
"the raven", la piu` ambiziosa opera di lou reed, e` un album che sconfina in qualcosa di diverso dalla sequenza di tracce musicali per assurgere a piena rivisitazione (in chiave moderna e con lo stile che contraddistingue il musicista) di alcuni dei racconti e delle poesie di edgar allan poe. sulla scia di poetry, un musical rappresentato lo scorso anno dallo stesso lou reed e robert wilson, il maestro del gotico del diciannovesimo secolo viene riscritto e suonato da reed che non esita a manipolare e ad "arrangiare" le parole di poe, saltando, elidendo e aggiungendo pezzi propri, cosi` da lasciarsi indietro il possibile anacronismo a favore di una forte sensazione "di qui e adesso".








"scrivo le cose che vedo, le cose che ho visto, le cose che spero di vedere, da qualche parte, in un posto lontano". sono parole di woody guthrie (1912-1967), compositore, scrittore, musicista e prima icona americana della canzone di protesta. nick hayes, appassionato cultore della sua musica, ne ricostruisce la vita e la vocazione: dall`infanzia difficile, segnata da lutti e tragedie familiari, ai lunghi anni di vagabondaggio, nei quali impara a conoscere sulla sua pelle il peso della poverta` e dell`ingiustizia sociale, all`affermazione sulla scena folk, alla fama crescente, culminata, nel 1940, con il successo di "this land is your land", secondo alcuni la piu` grande canzone americana di ogni tempo. e attraverso guthrie - con una prosa piena di lirismo e un tratto inconfondibile - hayes racconta un paese travolto dalla piu` grande crisi economica della storia ma capace di risollevarsi dalle proprie ceneri grazie alla forza della solidarieta` e della condivisione. prefazione di francesco de gregori.