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il poema "latrine", scritto dal poeta osseto di lingua russa kibirov nell`estate del 1990, alla vigilia del crollo dell`impero, racconta la realta` sovietica da un punto di vista decisamente insolito, nonche` la personale vicenda dell`autore dall`infanzia alla maturita`. intrecciata a queste due storie e` quella della letteratura russa. un`immagine assai poco gradevole diventa metafora della poesia e pretesto per rievocare in modo assolutamente privato le proprie esperienze, dall`infanzia nella famiglia di un ufficiale sovietico, ai continui trasferimenti, alle prime esperienze sessuali, la scuola, l`universita`, il servizio militare in asia centrale. il gabinetto e` anche il luogo dove trova riparo chi sfugge a una rapina, a un omicidio (come ha detto pubblicamente anche putin, riferendosi ai terroristi ceceni), o dove si puo` discutere del senso della vita, insomma una vera e propria metafora dell`esistenza umana.

il villaggio dei solenni meo, nel laos, pervaso dall`odore "di immensa stravaganza" dell`oppio, dove tutto sembra sospeso; il lampo d`oro, destinato a durare per l`eternita`, che gli occhi e i capelli di ignazio, l`amico adolescente, mandano un giorno su un campo da tennis; la tigre avvolta dalla nebbia e come "distesa su piume o aria" che appare d`improvviso, alla luce dei fari, su una strada della malesia; il pavillon fuori moda dove - fra spumeggianti bicchieri di itala pilsen, giovani donne fasciate di seta e ufficiali tedeschi col monocolo - pochi minuti di oscuramento e il fischio degli stuka possono condensare la guerra; l`"arruffio di gesti tutti precisamente sintonici" che nel ricordo si rivelera` essere l`amore; lo sguardo appannato, "come una pellicola selvatica poggiata sulla cornea", di una delle piu` famose spie, kim philby, colto in un albergo di mosca. sono gli inattesi lampi di verita`, gli improvvisi scatti della memoria, le manifestazioni dell`arte della vita offerti ai lettori del "corriere della sera" fra l`aprile del 1982 e il marzo del 1983: e non e` un caso che, quasi a radunare idealmente questi brevi testi di massima densita` in un terzo e piu` malinconico `sillabario`, parise avesse scelto la rubrica "lontano". perche` quello che si impara - sembra dirci parise - lo si impara di colpo, da un momento all`altro, ma per lo piu` nel ricordo, quando ormai e` troppo tardi.

il volume raccoglie i frutti di una ricerca, promossa da caritas italiana, da "famiglia cristiana" e "il regno", tesa a indagare le guerre in atto, evidenziandone il carattere di conflitti senza tempo (guerra infinita) e senza spazio (con il nuovo terrorismo internazionale e la forte pressione mediatica, la guerra arriva fino alle soglie di casa). l`indagine ha cercato di definire e quantificare le modalita` attraverso le quali i nuovi conflitti sono trattati e presi in esame dalla nostra societa`, attraverso una imponente raccolta di dati e informazioni: sulle attivita` delle istituzioni pubbliche, italiane ed europee; sui mass-media (agenzie stampa, quotidiani, programmazione televisiva e radiofonica); sulla chiesa cattolica, locale e universale; su internet.

la "russia in guerra" non e` un titolo a effetto, ma la sintesi di un elemento caratterizzante della politica russa nel passato quindicennio. questo si intreccia, e a volte si attorciglia, con altri elementi: uno su tutti, la non superata dipendenza di mosca dal settore energetico. un altro filone riguarda la forma statale. la semplificazione ricorrente e` quella dell`autoritarismo contrapposto alla democrazia occidentale. posto che i comportamenti autoritari nel sistema politico russo sono evidenti, piu` utile e` individuarne le determinanti. allo scopo e` sicuramente piu` efficace la concezione marxista, che rimanda alle "variazioni e gradazioni" della democrazia. e in questo quadro che si puo` collocare il concetto di "democrazia sovrana", come si autodefinisce la specifica forma politica russa, nella quale non va perso il nesso con le relazioni internazionali. questo e` lo stato imperialista russo, oggi impegnato nella guerra di spartizione dell`ucraina. con questa forma politica la classe dominante russa cerca di far valere i propri interessi imperialistici nell`epoca di "inedite tensioni" che abbiamo davanti: con quali risultati sara` il tempo a dirlo.

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