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nato nel 1906 a sud di dublino, samuel beckett e` stato probabilmente l`ultimo grande scrittore modernista. molti lo ricordano come l`artista brillante che rifuggiva notorieta` e fotografi, ma per la poetessa anne atik e per suo marito, il famoso pittore avigdor arikha, non era altro che "sam", il loro intimo amico. per oltre quarant`anni, la atik e arikha ne hanno condiviso la compagnia, incontrandolo piu` volte a settimana, bevendo fino a tarda notte nei caffe` parigini, cenando a casa, andando insieme a concerti e vernissages. scrive la atik: "dopo quindici anni di memorabili conversazioni con beckett, mi sono resa conto che non potevo piu` affidarmi alla memoria. l`indimenticabile stava diventando l`irrecuperabile". nel 1970 la atik inizio` a buttar giu` qualche appunto. "com`era" e` il risultato finale. attraverso le sue parole scopriamo i dettagli dell`abbigliamento di beckett, il suo amore per gli scacchi e il biliardo, e le sue passioni piu` grandi, l`arte e la musica. lettore onnivoro in svariate lingue, beckett spesso recitava poesie e brani di letteratura a memoria, parlava degli scrittori che lo avevano influenzato e degli autori suoi contemporanei. yeats, keats, dante, la duras, shakespeare e milton sono tutti citati in queste pagine, insieme a una miriade di personaggi che formavano la sua cerchia piu` stretta.

il poema "latrine", scritto dal poeta osseto di lingua russa kibirov nell`estate del 1990, alla vigilia del crollo dell`impero, racconta la realta` sovietica da un punto di vista decisamente insolito, nonche` la personale vicenda dell`autore dall`infanzia alla maturita`. intrecciata a queste due storie e` quella della letteratura russa. un`immagine assai poco gradevole diventa metafora della poesia e pretesto per rievocare in modo assolutamente privato le proprie esperienze, dall`infanzia nella famiglia di un ufficiale sovietico, ai continui trasferimenti, alle prime esperienze sessuali, la scuola, l`universita`, il servizio militare in asia centrale. il gabinetto e` anche il luogo dove trova riparo chi sfugge a una rapina, a un omicidio (come ha detto pubblicamente anche putin, riferendosi ai terroristi ceceni), o dove si puo` discutere del senso della vita, insomma una vera e propria metafora dell`esistenza umana.

questo "tour de france" e` un vagabondaggio di cui lo stesso richard cobb ha fissato le tappe con capricciosa imprevedibilita`, ma sempre attraverso territori che ha lungamente battuto. cosi` ci si trova a errare per le strade di parigi, bruxelles, le havre, marsiglia, bayeux e roubaix, ma anche della provincia inglese, dove cobb e` cresciuto e ha imparato le regole del suo mestiere. ma aspettano il lettore anche incursioni nella vita privata di robespierre e incontri con ambigui e affascinanti personaggi della parigi notturna, inchieste su criminali del primo ottocento e divagazioni sul calendario rivoluzionario francese. con puntate infine verso mondi che gli storici ortodossi preferiscono ignorare: quelli di queneau, pagnol, rene` clair e simenon.

come mai paolo ciulla, pittore ricco di talento, giramondo curioso di nuove esperienze artistiche e esistenziali, fini falsificatore internazionale di banconote? la risposta va cercata in questo libro che cerca di strappare dall`oblio un eroe inattuale, a meta` tra un personaggio di vitaliano brancati e un avventuriero settecentesco incalzato dalla malinconiain tutte le tappe della sua corsa terrena.

politica, democrazia, responsabilita`, sovranita`, mito, opera, parola, male, occidente sono le voci attraverso le quali esposito rilegge i problemi cruciali del nostro tempo alla luce di interrogativi posti, e mai definitivamente risolti, da un storia millenaria. heidegger, bataille, canetti e blanchot, weber e arendt, barth e bonhoeffer sono alcuni dei protagonisti con i quali l`autore intesse il suo dialogo alla ricerca di una ridefinizione dell`apparato categoriale della modernita` che procede, controcorrente, dal semplice al complesso.

questo volume traccia lo sviluppo del teatro inglese dalla restaurazione del 1660, che riapre i teatri chiusi dai puritani di cromwell nel 1642, fino alla fine dell`ottocento, quando la rivoluzione naturalistica da cui sarebbe nato il teatro moderno si apprestava, faticosamente, ad approdare anche sulle scene inglesi. l`autore da` molto spazio a quelli che possono essere considerati i lavori piu` importanti e duraturi di questa lunga fase del teatro inglese, delineando cosi` indirettamente una "galleria" dei suoi capolavori, appartenenti in particolare al genere della commedia.

il romanzo presenta la stessa storia di un omicidio per motivi sessuali, vissuta e narrata dai punti di vista differenti dei tre soggetti coinvolti nella vicenda: la vittima, l`assassino e il mondo della gente che guarda. olwen, ragazza della provincia gallese, racconta i suoi primi amori, il lavoro in citta`, la vita che progressivamente la prende, sino all`incontro col delitto; sullo sfondo la guerra mondiale, come palestra di buoni sentimenti. l`assassino piu` che raccontare introduce alla sua psicologia superomistica e sprezzante, a un dongiovannismo intriso di disprezzo per la donna, che e` solo sete di dominio sull`altro. e infine il racconto dell`inchiesta di polizia, occhio del mondo che cerca le ragioni di incontro di vie umane tanto divergenti.

"partire, viaggiare, solcare il mare con navi diverse. visitare terre lontane in compagnia degli amici animali. sara` com l`arca ni noe`. il cane, il gatto, io e te." il libro contiene un cd audio con l`interpretazione di sergio cammariere e morgan. eta` di lettura: da 2 anni.

Bulzoni Editore, 1985, IT. Il libro ricostruisce un ciclo di vicende che oggi appaiono avvolte da un'aura mitica. Cinema e Pubblico solleva le questioni di interpretazione e di metodologia critica sia le prospettive di impegno militante relative al cinema italiano tra il 1945 e il 1965.

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