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un mito del rock e della cultura popolare raccontato tutto dall`interno, ad opera di uno dei suoi protagonisti. andrew loog oldham aveva solo diciannove anni quando scopri` e divenne il manager di una band sconosciuta della periferia di londra: i rolling stones. le sue rivoluzionarie strategie promozionali, l`istinto per lo show business e il raffinato intuito innovativo ne fecero l`opinion leader di un`epoca scatenata come gli anni sessanta britannici. oldham in prima persona ricostruisce e descrive quei tempi, quelle vicende e quelle atmosfere, con gli imperdibili contributi di protagonisti come mary quant (l`inventrice della minigonna), pete townshend (il leader degli who), vidal sassoon (il rivoluzionario parrucchiere).

quando il cinema diventa un vizio? quando lo si ama troppo. come spettatori, o facendolo come registi. gianni amelio racconta in questo libro il cinema che tutti amiamo: quello classico, da "quarto potere" a "casablanca", e quello di anni piu` recenti, affascinante e spettacolare come le opere di spielberg, coppola o scorsese. una piccola storia della "settima arte" ricca di curiosita` inedite, ma anche un ritratto del cinema "dall`interno", un diario fitto di aneddoti divertenti che insegna come si fa un film.

chalga, fado, lavarti, rebetiko, morna... sono musiche che abbiamo a malapena sentito nominare. in realta` nascondono mondi incredibilmente variegati, microcosmi esistenziali dove l`umanita` trova il suo piu` ampio respiro. non hanno nulla a che vedere con l`universo mainstream, ma proprio per questo conservano caratteristiche uniche, perfettamente in linea con il concetto di musica pura e incontaminata. molte di esse sono figlie della sofferenza e dell`emarginazione e riguardano figure leggendarie che hanno segnato percorsi storici epocali. i musicisti ra`f, per esempio, patiscono il dominio dei colonizzatori francesi (e poi quello degli integralisti); quelli csango non si sono ancora liberati dall`ansia di far parte di un paese che e` e non e` il loro. la musica che abbiamo ascoltato fino a oggi potrebbe non essere quella che meglio mette a fuoco la nostra quotidianita`. l`alternativa, allora, puo` essere quella ricamata da uno strumento che non abbiamo mai ascoltato, come lo shamisen giapponese, la cobza moldava o lo zither austriaco. contrariamente a quanto si creda, queste musiche non sono morte, ma vive e vegete, e in certi casi addirittura in espansione. la musica dell`assenza, titolo preso dallo scritto introduttivo di vinicio capossela, le va a cercare in ogni angolo di mondo raccontandone la storia, l`evoluzione, gli esponenti principali e gli strumenti piu` rappresentativi, svelando come dietro ogni canzone ci sia una lezione sociale e morale.

eclettica e frenetica, multiforme e pulsante di vita e opportunita`, new york e` per antonomasia la citta` dove tutto puo` accadere e dove ogni sogno puo` divenire realta`. da centro portuale e di contrabbando a capitale oltreoceano del rock`n`roll, ha vissuto mille vite. e stata citta` di gangster e lotte operaie, covo di rivoltosi e rivoluzionari, teatro di scontri fra gang, approdo di immigrati e palcoscenico di lusso per alcune fra le piu` grandi rock band del pianeta. la colonna sonora di new york e` fatta di mille identita` musicali, dal folk di bob dylan al glam dei new york dolls, dai raffinati velvet underground a blondie, dai tenebrosi type o negative all`hardcore dal queens e da brooklyn suonato da sick of it all, misfits, biohazard e agnostic front, fino ad arrivare al thrash metal degli anthrax e alle contaminazioni dei beastie boys. tra chiese neogotiche, grattacieli, ricordi del proibizionismo, richiami cinematografici e nuovi quartieri di tendenza come williamsburg, scopriamo dove poter ascoltare musica alle 5 del mattino, dove sid e nancy si dissero addio per sempre nel sangue e dove, tra hells angels e decadenza, e` nato il punk e con esso il mito dei ramones.

una controstoria degli ultimi 50 anni della musica leggera italiana, attraverso il racconto della carriera di toto` savio, geniale compositore e produttore artistico scomparso nel 2004. dalla vita quotidiana dei musicisti di night degli anni `50 e `60, ai comportamenti rapinosi dei discografici dell`epoca, alla realta` degli intrighi del cantagiro e del festival di sanremo, questo libro documenta dall`interno la discografia italiana dei tempi del vinile. con una ricca aneddotica sugli artisti piu` importanti, da little tony a renato zero, da dario fo a loretta goggi, da mina a franco califano. dalla gavetta ai successi internazionali di "cuore matto" e "maledetta primavera", la figura di toto` savio si colloca al centro di una stagione di cambiamenti del costume della vita italiana. nel 1971 esce il primo disco degli squallor di cui savio fu fondatore e autore di tutte le musiche. per la prima volta qui vengono svelati tutti i componenti degli squallor e raccontati tutti i retroscena della loro attivita` discografica. definito "un saggio troppo sentimentale" da dario fo, questo libro e` anche la cronaca di una grande storia d`amore. prefazione di dario fo. introduzione di gianni boncompagni.

direttamente dal 1963, ecco il libro mai sui bearjes con un`introduzione firmata dagli stessi fab fout e foto rarissime. il libro e` l`ultima istantanea di quattro musicisti colti alla vigilia della loro trasformazione da semplici ragazzi in miti universali e intramontabili. una rarita` che torna in libreria nella versione originale, e tradotta in italiano.

le grandi canzoni appartengono alla storia, e sono fatte di leggenda. nel caso di "satisfaction", la storia e` nota: durante il loro primo tour americano, al ritorno da un concerto al jack russell stadium di clearwater, in florida, rovinato dalle intemperanze di una frangia di esagitati, keith richards cade addormentato, ma in piena notte si sveglia, afferra la chitarra e registra su una cassetta le note che gli ronzano nel cervello, rovinandogli il sonno. poi, si rimette a dormire (col nastro che ancora gira e per i successivi quaranta minuti incidera` il suo russare pacato). dopo neanche tre settimane, negli studi della chess records, a chicago, quel riff salvato nel dormiveglia diventa (i can`t get no) satisfaction, ed entra immediatamente nella storia. se a cinquant`anni dall`uscita, il 6 giugno 1965, siamo ancora qui a parlarne e` perche` e` una delle piu` belle rock song di sempre. e anche perche`, da quel giorno, i giovani e gia` ricchi rolling stones, brillanti e iconoclasti, trovarono la loro filosofia. questo libro racconta tutto quello che c`e` intorno, fuori e dentro uno spicchio di tempo sociale bloccato per sempre dal sonno leggero di un chitarrista di talento, e la genialita` di un gruppo che ha fatto storia. e anche leggenda.

"in the court of the crimson king" segna una forte discontinuita` con la psichedelia e il blues revival, e le varie forme miste, popolari in inghilterra verso la fine degli anni sessanta. supera cliche` estetici e filosofici ormai in crisi e inaugura una nuova era del rock non solo per mezzo di strumenti mai utilizzati prima come il mellotron, ma anche con sonorita` e stilemi del tutto originali come quelli della chitarra elettrica di fripp o del sax di mcdonald. i king crimson decidono di non abbeverarsi piu` al pozzo della musica americana, ma di attingere alla musica colta europea, al jazz e al folk con tutte le sue suggestioni medievali. in questa monografia dedicata a "in the court of the crimson king". staiti ripercorre anno dopo anno, aneddoto dopo aneddoto, le vicende umane e artistiche dei cinque componenti originari della band fino alla nascita dei king crimson, alla registrazione del disco e al tour americano che provoca lo scioglimento di quella incredibile band dopo soli nove mesi. tuttavia, soprattutto grazie a robert fripp, i king crimson - pur con diversi cambi di organico e di direzione musicale - hanno continuato fino ai nostri giorni a influenzare la scena internazionale. nel libro anche un`intervista esclusiva rilasciata da jakko jakszyk - secondo chitarrista e cantate degli attuali king crimson - e il racconto dell`ottava incarnazione della band che ripropone i brani dal primo album mai piu` suonati in concerto fin dal 1969.

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