
eva e` una sognatrice, frequenta vari ragazzi: gio` e` l`ottavo, didi e` il primo. ogni volta spera che sia l`uomo giusto, il vero amore, ma forse... il suo cuore non appartiene a nessuno. cosi` pensa finche` nathan entra nella sua vita e sconvolge tutto.parallele scorrono le vicende d`amore della sua unica grande amica e confidente, ally. un sogno d`amore paradigmatico dei desideri dei giovani d`oggi. si realizzera`?

ben poco si saprebbe della civilta` indiana piu` antica se non avesse lasciato un imponente corpus di testi noti con il nome di veda ("conoscenza"), i quali vertono intorno al centro assoluto del pensiero e della vita dell`india arcaica: il sacrificio, un complesso insieme di pratiche rituali descritto e regolamentato instancabilmente, al punto da emergere come una sorta di paradigma universale capace di riflettere ogni aspetto del mondo e della vita. in questo libro heesterman indaga le origini del sacrificio vedico, e si sforza di spingere lo sguardo al di la` dell`immagine levigata che di esso presentano gli antichi teorici indiani, sia mediante il confronto con altre tradizioni religiose sia attraverso la ricerca nei testi vedici di incongruenze e tensioni capaci di far intravedere una realta` piu` antica. riaffiora cosi` un mondo guerriero, violento e competitivo, in cui il "gioco" del sacrificio era intimamente connesso al "dilemma della vita e della morte". in seguito questo mondo fu spezzato, e all`agone sacrificale venne sostituito, attraverso lo sforzo reinterpretativo degli antichi esegeti vedici, il rituale classico, che vede come protagonista un sacrificante individuale privo di contendenti. heesterman individua nel sacrificio quattro elementi costitutivi: l`uccisione, la distruzione, il banchetto e l`agone.

camminare sul filo del rasoio e` difficile e, in effetti, tutt`altro che facile si presenta l`impresa di larry, un giovane americano traumatizzato dagli orrori della grande guerra che si decide a percorrere - molto in anticipo sui suoi coetanei di qualche decennio dopo - la via dell`india, e dell`illuminazione. e lo fa senza rinunciare a una fitta schermaglia amorosa con l`incantevole isabel, a un duello col feroce zio di lei, e al cimento piu` arduo di tutti: la mera sopravvivenza nella spietata comunita` di espatriati che fra le due guerre abitava la riviera francese.




il volume offre una valida introduzione ai problemi della psicologia della forma, alle ricerche e alle varie ipotesi che hanno accompagnato lo sviluppo degli studi sui processi della percezione, a partire dai fenomeni ottici. katz analizza la gestaltpsychologie in tutti i suoi campi di applicazione e nel suo significato generale metodologico e teoretico, indicandone da un lato i risultati positivi e il significato progressivo, e dall`altro sottolineando i problemi che restano ancora insoluti. nella sua introduzione, musatti confronta le posizioni di katz con quelle degli altri studiosi che si sono occupati di psicologia della forma e delinea gli sviluppi della ricerca in italia e all`estero.

anselm e` il formichiere piu` simpatico del mondo. viene dalle foreste del brasile ed e` laureato in filosofia. e uno sfegatato tifoso dei pentacampeones e ha una cresta di capelli verde da punk. soprattutto, sa affrontare il mondo con l`innocenza e la liberta` di un bambino: cosi` riesce a vedere le assurdita` e le ingiustizie della nostra societa` ipercivilizzata e tecnologica, ma anche gli aspetti piu` buffi (e ce ne sono moltissimi!) della vita quotidiana. dopo aver abitato per qualche tempo in casa del suo amico giuseppe, ora se ne va in giro per il mondo. si ritrova coinvolto in mille avventure: passa a genova nei giorni del g8, e` arruolato nella cia, adotta due fratellini russi, salva alcuni animali da crudeli esperimenti scientifici.









si puo` scampare alle persecuzioni dei due grandi regimi totalitari del novecento e poi scrivere un libro di memorie come questo: sobrio, indomito, luminoso. heda bloch e` fuggita dalla marcia della morte verso bergen-belsen, ma praga la riaccoglie con ostilita`: troppo forte, per i suoi amici, e` il terrore delle rappresaglie naziste. dopo la liberazione e la , nel 1952 il marito, rudolf margolius, alto funzionario governativo - un -, verra` condannato all`impiccagione nel clima plumbeo e maligno del processo contro il segretario generale sla`nsky. inizia il periodo del ; solo le seconde nozze con pavel kova`ly salveranno heda e il figlio ivan da una lunga, tragica vita da reietti. e quando sta per giungere il lieto fine, quando dopo la primavera di dubcek tutta la popolazione di si riversa festosa in strada, ecco l`estremo orrore: l`arrivo dei carri armati sovietici.

e possibile tracciare in un`unica, serrata narrazione la dell`universo dal big bang all`evoluzione della coscienza di homo sapiens? si`, lo e`, se al compito - ambizioso ai limiti dell`azzardo - provvede uno scienziato come jim baggott, con il suo approccio al contempo rigoroso e affascinante. ricorrendo alle piu` recenti acquisizioni di tutte le discipline funzionali all`impresa - astrofisica e biologia evoluzionistica, cosmologia e genetica -, baggott risale infatti, in puntuale successione cronologica, a tante correlate e distinte, ognuna inquadrata come una sequenza chiave: dalla formazione dello spaziotempo e della massa-energia, pochi istanti dopo il big bang, all`apparizione della luce, dalla genesi delle galassie fino al progressivo delinearsi della porzione di universo con la nascita del sistema solare e della terra. nell`ambiente caldo e umido di quest`ultima si creeranno le condizioni per l`origine forse piu` misteriosa e imperscrutabile, quella della vita. il manifestarsi dei primi organismi terrestri unicellulari, circa quattro miliardi di anni fa, innesca quel processo evolutivo che culminera` nell`emersione di homo sapiens: un percorso lungo e tormentato, - ere glaciali, eruzioni vulcaniche, impatti con asteroidi -, responsabili di periodiche estinzioni di massa. non c`e` romanzo di avventura piu` imprevedibile.

in versi che scivolano uno sull`altro come onde, il poema dispiega lento i suoi temi, come un romanzo. parla della silenziosa preghiera dell`arte, della memoria che stinge come il colore dei dipinti. e dell`esilio, emblema di quel senso di estraneita` che alcuni si portano dentro ovunque, in ogni istante. come walcott (nobel per la letteratura 1992) e il suo conterraneo pissarro, separati da cento anni di storia, ma appartenenti entrambi a minoranze etniche e religiose, metodista il primo, sefardita il secondo. due esuli volontari, che hanno scelto i climi freddi di new york e di parigi. due artigiani dalle vocazioni parallele, devoti allo studio del paesaggio e della luce.



tutto cio che riguarda il passato ha un valore e anche la storia del titanic ha un proprio fascino pieno di simbolismi. questo libro cerca di spiegare la vicenda della celebre nave, fornendo indicazioni sul "linguaggio" che essa esprime. il pensiero dell`autore, tramite diverse parole chiave, vuol essere uno strumento per interpretare ma, soprattutto, per far rivivere una tragedia che e stata oggetto dell`attenzione di intere generazioni.

C'è un qualcosa di radicale e viscerale nello svolgersi della scrittura di Omar Di Monopoli che lo rende tanto familiare quanto sinistro. Nell'ambientazione fantastica ma, con probabilità, di area salentina dal nome ben più che parlante di Languore, si intrecciano i drammi ottusi degli abitanti del luogo, un mondo di confine e riarso, la cui evocativa tristezza e sensualità è acutizzata dalla "tornita, barocca e dialettale" lingua dell'autore. Direi ottimo per quei pomeriggi estivi minacciati da un temporale, aiuta l'attesa.









il chronicon novaliciense e` una fonte storica, quasi misteriosa, di origine medievale: una "cronaca" che ricostruisce la storia dei primi secoli di vita della abbazia benedettina della novalesa in piemonte. la storia si dipana come una matassa dalla fondazione del cenobio nel 726 fino al 1029, anno in cui il monaco vittore da cannobio decide di metter mano ad un proprio racconto, "nihil sub sole novum", che all`inizio segue la falsariga dell`originario chronicon, ma ben presto ne diventa un`ideale prosecuzione. tante sono le storie, i miracoli, le visioni, le allegorie e le leggende che si susseguono pagina dopo pagina; tanti i personaggi che animano il racconto, veri e verosimili, alcuni addirittura ispirati alla recente esperienza in monastero fatta dall`autore. la narrazione segue i tempi di una giornata monastica tipo, scandita dagli uffici divini, dallo studio e dal lavoro, "ora, lege et labora", e moltissimi nel contempo sono i richiami alla storia e alla spiritualita` benedettina.

simile a un enciclopedista cinese, borges volle accostare una sequenza di destini tenebrosi come altrettanti . il tono e` quello, impassibile, di chi intende , e ritrovarle tutte in una pura . ma chi cercasse in questi ritratti dati certi e attendibili si ingannerebbe. ispiratore occulto e` qui marcel schwob, che nelle sue inventava le biografie di uomini . procedimento che in borges si inverte: . con la sua usuale sprezzatura, borges defini` una volta queste storie . di fatto erano il primo gioiello di una nuova specie di letteratura.