
una clinica svizzera, una localita` amena, le cure asettiche di un personale altamente specializzato; qui il protagonista inizia una terapia che non riesce a sottrarlo a un`intensa curiosita` per gli altri e a un insopprimibile desiderio di vivere. l`attrazione per alcune pazienti, le discussioni con i medici, l`autoanalisi instancabile, il ricordo sempre vivo e spesso lancinante di un passato mondano nel segno di un frenetico e quasi disperato attivismo: le bianche pareti di una clinica della confederazione stentano a contenere tutte queste pulsioni. e cosi`, alla fine, il protagonista riaffermera` con forza se stesso, la sua passione-malattia di vivere.

... questi "sopralluoghi" hanno permesso di individuare una complessa fenomenologia di forme, le quali, sottraendosi al "controllo" dell`evidenza, tendono di continuo a inventare nuovi rapporti di senso, nell`orizzonte di quella filosofia di cui parla merleau-ponty, che non cerca "un immediato abolito per confondersi in esso: quello che essa vuole e` trasportarsi [...] sul cerchio di fuoco del visibile, del nominabile, del pensabile, dove il vedere, il parlare, il pensare attuali riannodano il legame con tutte le visioni, tutte le parole, tutti i pensieri". (dalla premessa)



un anno dopo "camici e pigiami" un secondo libro dello stesso autore sulla sanita` italiana. il libro completa il precedente e tenta di rispondere soprattutto a una domanda: in seguito all`introduzione della nuova legislazione sanitaria che cosa sta davvero cambiando nello scenario italiano? dopo avere introdotto i temi forti della riforma, l`autore analizza i comportamenti di chi gestisce, insegna e opera nella sanita`. l`ultimo capitolo offre alcune ipotesi di lavoro che consentiranno a medici e infermieri di riflettere sul necessario rapporto fiduciario con i pazienti. in appendice un commento sul decalogo del tribunale per i diritti del malato e un estratto dello statuto dell`associazione culturale camici & pigiami.







e la sera della vigilia di natale del 188... il console americano a venezia da` una festa nel palazzo che occupa sul canal grande. a fare gli onori di casa la sorella: e` lei a tenere le fila del consolato, suo fratello non sa parlare l`italiano, e non intende impararlo a 57 anni. tutto e` pronto, cinque musicisti attendono di fare il loro ingresso in sala dove svetta un immenso albero di natale illuminato e circondato di doni, il vecchio cuoco giorgio e` ai fornelli, i gondolieri attendono gli invitati all`ingresso, - tutti gli americani residenti a venezia, alcuni inglesi, italiani e russi, e tanti bambini - la domestica carmela, piccola, snella, vivace che ha il compito di sovrintendere a tutta la casa non ha lasciato nulla al caso. i canti, l`albero splendente, i regali, i dolciumi, la serata sembra svolgersi all`insegna di quella ospitalita` tutta italiana riscaldata dalla vigilia di natale. ercole il gondoliere, travestito da clown, si improvvisa uno splendido acrobata e si esibisce in meravigliose piroette e capriole, tanto da far entusiasmare non solo il pubblico infantile, ma anche gli adulti. a rompere l`atmosfera di festa sopraggiungono quattro poliziotti. portano cattive notizie, un uomo e` stato ucciso in un caffe` vicino al ponte di rialto e alcuni indizi portano proprio a casa del console.



"vita della contessa svedese von g.", pubblicato nel 1748, e` considerato il primo vero romanzo psicologico della letteratura tedesca. il libro e` l`autobiografia fittizia, con narrazioni alternate ad epistole, di una nobildona decaduta che cerca di resitere e mantenersi onesta, di fronte alla persecuzione invadente di un aristocratico invaghitosi di lei, sullo sfondo di un affollato contesto di personaggi di carattere ed estrazione diversi che testimoniano la nuova concezione del mondo sociale che si stava affermando.






Plexus Publishing, 2004, UK. Un volume unico che condensa oltre 40 anni di interviste, articoli, saggi e recensioni a partire dalle origini dei Beatles passando per la loro influenza sulla controcultura degli anni '60 fino alle carriere soliste intraprese da John Paul George e Ringo.




quando muore il marito vince, un giudice che durante gli anni del fascismo ungherese aveva subito gravi torti, la vecchia signora szocs si ritrova completamente sola nella modesta casa di famiglia nella campagna ungherese. e allora che la figlia iza, una dottoressa di successo che vive sola nel rigore di budapest, decide di portare la madre a vivere con se`. ma nella nuova casa, perfetta e confortevole come vuole la posizione di iza, la signora szocs non si trova affatto a suo agio: tutto e` troppo freddo e senza vita, proprio come iza. e cosi`, a poco a poco, la fragile donna si chiude in un mutismo impenetrabile, affievolendosi inesorabilmente fino al giorno in cui non decide di ritornare al suo villaggio per compiere un gesto inatteso e liberatorio.

sui muri di nanterre, della sorbonne, dell`ode`on gli slogan della rivolta del maggio francese, raccolti allora da testimoni, sono il diario di un radicale bisogno di rinnovamento: la testimonianza di un desiderio di liberta` disposto a superare ogni limite. rilette trent`anni dopo, le scritte apparse sui muri di parigi, dettate dalla spontaneita` o citate da grandi autori, restituiscono meglio di tante memorie, di molti documenti ideologici, il clima inventivo e provocatorio di una stagione indimenticabile. il libro e` illustrato con alcuni dei piu` famosi manifesti usciti allora.


"vivetela bene la vostra piccola vita perche` e` la sola e quindi immensa ricchezza di cui disponete. non dilapidatela, non difendetela con avarizia, non gettatela via oltre l`ostacolo. vivetela con intensa passione, con speranza e allegria". "scuote l`anima mia eros" nasce cosi, dalla passione, sotto il segno di una mercurialita` creativa che rincorre l`intensita` folgorante e variabile dei pensieri. eugenio scalfari ha sempre cercato di farsi attraversare dalla luce della razionalita`, senza tuttavia nascondersi che la conoscenza e il sapere hanno il loro fondo oscuro nella malinconia ("io sono stato un mercuriale che sognava d`essere un saturnino"). oggi sente di aver raggiunto quello spazio immobile, quel tempo sospeso che gli permette di accogliere dentro di se` le cose del mondo "invece di invaderle e possederle". sa di potersi abbandonare liberamente alla propria vita emotiva senza rischiare di cedere alla tristezza e alla solitudine: la malinconia sara` pure un bagno di luce crepuscolare che accompagna ogni percezione, ma e` anche una consolazione dell`esistenza che puo` permettersi solo chi ha vissuto e vive ogni momento "con intensa passione, con speranza e allegria".

e la storia di un incontro, questo libro intimo e provocatorio: tra una grande scrittrice che ha fatto della parola il proprio strumento per raccontare la realta` e una donna intelligente e volitiva a cui la parola e` stata negata. non potrebbero essere piu` diverse, dacia maraini e chiara di assisi, la santa che nella grande storia scritta dagli uomini ha sempre vissuto all`ombra di francesco. eppure sono indissolubilmente legate dal bisogno di esprimere sempre la propria voce. chiara ha dodici anni appena quando vede "il matto" di assisi spogliarsi davanti al vescovo e alla citta`. e bella, nobile e destinata a un ottimo matrimonio, ma quel giorno la sua vita si accende del fuoco della chiamata: seguira` lo scandaloso trentenne dalle orecchie a sventola e si ritirera` dal mondo per abbracciare, nella solitudine di un`esistenza quasi carceraria, la poverta` e la liberta` di non possedere. sta tutta qui la disobbedienza di chiara, in questo strappo creativo alle convenzioni di un`epoca declinata al maschile. perche`, ieri come oggi, avere coraggio significa per una donna pensare e scegliere con la propria testa, anche attraverso un silenzio nutrito di idee. in questo racconto, che a volte si fa scontro appassionato, segnato da sogni e continue domande, dacia maraini traccia per noi il ritratto vivido di una chiara che prima e` donna, poi santa dal corpo tormentato ma felice: una creatura che ha saputo dare vita a un linguaggio rivoluzionario e superare le regole del suo tempo...

si parte dal friuli venezia giulia, regione che al pane dedica l`omonimo museo con sede a trieste, in via del pane bianco, e si prosegue toccando tutte le regioni, da nord a sud, da est a ovest per un viaggio culinario alla ricerca dei pani che in pochi ricordano, conoscono e continuano a fare in casa. un ricettario che racconta piccole grandi storie e svela i segreti celati in tante tipicita` italiane. ricette tradizionali carpite a chi le custodisce, in alcuni casi con varianti per rendere il prodotto piu` affine ai gusti moderni, anche sostituendo ingredienti che oggi non si trovano facilmente, o non in tutta italia. 100 ricette, tutte fotografate, raccontano altrettanti pani dimenticati. non solo quelli classici a base di acqua e farina, ma anche quelli farciti, dolci, e ancora grissini, pizze, focacce, torte dalla consistenza ruvida e dal sapore rustico.

la "pura e semplice storia" di questo romanzo e` quella di un vedovo, geoffrey braithwaite, medico inglese, in viaggio nei luoghi del suo autore di culto: gustave flaubert. una sorta di pellegrinaggio fisico, ma soprattutto intellettuale alla ricerca di un frammento di verita` possibile sulla vita, gli amori, gli amici, i vizi, le meschinita` e la grandezza dell`impareggiabile maestro francese. ma puo` mai essere pura una storia, e puo` forse essere semplice? a complicare ogni vita e perfino ogni biografia, vale a dire il preteso riassunto oggettivo di un`esistenza e` la miriade di dettagli, il moltiplicarsi degli sguardi, l`affievolirsi e la costante fallacia della memoria. e il caso che, nella modesta avventura di braithwaite, si presenta sotto forma di un pappagallo impagliato custodito nel museo di rouen, forse proprio lo stesso esemplare che accompagno` la stesura di "un coeur simple". forse proprio loulou, che la morente fe`licite` trasforma, nell`ultima pagina del racconto, in una visione mistica, salvifica, struggente e grottesca dello spirito santo. ridimensionando fino al ridicolo le proprie ambizioni, e costeggiando da presso il confine del maniacale, braithwaite si mette percio` sulle tracce del "pappagallo di flaubert", avanzo impagliato di una verita` inattingibile. frattanto lo scintillante tesoro di splendori e miserie di gustave flaubert e` offerto al lettore in una varieta` di generi e stili...

"se tu te ne sei scordato, egregio signore, te lo ricordo io: sono tua moglie". si apre cosi la lettera che vanda scrive al marito che se n`e` andato di casa, lasciandola in preda a una tempesta di rabbia impotente e domande che non trovano risposta. si sono sposati giovani all`inizio degli anni sessanta, per desiderio di indipendenza, ma poi attorno a loro il mondo e` cambiato, e ritrovarsi a trent`anni con una famiglia a carico e` diventato un segno di arretratezza piu` che di autonomia. percio` adesso lui se ne sta a roma, innamorato della grazia lieve di una sconosciuta con cui i giorni sono sempre gioiosi, e lei a napoli con i figli, a misurare l`estensione del silenzio e il crescere dell`estraneita`. che cosa siamo disposti a sacrificare, pur di non sentirci in trappola? e che cosa perdiamo, quando scegliamo di tornare sui nostri passi? perche` niente e` piu` radicale dell`abbandono, ma niente e` piu` tenace di quei lacci invisibili che legano le persone le une alle altre. e a volte basta un gesto minimo per far riaffiorare quello che abbiamo provato a mettere da parte. domenico starnone ci regala una storia emozionante e fortissima, il racconto di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti, quelli che ci sembrano insuperabili e quelli che ci fanno compagnia per una vita intera.






come nasce un eroe? i greci raccontavano che eracle aveva rischiato addirittura di non venire al mondo. un eroe infatti non nasce quando capita, ma quando il volere di un dio, o una certa congiunzione astrale, decidono che la sua eccezionalita` deve manifestarsi. questo libro attraversa i cieli stellati della mitologia e dell`astrologia antica, e prosegue il proprio cammino soffermandosi a tebe: qui la futura madre di eracle, alcmena, soffre doglie mortali finche` una fanciulla non riesce a ingannare le nemiche della partoriente e permettere la nascita dell`eroe. solo che la liberatrice di alcmena viene trasformata in donnola. bettini compie un viaggio attraverso la mitologia per spiegare il perche` della scelta di questo animale.


sempre piu` spesso a chi si occupa di discipline umanistiche - e soprattutto classiche - viene chiesto: dietro questa domanda agisce una rete di metafore economiche usate per rappresentare la sfera della cultura (, , , , e cosi` via). a fronte di tanta pervasivita` di immagini tratte dal mercato, pero`, sta il fatto che la storia testimonia una visione ben diversa della creazione intellettuale. la civilta` infatti e` prima di tutto una questione di pazienza: e anche la nostra si e` sviluppata proprio in relazione al fatto che alla creazione culturale non si e` chiesto immediatamente . in particolare, e` proprio lo studio dei greci e dei romani a meritare questa pazienza: soprattutto in italia, un paese la cui enciclopedia culturale e` stata profondamente segnata dall`ininterrotta conoscenza dei classici. se si vuole mantenere viva questa presenza, pero`, e` indispensabile un vero e proprio cambiamento di paradigma nell`insegnamento delle materie classiche nelle nostre scuole.


argomenti trattati: introduzione all`architettura di de stijl; schede di lettura; documenti e testi; guida alla ricerca; itinerario attraverso l`architettura di de stijl; bibliografia ragionata; dizionario biografico; glossario.


il vecchio antonio jose` bolivar vive ai margini della foresta amazzonica equadoriana. vi e` approdato dopo molte disavventure che non gli hanno lasciato molto: i suoi tanti anni, la fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie, i ricordi di un`esperienza, finita male, di colono bianco e alcuni romanzi d`amore che legge e rilegge nella solitudine della sua capanna sulla riva del grande fiume. ma nella sua mente, nel suo corpo e nel suo cuore e` custodito un tesoro inesauribile, che gli viene dall`aver vissuto "dentro" la grande foresta, insieme agli indios shuar: una sapienza particolare, un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che nessuno dei famelici gringos sapra` mai capire.









Nel giugno 1219 Francesco d'Assisi parte per nave alla volta dell'Oriente e si lancia in un'impresa temeraria: raggiungere Damietta assediata dai crociati e incontrare il Sultano d'Egitto. Che cosa si sono detti il giullare di Dio e il sovrano saraceno nel pieno di una guerra sanguinosa? Il capitolo piú avventuroso e rivelatore della vita del santo come non è mai stato raccontato.


le "storie naturali" di primo levi uscirono nel 1966 con lo pseudonimo di damiano malabaila. fu la casa editrice a suggerire all`autore una qualche presa di distanza da questi racconti fantascientifici apparentemente cosi` lontani dai due libri di levi pubblicati in precedenza: "se questo e` un uomo" e "la tregua". oggi che finalmente sappiamo distinguere il testimone dallo scrittore, i racconti delle "storie naturali", come gia` quelli del "sistema periodico", sono destinati a crescere nella considerazione dei critici e dei lettori. e un libro di invenzioni geniali, di incredibili premonizioni, di punti di vista capovolti, di giochi linguistici molto divertenti. pero`, a leggerli cosi` come li leggono i curatori di questa edizione, si potranno trovare momenti inquietanti nei quali gli incubi del lager tornano in forme nuove. un grande libro del novecento per celebrare al meglio i cento titoli della collana .

la ricostruzione di ostrogorsky prende avvio con il trasferimento del centro politico dell`impero romano nell`oriente ellenistico, per concludersi con la presa di costantinopoli da parte di maometto ii. l`originale fisionomia dell`impero bizantino nasce dall`incontro della struttura statale romana con la cultura greca e la religione cristiana. sono le tre grandi linee di cui tiene conto l`autore nel delineare un`avventurosa vicenda di lotte armate, di dispute religiose e teologiche e una fioritura artistica che fece di bisanzio, per alcuni secoli, il piu` importante centro di cultura e di studi.

perche` i cavalli hanno gli zoccoli? e come riescono a dormire in piedi? si puo` capire a cosa sta pensando un cavallo? questo libro rispondera` a tutte le tue domande sui cavalli e sui pony e, mentre soddisfi la tua curiosita`, imparerai anche come prendertene cura e come cavalcarli. da millenni il cavallo accompagna e sostiene l`uomo, dalle battaglie dell`antichita` alle gare odierne di equitazione... scopri quante e quali razze esistono, dall`elegante akhal-teke dal manto dorato al piccolo, ma robustissimo, pony shetland e conosci tutte le loro caratteristiche. eta` di lettura: da 7 anni.

le prime tre raccolte, pubblicate nel 1922, comprendono novelle risalenti agli anni tra il 1894 e il 1920: la spietata radiografia di un`umanita` dominata dal demone del caso, che si aggira sul ristretto, soffocante palcoscenico della realta`.

Album edito nel 1987. Edizione originale, Wea WX 70. Stampa Germany, 1987, copia originale dell'epoca.



nel 2293 quattro esseri viventi - la scimmia epistola, feroce e terrorista, l`oca plan calcule, l`elefante roboamo e un nano dai molti nomi - si sottraggono alle ceneri di un`esplosione atomica e iniziano un viaggio alla ricerca di un`improbabile salvezza in un nuovo universo. i quattro grotteschi cavalieri dell`apocalisse devono eliminare ogni ostacolo ed essere vivente che incontrano sul loro cammino, mentre tra scoppi d`ira, fantasie di massacro, incubi della materia, l`imitatore del canto di tutti gli uccelli li segue senza rivelarsi, in vista dell`ultima grande battaglia. pubblicato per la prima volta nel 1978, il libro contiene un`ammonizione e una speranza, oggi ancora piu` attuali. il naufragio del pianeta e` evitabile se la vita sara` protetta dal grande nemico del gruppo: la deficiente razionalita` del sistema economico.

seduta nelle tribune dell?aula di norimberga dove era in corso il processo contro gli "uomini di hitler", gitta sereny era rimasta colpita dalla compostezza esemplare di uno degli imputati. di quell?uomo che "ascoltava immobile e attento con il volto impassibile, a eccezione degli occhi scuri e intelligenti", sapeva solo che era albert speer, l?architetto e poi ministro degli armamenti del reich, nonche membro della cerchia piu stretta del fuhrer. trent?anni piu tardi, dopo aver letto "in quelle tenebre" - il libro-intervista che sereny aveva dedicato al caso del comandante di treblinka franz stangl -, speer decise di contattare l?autrice e di invitarla nella sua casa a heidelberg per ripercorrere con lei la sua storia. all?epoca, lui aveva scontato una lunga detenzione nel carcere di spandau, dove aveva scritto clandestinamente circa milleduecento pagine di riflessioni e memorie e aveva avviato, sotto la guida di un pastore calvinista ed ex membro della resistenza francese, l?ostinato e quasi maniacale tentativo di fare i conti con il proprio passato che lo avrebbe impegnato fino alla morte. lei veniva da anni di indagini sugli orrori della germania nazista e, incontrandolo di persona, percepi subito un?incongruenza tra il tono altezzoso, "autoritario e arrogante" dei mea culpa che fluivano "troppo prontamente" dalle labbra dello speer pubblico, e quell?uomo timido, dotato di humour e fascino, abitato da una profonda tristezza, che le parlava "con una strana inflessione interrogativa nella voce". catturata da un?ambivalenza tanto sconcertante, sereny si prefisse lo scopo di "comprendere albert speer", costruendo questa memorabile inchiesta basata sulle lunghe conversazioni che per molti anni intrattenne con lui, e spingendosi tanto a fondo nell?interrogazione del suo conflitto interiore da determinare una vicinanza che le costo numerose critiche - fu lei stessa una volta a definirlo senza difficolta "un uomo superiore", e si dovrebbe riflettere sul peso di questa a