"tra le maggiori dell`epoca contemporanea", come l`ha definita paul virilio, l`opera di giovannelli ha destato in francia grande attenzione tra critici e filosofi per la capacita` di coniugare le differenti istanze che si muovono nel panorama dell`arte contemporanea (land art, virtual art, installazioni, ecc.) ed elementi di riflessione filosofica e psicoanalitica (da baudrillard a lacan). e a questa singolare iunctura di arte e filosofia che thenot dedica il suo saggio focalizzando la sua attenzione sul tema dell`essere quale nota fondamentale della partitura artistica di giovannelli: un essere inteso non come concetto astratto e generalissimo ma come materialita`, e piu` precisamente come gli elementi naturali che formano il cosmo: acqua, aria, fuoco, terra.
nella seconda meta` del settecento l`apprendistato alla vita e` di scena in quella variante del romanzo europeo a cui e` stato dato il nome di "romanzo di formazione". l`esplorazione della vita quotidiana, l`attenzione al dettaglio, sono occasioni per ricercare, se esiste, il filo nascosto che tiene unite le diverse esperienze di un protagonista sempre esposto al rischio di vedere fallire il suo progetto di affermazione nel mondo. il romanzo diventa allora la modalita` letteraria che consente di rappresentare, come dira` novalis, "una vita in forma di libro". questo saggio si propone di identificare alcuni punti di svolta dell`idea di formazione, con un`attenzione particolare agli aspetti antropologici e filosofici che sottendono le nuove scritture romanzesche.
il saggio introduttivo affronta tre momenti particolarmente significativi della vita e dell`azione spinelliana: la genesi del manifesto di ventotene; il contributo al negoziato della comunita` europea di difesa e della comunita` politica; il trattato-costituzione approvato dal parlamento europeo del 1984. attraverso il filo rosso dell`opera e dell`azione spinelliana, il libro esamina e illustra le tre scuole del pensiero europeo: quella federalista di spinelli, quella funzionalista di monnet e quella interrogativa di de gaulle. dal loro confronto emerge il complesso percorso dell`integrazione europea, un percorso che procede per squilibri dinamici e in cui le tre forme, al tempo stesso, si combattono e si contaminano. prefazione di tommaso padoa-schioppa.
il corano e` il libro sacro dell`islam, anzi nella cultura islamica e`, per antonomasia, "il libro". campanini sviluppa in queste pagine un percorso di conoscenza e comprensione del corano, ricostruendone le vicende della composizione, la struttura, i temi portanti e, soprattutto, l`interpretazione, indispensabile chiave d`accesso al messaggio divino. dall`esegesi medievale a quella contemporanea, sono ripercorse le vie che hanno portato il testo a confrontarsi con la modernita`, con una attenzione particolare all`ottica con cui i musulmani lo leggono.
all`origine di questo lavoro e` il rapporto conflittuale dell`autore con l`opera di freud. l`autore intende rivolgersi a una cerchia di lettori piu` vasta che non i suoi allievi o i colleghi psicoanalisti: freud infatti appartiene alla storia della scienza e ha contribuito alla formazione della nostra identita` culturale. comprendere e rivitalizzare la teoria psicoanalitica significa risalire alle sue radici filosofiche, biologiche, psicologiche e mediche, ripercorrere la storia e gli sviluppi piu` recenti dei concetti fondamentali e tentarne un esame sistematico servendosi di metodologie scientifiche attuali.
a partire dalle scoperte di freud, la psicoanalisi come teoria della mente ha attinto i suoi dati a due fonti principali: la clinica degli adulti e l`osservazione del bambino. stern parla in questo senso di "bambino osservato" e "bambino clinico" e gia` bowlby considerava essenziale per il progresso della teoria psicoanalitica una tale dialettica tra indagine "retrograda" (la clinica) e indagine "anterograda" (l`osservazione). allo stesso ambito di riflessione appartiene tutta l`opera di pine, come appare dalla struttura di questo volume, diviso in due parti: "aspetti dello sviluppo da una prospettiva clinica" e "aspetti del processo clinico da una prospettiva evolutiva".
in questo libro gli autori assumono l`esperienza del lutto come fondante i processi di separazione dai primi oggetti. la separazione ci mette di fronte al terrore per la caducita`, e il gruppo e` lo spazio in cui si organizzano modi di elaborarla. ma dal gruppo il soggetto deve poi emanciparsi, pur mantenendo una disponibilita` a lasciarsi impregnare dalla cultura dominante. la funzione di reverie e` qui intesa come un`apertura della mente al "contagio" da parte dell`altro. gli autori parlano poi di ideologie-rifugio, nel momento in cui anche gli orientamenti culturali piu` pregnanti (ambientalismo, femminismo, pacifismo) vengono assunti come "tane" in cui trovare scampo dalla paura di sentire e di pensare.
si presentano qui tre antiche storie arabe collegate al ciclo delle mille e una notte. il primo racconto, le avventure di sindbad il marinaio, fu scritto nel ix secolo, quando baghdad era il centro delle esplorazioni arabe dell`oriente, fulcro ideale di una geografia insieme reale e fiabesca. il secondo, le avventure di hasan di basra, narra una vicenda dai toni romantici e foschi. il terzo, la storia di aladino e della lampada magica, propone solo apparentemente una storia ben nota, riservando al lettore delle sorprese.
il libro comincia sotto segni sinistri per i greci. i persiani occupano atene abbandonata e deserta: vi e` rimasto soltanto un piccolo gruppo di ateniesi, che barricano l`acropoli con travi. quando i persiani vi salgono, i greci si gettano giu` dalle mura o cercano rifugio nel megaron, dove vengono massacrati. l`acropoli e` incendiata. poco tempo dopo, nelle acque di salamina, avviene la battaglia decisiva, davanti agli occhi di serse. la flotta greca sconfigge la flotta persiana, mentre una parte dell`esercito persiano torna in patria, torturata dalla fame e dalle pestilenze. tra i protagonisti greci e persiani, uno primeggia fra tutti: temistocle, il nuovo ulisse, geniale, audace, avido, corrotto, senza scrupoli.
eta` di lettura: da 4 anni.
in un`alba livida e fredda del gennaio `79, sulle alture della genova popolare, due colpi di pistola sparati a bruciapelo uccidevano l`operaio comunista guido rossa. lo uccidevano al buio, nell`ora in cui gli operai vanno a lavorare. e cosi` quell`alba era anche un tramonto. annunciava la sconfitta politica delle brigate rosse, segnava la fine della loro illusione di conquistare il favore delle classi lavoratrici. ma la vita del , campione d`arrampicata dalle alpi all`himalaya, paracadutista, fotografo, non si esaurisce nella sua morte. ne` si limita a riflettere la morte di un`utopia operaista respinta dal movimento operaio. grazie allo scavo archivistico di sergio luzzatto - e grazie al suo talento narrativo - la storia di un diventa qui il ritratto, sorprendente ed esemplare, di un italiano nel dopoguerra. la parabola di un alpinista sceso giu` in mezzo agli uomini per cercare insieme a loro la strada della liberazione. troppo spesso, nel discorso pubblico, le sono poco piu` che figure retoriche. sopravvivono nella memoria degli italiani come immaginette, santini laici, piuttosto che come persone in carne e ossa. e cosi` era stato, finora, anche per guido rossa. comprensibilmente, tanta e` la forza simbolica del suo martirio: un operaio metalmeccanico, un sindacalista, un comunista, ucciso dai brigatisti rossi perche` baluardo democratico in fabbrica, oppositore strenuo di una propaganda marxista- leninista da lui denunciata quale travisamento degli interessi piu` autentici della classe operaia. senza voler nulla togliere al merito politico e civile del sacrificio di rossa, sergio luzzatto si e` accostato alla sua figura con altre intenzioni. oltre l`immaginetta, ha voluto scoprire l`uomo. autorizzato ad accedere (il primo a poterlo fare) all`archivio di famiglia, ha voluto guardare alla vita di rossa, almeno altrettanto che alla sua morte. si e` trovato cosi` a fare i conti con una personalita` or
in italia non si trovano piu case e quando ci sono hanno prezzi stellari. i centri storici delle nostre citta hanno visto l?espulsione di centinaia di migliaia di residenti e l?afflusso incontrollato di turisti mordi e fuggi. per moltissimi, la coabitazione e diventata una costante della propria vita. su tutto domina la rendita e la finanziarizzazione e la politica e completamente scomparsa. ma un?altra citta e possibile e anche facile da realizzare.
1283: e da poco scoppiata la rivolta del vespro siciliano che vede contrapposti il re carlo d?angio e il re pietro iii d?aragona. quel conflitto politico-economico per il dominio di territori, rotte commerciali e mercati infiamma tutto il mediterraneo. si decide che sara un duello tra i due sovrani a definirne gli esiti. precisissimi trattati regolamentano nel dettaglio ogni cosa. il suggestivo apparato scenografico, ispirato alle piu nobili imprese cavalleresche dei romanzi, e costruito per colpire l?immaginazione del mondo intero. oltre ai due re, partecipano indirettamente alcuni personaggi straordinari come il papa martino iv, il re d?inghilterra edoardo i e stefano di san giorgio, abile diplomatico e anche temibile 007 ante litteram. a bordeaux, luogo destinato a ospitare l?atteso e sbalorditivo duello, chi perdera andra via lasciando sul campo dignita, onori e titoli, o almeno e quanto tutti credono. ma davvero gli interessi delle nazioni si sottometteranno alle regole della cavalleria? o si tratta solo di una spettacolare messa in scena?