





i saggi e gli articoli raccolti in questo volume, composti in larga parte tra il 1890 e il 1909, mettono in luce un tratto importante del cammino che ha condotto marcel proust a diventare scrittore. nelle pagine dedicate a pittori, romanzieri e poeti, ma anche alla moda, ai salotti e alle feste di alcuni tra i piu` noti protagonisti della societa` parigina, si delineano uno stile e un`idea della vita, dell`arte e della letteratura animati dalla passione per il dettaglio in quanto segno e rivelazione di un intero mondo, dall`istintiva negazione di qualsiasi gerarchia del bello, dalla convinzione che la verita` di uno scrittore (e in generale di un artista) affiori nel suo stile. esercizi di apprendistato, questi scritti consentono al lettore di ripercorrere la maturazione di un nuovo sguardo sul mondo, di una nuova forma del mondo, capace di turbare abitudini e certezze.

la cantautrice newyorkese fa entrare il lettore dietro le quinte dei suoi show, aprendogli le pagine del diario di viaggio tenuto durante la sua ultima tourne`e mondiale; racconta dei vecchi locali rock del village e delle prime esperienze di lavoro; spiega come sono nate alcune delle sue canzoni piu` famose. una musicista con oltre vent`anni di successi alle spalle che ha sempre sognato di fare la scrittrice. il dvd contiene la ripresa integrale del reading-concerto tenuto all`auditorium di roma nel luglio del 2003: uno spettacolo di assoluto fascino dove alla performance musicale suzanne vega unisce la lettura delle sue poesie.

"come jack london, stringer e` un narratore autodidatta di prima grandezza ed e` sopravvissuto senza rancori e pieno di speranza all`estrema poverta`, alla mancanza di un tetto sopra la testa e alla tossicodipendenza. i racconti di lee stringer sono cupamente avvincenti. parlano di come i relitti umani piu` inutili, piu` sradicati e inquietanti di new york riescano a rimanere in vita giorno dopo giorno. sono veri e propri reportage, non opere di fantasia. l`autore, che in ogni racconto e` anche uno dei personaggi, per anni e anni e` stato un reietto privo di dignita` e rispetto di se` almeno quanto i suoi protagonisti. pero`, proprio quando si faceva di crack, raccoglieva i vuoti delle lattine per un nichelino al pezzo e veniva cacciato dalla metropolitana perche` distribuiva street news, un settimanale di paria e su paria come lui, lee stringer scopri` un nuovo sballo. e cioe` scrivere per quel giornale. si conquisto` uno scopo nella vita, si libero` della tossicodipendenza. quest`uomo sa scrivere". (dall`introduzione di kurt vonnegut)


fra il 1918 e il 1924 haarmann massacro` 27 giovani, con i quali aveva avuto rapporti sessuali, azzannandoli alla gola e bevendone il sangue. i resti mutilati delle vittime venivano da lui venduti e gettati nel fiume. a lungo nessuno se ne accorse e quando ebbe inizio il processo, tra il pubblico, c`era anche theodor lessing, uno dei piu` radicali critici della cultura della germania di allora. lessing fu l`unico a capire haarmann, mostro predestinato. dietro il caso criminale, volle scandagliare una di quelle oscure "anomalie della natura" in cui si intrecciano "la vita amorosa e il desiderio di morte, la volonta` di annientare l`altro e la volonta` di essere annientati". ma seppe anche cogliere cio` che faceva di haarmann una creatura dei suoi tempi.

composto a parigi tra il 1252 e il 1256, "ente ed essenza" verte fondamentalmente sul rapporto tra l`ordine metafisico e quello logico proseguendo e approfondendo la problematica tracciata da porfirio nell`"isagoge". tuttavia, affronta anche una serie di questioni centrali nel pensiero tomista: il principio di individuazione, il problema degli universali, il rifiuto dell`ilemorfismo universale, l`indefinibilita` formale di dio. il commento al testo e` articolato su due livelli, in modo da offrire da una parte un approccio semplice e immediato al testo (introduzione, parole chiave) e dall`altra uno strumento di consultazione anche per gli specialisti (note all`introduzione, note alla traduzione).






rosaura, alle dieci, suona alla porta della pensione "la madrilena" di buenos aires. dietro di lei e` una storia con un uomo ospite fisso della pensione, il pittore camillo canegato; davanti a lei, un matrimonio improvvisato e una morta violenta, consumati in un rapido arco di tempo. ma chi sia rosaura, quale sia la sua identita`, la sua vicenda personale, i tratti del carattere e perfino del corpo, al lettore non sara` dato di sapere con precisione... di rosaura chi legge avra` soltanto le versioni che ne danno gli ospiti della pensione, generosi o gretti, cinici o romantici, timidi o spavaldi, confusi o colti... versioni in cui si riflette esattamente solo il carattere dei testimoni dei fatti.


colpisce, in questo romanzo di vinicio ongaro, scritto pochi mesi prima della sua scomparsa, la capacita` dell`autore di costruire con pochi e precisi tratti una vicenda corale di piccole grandi vite che cercano di aggrapparsi ad un proprio sogno di "redenzione": nella religione, nella politica, nell`amore, o come nel caso di tony persino nel crimine. in questo angolo di mitteleuropa, la vita pare quasi procedere piu` lenta - forse per quella sorta di coscienza mista del tempo, fra passato e presente, che sembra nutrire i suoi personaggi - ma altrettanto inesorabile e` il suo cammino. e malnisio e` il luogo da cui si parte e in cui si torna, il microcosmo dei sogni adolescenziali e dei ricordi dell`eta` matura, dei primi amori e delle passioni inesplose.

giocato sullo scarto fra luoghi comuni e verita`, fra cultura di massa e drammi collettivi reali, "il dilemma del prigioniero" e` un romanzo sull`america che non nasconde propositi parodistici. powers racconta la storia di una famiglia americana di provincia, tipica e insieme stravagante. al centro, la figura del padre, edward hobson, un insegnante di storia con la vocazione del pedagogo, che costringe i figli a una quotidiana palestra culturale fatta di nozioni memorizzabili e sentenze morali. in realta` quest`uomo dall`apparenza cosi` efficiente e pratica e` uno sconfitto, un "prigioniero" che cerca di eludere i "dilemmi" della vita proponendo a se stesso e ai suoi figli interrogativi scolastici, fuorvianti.









due personaggi storici che hanno consacrato la loro vita alla lotta contro i tiranni: dione contro dioniso ii di siracusa e bruto contro cesare.

nel suo libro newton sostiene che la luce solare non e`, come tramandato fino ad allora da una tradizione consolidata, semplice, omogenea e pura, ma una mescolanza eterogenea di tutti i colori dello spettro. una concezione che suscita immediatamente clamore e critiche tali da costringere newton a ritirarsi per un lungo periodo dalla scena pubblica. franco giudice ripercorre questo cammino lungo un trentennio, dalla prima pubblicazione alla formulazione definitiva nell` "ottica" del 1704, rintracciando la storia della scoperta di newton attraverso gli scritti giovanili, la fervida attivita` sperimentale, gli interventi degli oppositori.





il commissario matteo colonna e` stato inviato a rimini per indagare sugli omicidi di alcune giovani donne e si imbatte in un serial killer molto speciale. perche` uccidendo le sue vittime, l`assassino che i giornali chiamano "il figlio dei fiori" ascolta sempre un dimenticato brano psichedelico del 1972? che cosa sono il giusto ritmo e la legge? che cosa nasconde la tranquilla casa di riposo giovanni pascoli? ce la fara` il giovane e intuitivo matteo colonna, che cerca di immedesimarsi nell`assassino, a resistere all`orrore di cio` che sara` costretto a scoprire? torna in libreria il romanzo che ha esplorato il cuore criminale dei rapporti familiari, il tradimento, e il desiderio di ordine che torna ad affacciarsi ovunque. perche` il killer che colonna insegue e` un padre. e i padri non sanno solo amare, ma anche odiare, e punire.

le terzine di gianni d`elia tracciano in questa raccolta un bilancio esistenziale e politico. e bassa stagione nel percorso dell`eta` che procede, con tutti i ricordi che affiorano, i rimpianti, le presenze diradate, ma anche gli affetti fortificati nel tempo. e bassissima stagione per le vicende pubbliche, per gli ideali collettivi dispersi nella svendita o nella menzogna. gianni d`elia e` nato a pesaro nel 1953.

e` una raccolta di poesie di gianni d`elia (nato a pesaro nel 1953). la raccolta riunisce le poesie scritte negli anni 1988-91.


dino buzzati avrebbe voluto essere, del teatro, ospite a tempo pieno. "il teatro e` una cosa infernale" soleva dire, "il teatro mette l`uomo in una situazione completamente diversa dalla vita normale. ed e` per questo che e` affascinante. quando entri nel mondo del teatro, entri nella favola, entri nella fantasia, entri nel mito, entri nella droga. il teatro e` una droga." il suo esordio risale al 1942 con un atto unico, "piccola passeggiata", cui sono seguiti numerosi altri testi che hanno affiancato la produzione narrativa dei piu` celebri romanzi e racconti fino al 1966, con la commedia "la fine del borghese". questo volume raccoglie tutto il teatro di dino buzzati, compreso il celeberrimo "un caso clinico", derivato dal racconto "sette piani", e un inedito. il percorso testimoniato in queste pagine, che si snoda dagli anni della seconda guerra mondiale all`epoca del boom economico, riflette un periodo di profondi mutamenti nel costume e nella societa`, che buzzati interpreta nelle sue pie`ce, passando dal linguaggio levigato, traslucido con cui nei primi testi affronta tematiche esistenziali, allo stile piu` quotidiano e ironico, velato di grottesco sarcasmo, con cui negli anni sessanta descrive la realta` sociale e i fatti di cronaca.

"sodoma e gomorra" trae il titolo dall`ultimo e piu` ampio degli otto racconti che costituiscono il volume. si tratta di testi differenti tra loro, novelle avvicinabili ai temi strapaesani, in cui forte e` la matrice autobiografica. malaparte e` qui narratore e personaggio, e se talora si lascia andare all`umano senso di "pietas" verso gli sconfitti, la sua autenticita` piu` schietta e` sempre nell`esibizione di se` come protagonista assoluto della scena.

i volumi raccolgono gli articoli di cronaca nera scritti da dino buzzati per il "corriere della sera" e il "corriere d`informazione" in un arco di quasi trent`anni. l`autore di "il deserto dei tartari" fu, infatti, prima ancora che narratore, giornalista. entrato nella redazione del quotidiano milanese nel 1928, buzzati fu cronista, redattore e quindi inviato, e questi testi offrono interessanti spunti di riflessione sull`attivita` giornalistica nonche` su quella narrativa dello scrittore di belluno.

in questa raccolta di racconti salman rushdie parla del confine labile fra due mondi, due culture, due modi di vivere e di immaginare. i suoi personaggi vivono una realta` nella quale identita` e radici sono concetti mutevoli ed elusivi. e l`autore sfida con fantasia iconoclasta grandi miti storici e letterari per raccontare, con la sola forza della letteratura, l`insanabile lacerazione e insieme l`irresisitibile attrazione tra oriente e occidente.



The Black Book Company, 2001, UK.

Un libro per far faville in camera da letto...con l'arredamento...






"celan rappresenta la realizzazione di cio` che non sembrava possibile: non solo scrivere poesia dopo auschwitz ma scrivere `dentro` queste ceneri, arrivare a un`altra poesia piegando questo annichilimento assoluto, e pur rimanendo in certo modo nell`annichilimento. celan attraversa questi spazi sprofondati con una forza e una dolcezza e un`asprezza senza paragoni". (andrea zanzotto)

il padre di luca e` malato e lui, medico, e` incapace di curarlo; il padre di riccarda pretende di dettare legge sulla vita della figlia ben oltre l`eta` adulta, quello di martina non ha mai voluto conoscerla. padri lontani, fisicamente o psicologicamente, ma anche padri amorevoli e responsabili; figli che lottano con la figura paterna e altri che la rimpiangono: tredici padri e svariati figli sono i protagonisti di queste storie che scivolano l`una nell`altra, in un percorso tra le molteplici e spesso tortuose strade che puo` assumere il rapporto tra un padre e un figlio, o una figlia. diversi i momenti della vita in cui vengono colti i personaggi, diversi gli scenari famigliari che ognuno di loro ha alle spalle, personali le voci, ma unica l`architettura che le accoglie: padri e figli si incrociano, le loro storie si sfiorano, si parlano, aprono la porta ad altre storie e ad altre vite, indagate con sguardo capace di immergersi in profondita`, attento all`umanamente essenziale. quello che ne risulta, dal primo compleanno di un figlio all`inatteso incontro con un padre in punto di morte, dal ritratto mai eseguito dal genitore artista alla scomparsa improvvisa della ragazza adottata, e` un accurato mosaico in cui si compongono, tessere dell`esistenza di ognuno, amore e dolore.

dopo l`ultima guerra alcuni ragazzi inglesi, fra cui l`autore di questo libro, chini sulle carte geografiche, cercavano il luogo giusto per sfuggire alla prossima distruzione nucleare. scelsero la patagonia. e proprio in patagonia si sarebbe spinto bruce chatwin, non gia` per salvarsi da una catastrofe, ma sulle tracce di un mostro preistorico e di un parente navigatore.


con questo libro l`autore vuole documentare la nascita di uno dei principali stili di kung fu, lo hung gar, emerso dagli ambienti esoterici delle societa` segrete del xix secolo e dalle loro lotte per il ripristino della dinastia ming, spodestata dall`invasione dei manciu`; di questo stile e` stato detto: "nato dalla rivoluzione, creato in segretezza e risorto dalle ceneri di shaolin". ma, per parlare dello hung gar, occorre tornare indietro di qualche secolo rispetto agli eventi che hanno creato le condizioni per la sua nascita; cosi`, nel corso dei vari capitoli, il lettore viene coinvolto in un`indagine sulle radici dello stile - che affondano nel buddhismo chan e nei templi shaolin -, sugli antefatti politici e sociali che hanno fatto da sfondo alla sua creazione e sulle diverse versioni della sua origine; infine, viene introdotto al programma didattico e alle metodologie di allenamento, vivendo, in prima persona, l`evoluzione tecnica di questo stile di kung fu in duecento anni di storia.








L'Anconitana è una commedia del drammaturgo padovano Angelo Beolco detto Ruzante. È per molti aspetti considerata un preludio della commedia dell'arte. La sua datazione è incerta, nonché una delle principali problematiche filologiche odierne.





protagonista di cranford e` il passato che si incarna in uno sparuto gruppo di vedove e zitelle, caparbiamente arroccate nei valori della tradizione. sono loro la "buona societa`" che il romanzo segue per una decina di anni, delineandone abitudini, cerimoniali, letture, linguaggio. contro l`immobilita`, l`autrice racconta l`assedio e la penetrazione del tempo moderno: minacciosamente vicina e` la citta` commerciale; il treno e la mentalita` capitalistica aprono falle nella mentalita` preesistente e determinano situazioni, comportamenti nuovi osservati con occhio ironico dalla narratrice, che con la stessa ironia tratteggia i rapporti tra i due sessi.

coleridge non pubblico` mai insieme i tre componimenti poetici che qui vengono presentati: sono stati riuniti dal curatore, sotto il titolo di "poemi demoniaci", perche` hanno tutti a che fare con misteriose manifestazioni del mondo naturale, presenze oscure e allucinate della coscienza. si tratta di due ballate e di un`ode: "la rima dell`antico marinaio" (1798), "christabel" (1801), "kubla khan" (1816).








Dopo la rottura con Mark Darcy, il "vissero felici e contenti" di Bridget Jones non va del tutto secondo i piani. Ormai quarantenne e nuovamente single, decide di concentrarsi sul suo lavoro di produttrice di un notiziario di punta, e di circondarsi di vecchi e nuovi amici. Per una volta, Bridget ha tutto completamente sotto controllo. Che cosa potrebbe andare storto? Poi la fortuna bussa alla porta di Bridget, e incontra un affascinante americano di nome Jack Qwant, il corteggiatore che il signor Darcy non è mai stato. In un improbabile colpo di scena scopre di essere incinta, ma con un inconveniente: Bridget non sa se il padre del bambino è il suo amore di lunga data... o il suo nuovo flirt.








la genealogia deorum gentilium e` un trattato di mitologia in quindici libri, scritto in lingua latina. si tratta di un vasto repertorio nel quale l`autore illustra le notizie sulla paternita` e discendenza degli dei greci e romani, oltre al contenuto e alla spiegazione di molti miti classici. in appendice il repertorio de montibus, lacubus ecc.
















dei 142 libri che componevano l`imponente storia di livio ce ne sono pervenuti solo 35. con stile maestoso e scorrevole il grande storico ripercorreva le vicende di roma, dalla venuta di enea in italia ai funerali di druso, figliastro di augusto (9 a.c.), con l`intento di fornire all`urbe, nel momento culminante della sua potenza e della sua gloria, un`esposizione artisticamente valida del suo passato. il successo della storia liviana fu enorme fin dall`antichita`, non tanto per il suo valore storiografico quanto per la visione d`insieme, che vede quasi prevalere gli aspetti artistici, letterari e morali su quelli puramente storici. in questi due libri, livio passa in rassegna le diverse fasi del lungo (dal iv al iii secolo a.c.) e articolato conflitto che vide roma opposta ai sanniti, e quindi ripercorre dettagliatamente i fatti piu` significativi della vita politica e sociale fino all`anno 293 a.c.




























la tragedia del nazismo nella sfida mortale di due uomini davanti alla scacchiera. nel duello tra il rozzo czentovic e l`enigmatico e colto dottor b. si condensa la tensione di un conflitto in bilico tra odio e follia, simbolo di un dramma molto piu` vasto: sulla scacchiera si staglia infatti la disperazione di zweig per l`oppressione nazista che proprio in quegli anni stava lacerando l`europa in un`assurda, devastante guerra. considerata il testamento spirituale dell`autore - morto suicida pochi mesi dopo aver concluso il racconto - "la novella degli scacchi" e` costruita su un perfetto meccanismo narrativo, che mossa dopo mossa trasforma il duello dei protagonisti in una lotta per la sopravvivenza tra mondi contrastanti, inconciliabili al pari dei pezzi bianchi e neri che si affrontano sulla scacchiera.


"il lato fragile", "il fatto viene dopo", "la regola dello svantaggio", "e solo un gioco". sono le prime storie dell`irresistibile coppia di investigatori dilettanti siciliani saverio lamanna e peppe piccionello, nati e cresciuti nei racconti gialli inclusi nelle antologie a tema e riproposti in questa raccolta in occasione dell`imminente debutto in tv che li vedra` protagonisti su rai 1 di una nuova serie con claudio gioe` diretta da michele soavi. quattro casi delittuosi in cui inciampano un po` per caso, un po` tuffandosi dentro come veri segugi. conosciamo cosi` saverio, giornalista disilluso che rimasto senza lavoro e` costretto, dalla roma dei flirt occasionali e dei locali alla moda, a tornare nel suo scoglio siciliano e a rifugiarsi nella villetta di famiglia sul mare di ma`kari. qui lamanna ritrova peppe piccionello, esemplare locale in mutande e infradito, carico di una saggezza pratica e antica, e conosce suleima, laureanda in architettura che, durante la stagione estiva, lavora come cameriera nella locanda di marilu`. per sostenersi inizia a scrivere gialli e accetta qualche lavoro atipico. cominciano cosi` le avventure investigative, i due compari sperimentano un metodo infallibile fatto di analisi irriverenti e schermaglie ironiche e affilate attraverso cui vivisezionano societa` e caratteri umani: saverio, sarcastico e realista, e peppe, spalla al suo umorismo senza sosta, fatto di battute dissacranti, allusioni e controsensi. e insieme, a fustigare tutti i luoghi comuni piu` pop e i pregiudizi che ruotano attorno alla sicilia che in queste storie si fa metafora, specchio di un mondo di disuguaglianze e miserie.

i rapporti diplomatici raramente funzionano senza un esercito invisibile di traduttori e interpreti. pur trascurati, alcuni di essi sono riusciti ad alterare, nel bene o nel male, gli eventi della storia. anna aslanyan - giornalista russo-inglese con molti anni di esperienza nel settore - esplora i retroscena di astuzia e ambizione, eroismo e incompetenza, che hanno avuto come protagonisti i professionisti della traduzione, scoprendo fin dove puo` arrivare un semplice malinteso. hiroshima sarebbe stata bombardata lo stesso se il dispaccio giapponese non fosse stato tradotto in modo ambiguo? la resa delle barzellette di berlusconi ha dato una svolta alle cene del g8? come reagi` l`interprete ebreo di goring durante il processo di norimberga? che ruolo hanno avuto i dragomanni o i dizionari idiomatici nel dichiarare guerre o tessere alleanze? quando una frase galante diventa offensiva? aslanyan prova a dare una risposta ricorrendo a diciotto esempi tratti da varie epoche e culture: dagli intrighi di corte risolti da zelanti interpreti al duello fra nixon e chrus?ev, dalla brexit fino agli menzionati da trump. riflette, infine, sul ruolo dei traduttori nel prossimo futuro, quando la loro versatilita` dovra` superare l`intelligenza di algoritmi di traduzione sempre piu` efficaci. le storie qui raccontate in modo fulminante e ironico mostrano i traduttori al lavoro e le conseguenze, spesso memorabili, della loro mediazione. e sono un omaggio ai professionisti della traduzione, che lavorando all`ombra devono conseguire diversi obiettivi in contemporanea: ottenere il senso corretto delle frasi, attraversare (e non violare) certi patti sociali, mantenere l`equilibrio culturale. non e` un caso che aslanyan compari il traduttore a un funambolo che danza nel vuoto: la sua e` un`impresa creativa, ma a volte puo` essere perfino fatale.
scopri le piu` belle fiabe classiche, sfogliando le pagine finemente intagliate al laser, per vivere a pieno le avventure di ieri e le emozioni di oggi. eta` di lettura: da 5 anni.



USA 1983. 91 minuti. Con Jennifer Beals, Michael Nouri, Belinda Bauer.

Francia 2023. 93 minuti. Con Lou de Laage, Valerie Lemercier, Melvil Poupaud.

e di nuovo inverno, e` di nuovo freddo. il lago averno, dove gli antichi credevano si trovasse la porta dell`aldila`, e` scuro come il cielo sopra le nostre teste. ad aguzzare gli occhi, riusciamo appena a distinguere la migrazione notturna di uno stormo di uccelli. all`alba, le colline brillano di fuoco, ma non e` piu` il sole di agosto: i nostri corpi non sono stati salvati, non sono sicuri. in averno, louise gluck canta la solitudine e il terrore per l`ignoto, lo splendore della notte e l`amore, il desiderio: perche`, sembra dirci, anche quando tutto e` muto e spento, capita a volte di sentire musica da una finestra aperta, in una mattina di neve, e allora il mondo ci richiama a se`, e la sua bellezza e` un invito. premio nobel per la letteratura 2020.

lungo tutto il secolo breve, una donna bellissima e fortissima pensa, scrive, agisce, lotta. viaggia prima per studio, poi attraversando fronti e frontiere dell`europa occupata dai nazifascismi: parigi, lisbona, londra, marsiglia, roma, il sud dell`italia dove sono arrivati gli alleati. documenti falsi, missioni segrete, diplomazia clandestina. joyce, insieme al marito emilio lussu e ai compagni di giustizia e liberta`, sostenuta nelle sue scelte dalla sua famiglia di origine, e` in prima linea nella resistenza. poetessa, traduttrice, scrittrice, ha sempre coniugato pensiero (prefigurante, modernissimo) e azione. azione che prosegue nel dopoguerra con la ricerca di poeti da tradurre per far conoscere le lotte di liberazione degli altri paesi, in particolare dell`africa e del curdistan. nazim hikmet, agostinho neto, i guerriglieri di amilcar cabral che compongono canti di lotta durante le marce, sono alcuni degli autori che joyce `scopre` e propone attraverso traduzioni rivoluzionarie. rievocando le scelte, gli incontri, le occasioni, ripercorriamo l`esistenza di questa donna straordinaria (laica, cosmopolita, `anglo-marchigiana`) e il suo essere, da sempre, riferimento per molte donne e molti giovani.



premio goncourt nel 1919, all?ombra delle fanciulle in fiore rappresenta, all?interno di quel "tout vivant" che e la recherche, il momento spirituale e biologico della giovinezza. libro "corale", "estroverso", di un fascino duraturo, e anche un libro "marino", nel quale il paesaggio della costa normanna insolitamente assolata, tratteggiata con tocchi impressionisti, fa da sfondo al doppio amore del narratore per gilberte prima e per la piccola banda delle "fanciulle in fiore" poi, in cui spicca albertine. tra i molti incontri decisivi, quello con lo scrittore bergotte e il pittore elstir, che inizieranno il narratore alla vita e all?arte.
