriche". (eugenio garin)
