

fulvio tomizza si presenta in veste di saggista con questa raccolta che ha per argomento i diversi aspetti della sua terra di nascita e della citta` di quarantennale residenza, l`istria e trieste, inquadrate nel loro piu` naturale contesto culturale, sociale, politico e umano, che dalla vicina gorizia, il friuli e il veneto si allarga alla ex jugoslavia, all`austria e ai paesi dell`est europeo. in tale quadro si inserisce la personale formazione, civica e letteraria, di uno scrittore contrassegnato dallo spirito di quel variegato mondo che si situa "alle spalle di trieste", e giunto all`impatto con un centro di cultura tra i piu` interessanti e appassionanti d`italia ma non scevro di anacronistiche accensioni e di insormontabili chiusure. pur operando qualche necessario spostamento, si e` cercato di ordinare questi contributi secondo la loro successione cronologica, al fine di rendere il lettore partecipe degli avvenimenti, i ristagni, le lente o improvvise mutazioni quali si riflettono nella coscienza dell`autore - di una realta` complessa eppure intimamente intrecciata, a volte misteriosamente accordata.


le arie dei principati, canti e inni provenienti da diverse contrade dell`antica cina feudale, costituiscono una cospicua parte del libro dei canti, un`antologia di composizioni poetiche risalenti a epoche diverse, comprese tra l`xi e il vii secolo a.c. le arie sono la sezione piu` recente e, per molti canti, di ispirazione piu` genuinamente popolare del libro. la vasta gamma dei sentimenti evocati, come il lamento dell`abbandono, la gioia dell`incontro amoroso, la festosa e sfarzosa celebrazione di figure nobiliari, le scene di caccia, il piacere della danza, ne fa un quadro policromo della vita della cina in un`epoca nella quale, con la progressiva affermazione del potere dei principati feudali, quel paese andava incontro a profonde trasformazioni. i singoli canti ci mostrano con vivacita` e forza coinvolgente l`intenso pulsare del vivere quotidiano, mentre gli eventi politici restano solo un`eco assai lontana. ed e` questa circostanza che permette al lettore di superare le contingenze storiche e temporali alle quali i canti pur appartengono per immergerlo nel continuo fluire di sentimenti ed emozioni dalle dimensioni universali.


antifascista militante, valiani dopo sei anni di carcere e uno di confino nel 1936 emigro` in francia e poi in messico. nel settembre 1943 rientro` in italia: e` da qui che prende le mosse il racconto, centrato sui terribili venti mesi di occupazione tedesca e guerra civile che si concludono con l`aprile del 1945. valiani fu uno dei piu` alti esponenti della resistenza: segretario del partito d`azione per l`italia settentrionale e suo rappresentante nel clnai, con emilio sereni e sandro pertini fece parte del comitato che diresse l`insurrezione di milano il 25 aprile. nel suo resoconto l`avventura personale della clandestinita` si mescola alla riflessione politica sui destini del paese.










