
non c`e solo l`assalto per il controllo del petrolio da parte di chi e piu` forte, la ricerca di succedanei energetici a sostegno dello sviluppo, la denuncia per la salute della biosfera violata; a queste osservazioni e a queste domande deve corrispondere o contrapporsi un pensiero globale. si deve partire da lontano, toccare il fondo oscuro e tornare a vedere le cose dall`alto. questo saggio non propone dei palliativi immediati ma un modo di pensare.

se non usassimo il linguaggio, o meglio se lo usassimo cosi` come lo usano gli altri animali, in fondo non saremmo che una variante evoluta dei nostri cugini scimpanze`, certamente piu` intelligenti di loro, ma sostanzialmente non diversi da essi. e rovesciando il ragionamento: che lo scimpanze` sia, appunto, uno scimpanze`, non dipende dalla sua minore intelligenza rispetto a noi; piuttosto e` perche` non usa il suo linguaggio naturale cosi` come lo usiamo noi, e l`hanno usato i nostri antenati, che e` meno intelligente dell`homo sapiens. cimatti, riprendendo le tesi di vygotskij, sostiene che l`uomo non parli per comunicare, come vorrebbe il luogo comune, ma, al contrario, parla per pensare. in questo modo l`animale umano non solo e` cosciente, ma e` autocosciente.


quando dalle acque tranquille di un lago del quebec affiora un involucro di plastica contenente resti umani, il compito di identificarli spetta a temperance brennan. un lavoro di routine, per la brillante antropologa forense. ma l`immagine di quel corpo tumefatto la inseguira` per giorni, per chilometri. l`uomo, ritrovato con indosso reggiseno e slip rosa, e` morto per asfissia associata ad attivita` autoerotica: peccato che john charles lowery risulti essere gia` morto nel lontano 1968, mentre prestava servizio nell`inferno del vietnam. dove la sua passione per i ragni gli era valsa il soprannome di spider. a chi appartengono, allora, le spoglie restituite quarant`anni prima alla famiglia lowery e sepolte nel north carolina? l`indagine sulle ossa senza nome porta tempe da montre`al alle bianche spiagge delle hawaii, dove ha sede il jpac, l`ente responsabile dell`identificazione dei cittadini americani morti in guerra. nei laboratori hawaiiani la vera storia di lowery assume i contorni di uno scandalo che rischia di infangare per sempre la sua reputazione di soldato e di uomo. e di portare alla luce una trama segreta di sparizioni e identita` violate che ancora oggi qualcuno e` disposto a coprire a prezzo del sangue. kathy reichs si conferma regina della suspense con un thriller, dove ogni pagina scorre al ritmo febbrile della paura.






dopo oltre settant`anni dalla caduta del fascismo, mai come ora l`idra risolleva la testa, soprattutto su internet, ma non solo. frasi ripetute a mo` di barzelletta per anni, che parevano innocue e risibili fino a non molto tempo fa, si stanno sempre piu` facendo largo in italia con tutt`altro obiettivo. e fanno presa. la storiografia ha indagato il fascismo e la figura di mussolini in tutti i suoi dettagli e continua a farlo. il quadro che e` stato tracciato dalla grande maggioranza degli studiosi e` quello di un regime dispotico, violento, miope e perlopiu` incapace. l`accordo tra gli studiosi, che conoscono bene la storia, e` piuttosto solido e i dati non mancano. ma chi la storia non la conosce bene - e magari ha un`agenda politica precisa in mente - ha buon gioco a riprendere quelle antiche storielle e spacciarle per verita`. e il meccanismo delle fake news, di cui tanto si parla in relazione a internet; ma e` anche il metodo propagandistico che fu tanto caro proprio ai fascisti di allora: . per reagire a questo nuovo attacco non resta che la forza dello studio. non resta che rispondere punto su punto, per mostrare la realta` storica che si cela dietro alle della rete. perche` una cosa e` certa: mussolini fu un pessimo amministratore, un modestissimo stratega, tutt`altro che un uomo di specchiata onesta`, un economista inetto e uno spietato dittatore. il risultato del suo regime ventennale fu un generale impoverimento della popolazione italiana, un aumento vertiginoso delle ingiustizie, la provincializzazione del paese e infine, come si sa, una guerra disastrosa. basta un`ora per leggere questo volume, e sara` un`ora ben spesa, che dara` a chiunque gli strumenti per difendersi dal rigurgito nostalgico che sta montando dentro e fuori il chiacchiericcio sguaiato dei social. prefazione di carlo greppi.