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CD / DVD. Edizione rimasterizzata 2007 con Stereo Mix e Surround Mix 5.1. Il DVD contiene materiale inedito.

pensare e` come il colore degli occhi, cioe` qualcosa di innato che non si puo` modificare? o invece pensare e` uno "skill" che puo` essere migliorato con la pratica, come nuotare, giocare a tennis o cucinare? in questo libro edward de bono mostra alcuni semplici strumenti con i quali e` possibile ottimizzare le modalita` di pensiero e la capacita` di prendere decisioni e di risolvere i problemi. la maggior parte degli errori del pensare sono errori di percezione e gli strumenti che de bono insegna a utilizzare aiutano proprio a migliorare il processo percettivo.

negli anni novanta l`economia cinese e` in fibrillazione, ma per dare nuovo impulso alle attivita` produttive e` necessario l`arrivo di ingenti capitali dall`estero. tim clissold percorre l`immenso paese alla ricerca di realta` industriali promettenti. i partner cinesi oscillano fra l`apatia e l`aperta ribellione, il sistema burocratico e` governato da una babele di norme contraddittorie, il dialogo con gli amministratori segue rituali bizantini e inconcludenti. clissold si ritrova cosi` protagonista di un viaggio di scoperta e maturazione intellettuale: il rapporto con una storia millenaria, straordinariamente conscia di se` e resistente, lo costringe a modificare in profondita` il proprio approccio alla diversita` culturale.

nella mitica citta` di callimbia, dove si dice che berenice, sorella di cleopatra avesse tentato di sedurre antonio, si incrociano i destini di lucy faulkner e howard beamish. lei e` una giovane e combattiva giornalista in missione, lui un paleontologo di fama internazionale. entrambi inglesi, sono diretti a nairobi quando il loro aereo viene dirottato e vengono fatti prigionieri della misteriosa dittatura di callimbia: i cinque giorni trascorsi insieme da segregati, con l`incubo delle violenze subite e di una possibile tragedia finale, sono anche l`occasione per un incontro autentico e un vero bilancio della loro esistenza. e forse anche una paradossale spinta verso un futuro nuovo che li possa attendere al di la` di quella insostenibile e claustrofobica prigionia...

a distanza di dieci anni dalla sua morte, la singolarita`, l`unicita` della fisionomia di sciascia spicca, se possibile, ancor piu` di prima. ne avranno conferma i lettori percorrendo questa raccolta di testi sinora difficilmente reperibili e mai raccolti in volume. benche` i temi siano disparati, si passa dall`uno all`altro quasi lungo il filo di una sola indagine, che e` poi quella cui sciascia si dedico` tutta la vita, limitandosi a "dormire con un occhio solo" (come recita il titolo di uno di questi saggi) - immagine che indica il continuo scrupolo di verificare e mettere alla prova anche i moti piu` segreti, anche i piu` entusiastici.

le arti islamiche, nella decorazione architettonica come nell`oggettistica, sono intimamente connesse a una visione complessiva del mondo quale risulta dalla lettura del corano e della legge. e` in particolare alla base di ogni creazione la giustapposizione fra spazio pubblico, rigorosamente non figurativo-realistico, e spazio privato, ove la rappresentazione iconografica e` invece assolutamente libera. essendo quella islamica una civilta` relativamente recente e di grande estensione spaziale e temporale, essa ha naturalmente subito in maniera notevole l`influenze delle grandi culture artistiche precedenti, sempre pero` interpretandone e trasformandone in chiave originale il linguaggio. ne derivano opere che ci sono subito familiari e che rilevano uno schema ornamentale equilibrato e maturo, frutto intelligente di una raffinata sensibilita` troppo spesso confusa con un banale esotismo.

come nasce un libro; come si forgia un linguaggio che sembra cosi` personale da non essere comunicativo ma che si rivela un mezzo di coinvolgimento irresistibile; come persuadere il lettore a guardare il mondo con gli occhi di un personaggio. questo libro e` un`inchiesta in forma di dialogo su un caso letterario straordinario come quello di andrea camilleri. l`intervista che parte dall`analisi del segreto di un successo si articola e si dirama via via nell`universo creativo di camilleri, senza trascurare aneddoti e ricordi personali.

turi vasile e` lo scrittore del distacco. il suo raccontare muove sempre da uno strappo avvenuto o al quale si anela. come se dietro ad ogni episodio fosse sempre a portata di mano la valigia di fibra dei siciliani inquieti che il novecento conobbe sempre pronti a partire e a separarsi da ogni presenza, tranne quella dei fantasmi benevoli di ieri. e` una scelta, con l`aggiunta di inediti, dei racconti con cui vasile ha dipanato il filo della memoria, che inizia, agli inizi del novecento, in un faro a picco sul mare.

nel 1973 il professore cantarella, direttore presso la biblioteca nazionale di napoli, nel cercare un manoscritto greco finito fuori posto, mise le mani su un quaderno che portava il titolo "i neoplatonici, per aristeo di megara, traduzione dal greco". ma di aristeo di megara la letteratura greca e` sprovvista, quindi non era una traduzione. si trattava di un falso, ma di chi? il mentito traduttore di un libro inesistente era l. settembrini, ma una cortina di silenzio avvolse subito il manoscritto che venne censurato dai suoi allievi e dagli studiosi che pensavano che l`immagine di uno dei padri della patria, potesse rimanere offuscata da un libro che affrontava in maniera palese il tema dell`omosessualita`.

"in qualunque citta` - ha scritto l`autrice di "dimenticati" - vi sono tracce del presente". e` in queste tracce labili di presente che vivono e si insinuano i molti protagonisti di questo romanzo, le cui esistenze sarebbero appunto labili indizi dentro la maesta` della storia, delle atmosfere senza tempo e delle secolari architetture a venezia, che resterebbero eterogenee ed eccentriche se non le attraesse tutte un centro dell`intreccio. c`e` un festival del cinema che chiama attori e registi e l`ordinario bestiario cinematografico, ma soprattutto, intorno a questo, e` un complotto falsario, che per cerchi concentrici sempre piu` stretti spinge sparse vicende a incontrarsi, a trovare il loro senso e proporre la loro giustificazione.

all`occhio dello psicologo l`attesa di un figlio appare un`occasione di crescita e di maturazione psicologica per entrambi i genitori, come e` molto evidente oggi anche ai profani. nelle nuove generazioni e` presente una concezione della vita di coppia diversa da quella tradizionale, con una sempre maggiore responsabilizzazione dei padri nel vivere la gravidanza della donna e la nascita di un figlio. e` sempre piu` frequente che il padre assista di persona al parto. e` una questione dibattuta, tra antropologia e psicologia, se esista, o sia mai esistito, un "istinto paterno". per la donna, la maternita`, al di la` degli eventi biologici gravidanza-parto-allattamento, e` una fondamentale esperienza psicologica.

quando nel 1969 apparve questo libro, presso lo stesso editore che nel 1927 aveva pubblicato "essere e tempo", heidegger giganteggiava nel panorama della filosofia contemporanea. il primo dei quattro testi qui raccolti, la conferenza tempo e essere (1962), richiamo` subito una grande attenzione perche` recava il titolo della sezione annunciata e mai pubblicata di "essere e tempo." li` tutto doveva capovolgersi, ma al momento di attuare questa "svolta" il progetto fu interrotto, perche` l`autore "non era all`altezza di offrire una elaborazione sufficiente del tema nominato dal titolo". il "protocollo" di un seminario chiarisce alcuni punti problematici della precedente conferenza. guardando al suo lungo confronto con la storia della metafisica, heidegger fornisce preziose spiegazioni del proprio linguaggio, oscuro e allusivo, ma forse per questo oltremodo suggestivo. nel saggio la fine della filosofia e il compito del pensiero (1964) l`autore sottopone "essere e tempo" a una "critica immanente", rivendicando cosi` l`unita` del suo cammino: compito del pensiero e` meditare sulla "verita`" dell`essere. infine, "il mio cammino nella fenomenologia" (1963) e` un resoconto autobiografico in cui heidegger ripercorre il proprio itinerario speculativo in rapporto alla "fenomenologia", intesa non come corrente filosofica ma come "la cosa del pensiero, la cui manifestatezza resta un mistero". intorno al tentativo di pensare una medesima "cosa" ruotano gli scritti del volume.

il passaggio dal fascismo alla democrazia non coinvolge solo la questione delle violenze perpetrate dai vincitori ai danni dei vinti. a questo aspetto s`intrecciano altri temi - la continuita` dello stato tra italia fascista e post-fascista, il mito della "resistenza tradita", la guerra civile - che fanno della resa dei conti con il fascismo un momento cruciale della storia italiana. questo lavoro affronta il tema dell`epurazione nella sua globalita`, avvalendosi di una vasta documentazione. dimostra come l`epurazione dei fascisti avvenne in modo discontinuo a seconda delle fasi e delle zone e che essa fu vasta, ma anche molto limitata nel tempo. impaziente di assolversi da un passato imbarazzante, l`italia chiuse in fretta i conti con il fascismo.

la prima guerra mondiale fu una carneficina inaudita: i sopravvissuti, tanto i reduci quanto chi era rimasto a casa, dovettero fare i conti con l`accaduto, elaborare il lutto. ai molti e differenti modi, pubblici e privati, di questo lutto e` dedicato il libro, nella convinzione che l`esigenza di trovare un senso alla guerra e alla sofferenza subita non generi soltanto una "memoria moderna", quanto un ritorno a forme culturali arcaiche.

nel settembre del 1920 mario buda fa esplodere in piena wall street un carro trainato da cavalli e imbottito di dinamite e pezzi di metallo, l`esplosione uccide 40 persone e inaugura quella che sarebbe diventata una delle piu` micidiali armi da guerriglia urbana, l`autobomba. il prototipo messo a punto dall`anarchico italiano, tempo qualche decennio, diventera` l`arma del terrorismo globale. rileggendo la storia del secondo dopoguerra, davis ripercorre l`uso, le trasformazioni, gli scopi di un ordigno povero che ha esiti molto piu` devastanti dei missili da milioni di dollari e che ha modificato totalmente l`idea stessa di guerra. se un tempo eserciti e armamenti erano convenzionali, la maggior parte degli attuali conflitti sul pianeta hanno carattere di guerriglia e nell`autobomba l`arma piu` efficace e a buon mercato.

a cura di giovanni macchia
2 edizione aprile 1989

il quarto romanzo dedicato alla saga dei rougon-macquart venne pubblicato a puntate sul giornale "le sie`cle" nel 1874 e in volume nel 1876. e strettamente legato alla prima parte del ciclo, "la fortuna dei rougon", e ambientato nella stessa immaginaria cittadina di provincia, plassans, che adombra la aix-en-provence della giovinezza di zola. all`apogeo del secondo impero, nella provincia francese, si intrecciano adulteri, giochi di potere, intrighi e rispettabili violenze fra personaggi studiati nella loro peculiare essenza dall`occhio spietato e acutissimo di un magistrale scrittore naturalista.

i viaggi, i sogni, le emozioni e le magiche atmosfere alla base della poetica di garcia marquez in un testo autobiografico del premio nobel per la letteratura.

Antologia

nel romanzo che segna il suo ritorno dopo dieci anni di silenzio, jamaica kincaid, ormai lontana dai caraibi, ci racconta la storia di un matrimonio un matrimonio finito. il suo, forse: l`epoca, la casa (nel vermont), il marito (musicista), i figli (un maschio e una femmina), la professione della signora sweet (scrittrice) corrispondono in tutto e per tutto alla vita reale dell`autrice. come sempre, tuttavia, la sua corrosiva, inconfondibile prosa e` piu` estranea all`autobiografismo di quanto non appaia a prima vista: la stessa kincaid ha del resto dichiarato che "il protagonista di questo romanzo e` il tempo". e si potrebbe aggiungere che un`aura mitologica e visionaria irradia da una narrazione che e` come un`invettiva infuocata - e a tratti esilarante -, dove non a caso i figli della signora sweet si chiamano eracle e persefone. ma poiche` la casa e` "un carcere con la secondina dentro", la moglie "quella brutta strega arrivata con la nave delle banane" e il marito "cosi` piccolo che a volte la gente... lo scambiava per un roditore", ci renderemo conto, pagina dopo pagina, che la signora sweet, proprio come la xuela dell`"autobiografia di mia madre", e` soprattutto un`abitante di quell`inferno interiore che jamaica kincaid sa raffigurare in maniera inimitabile.

queste "opere in raccolta" segnano un punto di svolta nelle nostre conoscenze dell`autore. questa nuova edizione non solo integra significativamente, attingendo a una vastissima e pressoche` ignota produzione dispersa, il cosiddetto "canone ambroise" (cioe` il gruppo di opere che sciascia stesso volle includere nei due volumi apparsi fra il 1987 e il 1991 a cura di claude ambroise), ma soprattutto mira a ricostruire, sulla base di un rigoroso studio di manoscritti e dattiloscritti, la genesi e la storia dei testi. i due volumi saranno organizzati per tipologie testuali: narrativa, testi teatrali, poesie e traduzioni poetiche (vol. i); racconti-inchiesta, "inquisizioni", cronachette e memorie (vol. ii, tomo i); saggi letterari, storici, d`arte e civili (vol. ii, tomo ii). li correderanno rigorose note ai testi, una bibliografia esaustiva degli scritti di sciascia e un indice dei nomi (autori e opere citati, personaggi letterari).

storicamente, e` sempre stata l`arte a raccontare l`identita` dell`italia: monumenti, palazzi, piazze, chiese e pale d`altare hanno contribuito a definire l`immagine del bel paese, creando un territorio unico al mondo. nel xx secolo, pero`, il circolo virtuoso si e` spezzato e dal secondo dopoguerra il paese ha smesso di credere nell`arte come veicolo di identita`. puo` l`italia del terzo millennio permettersi questa rinuncia? o e` invece auspicabile che si riattivi quel processo, interrotto ormai da settant`anni? ludovico pratesi, insieme a simone ciglia e chiara pirozzi, tenta di rispondere a queste domande ripercorrendo l`arte italiana dal trecento al novecento per esaminare il valore identitario di alcuni grandi capolavori, dagli affreschi dei lorenzetti nel palazzo pubblico di siena al vittoriano. l`analisi si sposta quindi sull`arte del ventennio fascista, per poi concentrarsi sui due movimenti artistici italiani di maggiore rilevanza internazionale nel secondo novecento, l`arte povera e la transavanguardia. arte come identita` e` un incoraggiamento ad affrontare il futuro con sguardo sereno e lungimirante.

gianni agnelli e` scomparso da dieci anni. in questo tempo ha cominciato a incrinarsi il quasi totale silenzio stampa, determinato da forti pressioni torinesi e da una diffusa autocensura dei giornali italiani, che per anni ha circondato i "lati oscuri" della famiglia e dei suoi affari. sono venuti alla luce misteri e ombre sull`impero fiat, sulla figura dell`avvocato, e sul superpotere di cui negli anni si sono impadroniti alcuni "consiglieri-cortigiani". quanto emerge dalle "lettere segrete" di edoardo agnelli, dalle lacune dell`inchiesta sulla sua morte e dall`azione giudiziaria intrapresa da margherita agnelli contro gianluigi gabetti, franzo grande stevens e siegfried maron per ottenere il rendiconto del patrimonio segreto del padre custodito all`estero, consente di scoprire vicende inimmaginabili. si stanno pian piano smascherando le strategie di oggi e di ieri di "usurpatori" che pur non portando il cognome degli agnelli se ne sono appropriati parlando perfino a nome della famiglia, esercitando dietro le quinte un potere immenso e tradendo le volonta` dell`avvocato. gigi moncalvo, dopo essersi occupato dei retroscena legati all`eredita` agnelli nel precedente libro "i lupi & gli agnelli", svela altre verita` riguardanti gianni e marella, ma anche personaggi degli altri rami dell`ultima "famiglia reale" italiana. e soprattutto il ruolo dei misteriosi "consiglieri-cortigiani".

la figura di alexander langer (1946-1995) e` piu` attuale che mai. per certi aspetti, anzi, nel dibattito sociale e politico langer e` oggi piu` conosciuto, e "riconosciuto", di quando era in vita e doveva subire anche amarezze e misconoscimenti. marco boato, che ha condiviso tante iniziative di langer, ci presenta il ritratto di un autentico e coerente testimone del nostro tempo: le radici sudtirolesi, il rapporto con la chiesa, la formazione, il sessantotto, l`impegno politico e la "conversione ecologica", la nonviolenza, l`impegno per il dialogo interetnico. come ricorda il cardinale loris capovilla nella presentazione, "anche alex ha perseguito ostinatamente la pace, e, insieme, la custodia del creato. ha inseguito con tenacia questi ideali. ne ha fatto la sua passione e la sua vita". completano il volume le testimonianze di peter kammerer, adriano sofri, leonardo zega, edi rabini.

questo studio si propone di seguire le linee di sviluppo del romanzo negli anni `60 e `70, poiche` consente di delineare non solo l`evoluzione di questo genere, ma anche quella delle teorie critiche utilizzate per descriverlo e valutarlo. il dibattito sul romanzo fa da specchio al romanzo e contribuisce a costruire il senso di identita` del genere in una data epoca. pur focalizzata in ambito britannico, l`analisi prende in considerazione le correnti letterarie che hanno offerto gli stimoli maggiori: dal nouveau roman alla new fiction, al fantastico sudamericano per citare soltanto i fenomeni piu` appariscenti.

Jack Reacher (Tom Cruise) ritorna con il suo marchio di giustizia nel sequel Jack Reacher: Punto di non ritorno. Susan Turner (Cobie Smulders), maggiore dell'esercito che dirige la vecchia unità investigativa di Reacher, viene arrestata con l'accusa di spionaggio e Reacher, consapevole della sua innocenza, deve aiutarla ad uscire di prigione e scoprire la verità dietro una grande cospirazione del governo per proteggere i loro nomi e salvare le loro vite. Fuggitivo dalla legge, Reacher scopre un potenziale segreto del suo passato che potrebbe cambiare la sua vita per sempre.

il romanzo narra le vicende di una famiglia triestina tra il 1915 e il 1918. i tre figli, marco, sandro e alberto vidali, hanno passato il confine prima della dichiarazione di guerra dall`italia all`austria e si sono arruolati volontari nell`esercito italiano; il padre, domenico, beche` di sentimenti italiani, e` soldato austriaco e combatte al fronte russo. nella casa vuota e triste, restano la madre carolina e la figlia angela, in ansiosa attesa dei loro cari lontani. marco e alberto morranno nel conflitto; come anche guido, fidanzato di angela. sandro invece tornera` cieco, colpito mentre cercava di soccorrere il fratello morente in un`azione di guerra. anche domenico fara` ritorno a casa e nel commosso ricordo dei due caduti, la famiglia trovera` la forza morale di reagire e ricostruire una nuova vita.

il 1948 fu la stagione delle scelte per un`italia povera ma dignitosa, uscita da tre anni dalla guerra, ferita ma piena di vita, carica di speranze e di illusioni, divisa dal colore delle bandiere e dalle idee. nel 1948 l`italia premio` de gasperi e condanno` togliatti, disse si` all`america e no all`unione sovietica, compi` il passo decisivo, che avrebbe segnato profondamente il suo futuro. il 1948 fu anche l`anno delle vittorie di bartali al tour e di consolini alle olimpiadi, l`anno di "ladri di biciclette" di de sica e di "mondo piccolo" di guareschi, dell`italia semplice e modesta, ma composta e austera.

"la purezza del che e la sua morte tragica lasciano spalancate le porte del sogno" scrive jean cormier, che ha trascorso sette anni a indagare su questo personaggio leggendario, incontrando i suoi compagni di lotta, i membri della sua famiglia, i politici e gli intellettuali che lo affiancarono. il risultato e` questa appassionante biografia a cui hanno collaborato hilda guevara, figlia del che, e alberto granado, amico d`infanzia che lo accompagno` nel suo viaggio giovanile in motocicletta attraverso il sud america. ma la ricerca non si ferma qui: a questa edizione aggiornata si uniscono nuove voci, come quella di juan-martin, fratello minore di ernesto, di suo figlio camilo, e quelle di altri personaggi che, con il loro contributo, rinnovano i particolari piu` emozionanti per comprenderne meglio la complessita`. attraverso il racconto della sua formazione e della sua lotta, cormier anima quella icona di capo rivoluzionario carismatico che ha motivato un`intera generazione di giovani tra gli anni sessanta e settanta. dalla nascita ai viaggi dell`adolescenza, a quelli giovanili nei paesi sudamericani in cui si formo` la sua coscienza politica, all`attivita` di medico, a quella di guerrigliero. dalla sua dedizione totale alla causa dell`america latina oppressa dal capitalismo americano fino al coinvolgimento personale nelle ingiustizie perpetrate verso gli oppressi di tutto il mondo.

il libro include nove fiabe originariamente pubblicate in due raccolte: "il principe felice e altre storie" del 1888 e "una casa dei melograni" del 1891. se riguardo al primo volume wilde stesso lascio` trapelare, ma non senza ambiguita`, che si trattava di un libro per bambini, il secondo volume non era, a suo dire, rivolto "ne` ai bambini inglesi ne` a un pubblico inglese". in queste favole per adulti s`intravede lo spirito rivoluzionario che aveva portato l`autore a comporre negli stessi anni "l`anima dell`uomo sotto il socialismo": un atteggiamento che tramite il paradosso e la battuta di spirito, e anche l`argomentazione allegorica, vuole sovvertire le aspettative del lettore e al contempo minare la possibilita` di letture tranquillizzanti. ma le diverse storie qui raccolte del principe felice, del gigante egoista, dell`infanta di spagna, dell`usignolo e la rosa sono anche le storie che oscar wilde raccontava ai figli: quindi favole educative, commoventi, attraverso le quali trasmetteva loro i suoi valori morali.

in un paese, un uomo vive in un malinconico isolamento: una maledizione pesa su di lui, privandolo inesorabilmente di cio` che ama. perche`? un giorno un bizzarro mendicante gli parla di un luogo leggendario dove ogni domanda trova risposta. lui non da` peso alla cosa, fino al momento in cui scopre di essere ricambiato dalla fanciulla che ama in segreto. decide di partire per proteggerla, inseguendo quell`esile indizio. lo aspetta un lungo viaggio tra citta` esotiche, antichi bazar, deserti sconfinati, fin quasi ai confini del mondo. ma piu` si avvicina alla meta agognata, piu` essa sembra allontanarsi da lui come un miraggio. e mentre egli prosegue senza scoraggiarsi, qualcun altro e` sulle sue tracce... una ricerca che ha il sapore di una caccia al tesoro e si conclude in modo inatteso e folgorante. prefazione di silvio raffo.

dall`autore di romanzo criminale un nuovo romanzo-affresco che getta una luce nera sull`epoca in cui siamo tuttora immersi. l`epoca segnata dalle stragi di mafia. sotto il segno della convenienza, persone diverse, con progetti diversi, si ritrovano a essere le pedine di un disegno folle. o forse no. si tratta di consegnare l`italia nelle mani giuste. delitti e passioni si intrecciano con bombe e affari. una donna che doveva solo tradire trova il coraggio di amare. mentre le vite e i destini si consumano, e la speranza si rifugia nel cuore stesso dell`inferno. in seguito, per quanto cercasse di frugare nella memoria, ripercorrendo passo passo i momenti di quella conversazione che non avrebbe esitato a definire "surreale", in seguito stalin rossetti non sarebbe mai riuscito a determinare con esattezza la paternita` dell`idea. era stato lui a suggerirla o il mafioso? o ci erano arrivati insieme, ragionando con diligenza matematica sui pochi elementi di valutazione dei quali disponevano? o era stata la disperazione a impossessarsi delle loro menti? sta di fatto che a un certo punto l`idea si materializzo`. aveva la forma inconfondibile della torre di pisa. il riflesso cangiante della cupola di san pietro nelle meravigliose ottobrate romane. l`eleganza composta e distaccata della loggia de` lanzi. aveva il volto desiderabile della pura bellezza. era la bellezza. la bellezza rovinata. la bellezza corrotta. era l`italia, in fondo.

in un antico villaggio marocchino, trasformato in buen retiro di lusso da una coppia di cinquantenni gay - l`americano dally e l`inglese richard -, sta per andare in scena lo sfarzoso party che ogni anno richiama decine di ospiti facoltosi. un baccanale di tre giorni durante i quali, sotto lo sguardo venato di disprezzo e di invidia insieme del personale, e` destinato a consumarsi ogni tipo di eccesso. tutt`intorno, montagne sfregiate dai cercatori di fossili, strade su cui la polvere si deposita e oasi abitate da gente di una nobilta` . quando l`auto di david e jo, diretti alla festa, investe e uccide un giovane del posto, si innesca una catena di eventi che portera` i due a fare i conti con i propri pregiudizi, colpe e desideri piu` segreti. ma a chi spetta perdonarci per consentirci di ricominciare? e, soprattutto, il perdono e la giustizia sono davvero possibili? osborne conosce bene la risposta, ma trascina rapinosamente il lettore fino all`ultima riga prima di svelargliela.

quando accetta la proposta di blaise cendrars di scrivere un libro per la sua collana di biografie di avventurieri, e sceglie - in modo apparentemente incongruo per un comunista militante - di occuparsi del barone von ungern-sternberg, vladimir pozner non immagina certo che questa volta non gli bastera` consultare (come aveva fatto per tolstoj e` morto) una mole immensa di documenti, ma che gli tocchera` condurre un`ardua inchiesta, nel corso della quale imbocchera`, per poi abbandonarle, una quantita` di false piste e si imbattera` in testimoni piu` o meno inattendibili: dall`ex colonnello di ungern ridotto a fare il tassista alla coppia di decrepiti aristocratici parigini che hanno conosciuto il barone in fasce (e che di quel paffuto bebe` gli manderanno una foto), sino a "fratello vahindra", il sedicente monaco buddhista che spaccia per il figlio segreto dello stesso ungern il pallido adolescente dai tratti asiatici con il quale vive in una squallida mansarda... a poco a poco, pero`, il narratore riesce ad afferrare il suo eroe, e ce ne svela gli aspetti piu` inquietanti e contraddittori (nonche` ambiguamente seducenti): solitario, taciturno, imprevedibile, irascibile, sadico, paranoide, ferocemente antisemita, superstizioso, misogino, frugale, idealista, marziale, il barone ungern ha tendenze mistiche, si considera erede di gengis khan e si crede investito di una missione provvidenziale - quella di riconquistare l`occidente partendo dal cuore della mongolia.

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con "poeta delle ceneri", pubblicato per la prima volta sulla rivista nel 1980 ma scritto a meta` degli anni sessanta, pier paolo pasolini immagina di rivolgersi a un pubblico nuovo, quello americano, che lo conosce esclusivamente come cineasta. questo curioso spunto e` il pretesto per un`autobiografia in versi in cui l`autore si dice pronto a una nuova vita, lontano da un`italia persecutoria e piccolo-borghese. nel raccontare la traiettoria della propria esistenza pasolini percorre un itinerario non lineare, fatto di improvvisi scarti e numerose riprese, variazioni di tonalita` e di formule espressive, con sfumature nostalgiche e spesso ironiche: trovano cosi` spazio ritratti familiari, episodi vissuti, ricordi di luoghi cari e descrizioni delle opere a cui sta lavorando. ad arricchire il volume, introdotto e commentato da gian mario villalta, e` presente anche il poemetto coccodrillo, che contribuisce ancora una volta a sancire quel connubio perfetto tra vita e opere che e` una delle ragioni profonde della grandezza di pasolini.

scritto per gli adolescenti, questo quaderno li guida attraverso un lavoro settimanale con interventi di psico-educazione, attivita` ed esempi che li aiuteranno a comprendere il ruolo che le emozioni giocano nei loro comportamenti e ad attuare strategie fondamentali per affrontare le emozioni spiacevoli e gestire le scelte di breve e lungo termine.

cappuccetto rosso, cenerentola e barbablu` ma anche prezzemolina, pugnettino e i due gobbi: questa raccolta di storie derivate dalla tradizione orale comprende fiabe celebri e altre dimenticate, con l`obiettivo di rinarrarle senza edulcorarne i lati piu` ruvidi e tenebrosi. i personaggi amati o temuti ci riappaiono cosi` sotto una nuova luce, in tutta la loro autenticita`, anche grazie alle vivide illustrazioni di juliette barbanegre. un libro da leggere o ascoltare, e da tramandare di generazione in generazione. in queste pagine non si troveranno lupi gentili, streghe vezzose o ravvedute. qui le madri snaturate sono divoratrici, gli orchi spaventosi, i cattivi astutissimi, le principesse e i principi messi a dura prova, benche` alla fine sempre vincenti. eta` di lettura: da 5 anni.

una guida ai luoghi dove osservare uccelli in italia, scritta dagli appassionati di birdwatching. le schede di questa guida sono state scritte da oltre 110 autori appartenenti all`associazione nazionale per la promozione del birdwatching ebn italia.

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