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jacques derrida legge la vastissima opera di artaud nel segno del superamento "della metafisica cosi` come lo intende heidegger, indicando nello "stare sul limite" il luogo stesso che, rispetto alla storia della metafisica, "non e` ne` dentro ne` fuori". leggere antonin artaud al di qua di questo desiderio di riappropriazione di se` (di qualsiasi retorica del "corpo proprio") e della condanna di tutto cio` che egli identificava come l`improprio che investe, come si sa, la filosofia, la politica, la tecnica e, piu` in generale, le protesi, i derivati, i supporti, l`artificiale insomma, contro cui si scaglia in "pour enfinir avec le jugement de dieu"." (dallo scritto di alfonso cariolato)

in natura, nonostante i conflitti continui per la difesa del necessario, tra le diverse popolazioni di viventi si crea una rete di rapporti di convenienza, adattamento, tolleranza minima, da cui risultano una serie di servizi gratis svolti per il mantenimento della biosfera che li accoglie. per esempio batteri, funghi, coleotteri, ditteri, lombrichi banchettano tutti insieme nel compost o nel sottobosco e al contempo restituiscono, all`habitat dove vivono, un substrato fertile e disponibile all`attecchimento di prossimi vegetali. c`e` da chiedersi quali servizi la comunita` umana svolga per le altre popolazioni di viventi o per gli elementi alla base della vita di tutti sul pianeta. la maggior parte di noi oggi e` molto distante dai processi del pianeta che ci ospita. si fatica a comprendere questioni che non si possono constatare tutti i giorni individualmente: chiusi in case e uffici con acqua che arriva dal rubinetto e cibi preconfezionati e prelavorati nei market, e` facile perdere di vista la nostra profonda "parentela" con piante, animali, insetti, microbi e elementi vitali. in questo volume l`autrice ci fornisce una serie di suggerimenti da applicare nella quotidianita` per rendere piu` ecosolidale il nostro rapporto con il mondo che ci ospita.

si presentano qui tre antiche storie arabe collegate al ciclo delle mille e una notte. il primo racconto, le avventure di sindbad il marinaio, fu scritto nel ix secolo, quando baghdad era il centro delle esplorazioni arabe dell`oriente, fulcro ideale di una geografia insieme reale e fiabesca. il secondo, le avventure di hasan di basra, narra una vicenda dai toni romantici e foschi. il terzo, la storia di aladino e della lampada magica, propone solo apparentemente una storia ben nota, riservando al lettore delle sorprese.

allevato in romagna da genitori insegnanti che sperimentarono su di lui la nuova didattica degli anni sessanta, daniele luttazzi ha imparato a rendere la propria alienazione interessante, radunando nel tempo un seguito di appassionati che amano il suo umorismo cinico e sarcastico. in questo libro luttazzi "spara" contro la disinformazione, la pigrizia elettorale, le legnate inferte ai princi`pi della democrazia, contro la "chiesa oscurantista" e contro la "sinistra inconcludente", e naturalmente contro mister b. una parte del libro e` dedicata al racconto su un maggio in iraq per intrattenere le truppe italiane al fronte.

trentaquattro ricette di hamburger semplici, originali e generose: l`hamburger si reinventa regalandoci momenti di genuino piacere! in pausa pranzo, per una cena davanti alla tv, o come spuntino in un week end fra amici, l`hamburger, avvolto nel suo fragrante panino, e` perfetto per tutte le occasioni, tutti i gusti, tutte le voglie.

I luoghi della vita e dell'anima: il solaio, il mulino dell'infanzia, la cappella, l'eremo. Gli animali: gli adorati gatti, i cavalli, il lupo e la tigre. Gli incontri: la sarta, il portalettere, il fratello. E poi le fresie, i tulipani, la luna, la neve. Ancora una volta la voce inconfondibile di Adriana Zarri, sottile eppure salda, canta dalla pagina il proprio amore per il mondo.

confida sciascia a domenico porzio. . ed e` come se questo libro, che registra incontri avvenuti lungo il 1988 e il 1989 e interrotti dalla morte dello scrittore, i due amici l`avessero disegnato proprio per scongiurare la fine del libero colloquiare, la dilagante riduzione a intervista della conversazione. provocato dalla inesauribile curiosita` di porzio, stimolato da un dialogo mutevole, schietto, indisciplinato, sciascia parla con un`asciuttezza in cui il fervore e` schermato dal riserbo e dalla precisione, offrendoci inattesi squarci sulla sua infanzia, quando il 2 novembre i bambini ricevevano i regali dei morti; sulla biblioteca della zia maestra e sul teatro di racalmuto, responsabili della sua divorante passione per i libri e il cinema; sui drammi che l`hanno segnato, come il suicidio del fratello, cui e` seguita quella che con ammirevole pudore definisce ; sull`impiego al consorzio agrario, che gli ha assicurato . ma, insieme, vengono alla luce anche tutti i suoi amori: oltre ai libri, parigi, il settecento, stendhal, savinio, su cui ha pesato l`italica , borges, pirandello, . e i segreti della sua officina, come la mescolanza dei generi suggeritagli da malraux, che vedeva in santuario di faulkner - incluso il piu` spiazzante ed efficace: .

quando si pensa a piero gobetti si pensa soprattutto all`uomo politico, all`oppositore del fascismo. morto a parigi prima di compiere venticinque anni, gobetti fu uno straordinario poligrafo. fondatore di riviste, animatore editoriale (pubblico` la prima edizione di "ossi di seppia" di montale), studioso, tocco` con una scrittura duttile ed efficace i generi piu` diversi. l`abbozzo autobiografico e il diario, la critica teatrale (spesso ferocissima), la riflessione letteraria (da dante ad alfieri a leopardi, da verga a marinetti), la ricerca sull`arte, con affascinanti studi su alcuni pittori tra quattro e seicento, il ritratto umano (eleonora duse, giacomo matteotti, il mussolini delle origini), la scrittura di viaggio, il pamphlet politico, le lettere di lavoro, d`amicizia, d`amore. paolo di paolo, che a gobetti ha dedicato il romanzo "mandami tanta vita", raccoglie in questo volume una scelta delle "scritture" di gobetti con l`intento di avvicinarlo a nuovi lettori. e di far riscoprire a chi lo conosce la vivacita` dello stile, l`intensita` della prosa di un ventenne di genio.

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