




"i sani, buoni, misteriosi delitti, che gli mancano tanto; quelli che rendono vivibili tutti i paesi civili di questo mondo. quelli con un bel movente, quelli da scavarci dentro, come maigret, come marlowe, o - piu` realisticamente - come don ciccio ingravallo, per arrivare alla fine ai meccanismi elementari della psiche. da noi, pero`, c`e` la mafia che oscura tutto, e non concede a un detective brillante alcuna possibilita` di uscire dalla routine". ma il delitto, il duplice delitto, che insanguina palermo, nei giorni del pieno scirocco, i giardini botanici, e` di quelli sani buoni e misteriosi: senza mafia, radicato invece in una complicanza annosa di gelosie e inconfessabili colpe, in un ambiente di ozi e stranezze universitarie. conduce l`indagine una specie di prototipo palermitano, colto e nullafacente, raffinato e sensuale, ironico e sentimentale, cosi` simile - per chi conosce palermo - a una versione sprovincializzata e moderna dei siciliani di cui diceva il principe fabrizio del "gattopardo" (o a un miscuglio meridionale di marlowe e philo vance). ed e` questo suo senso metastorico di superiorita` che gli permette di condurre l`indagine con la facilita`, e la felicita`, di chi insegue un ritmo.

protagonisti di questo lavoro sono i fiumi e piu` in generale le acque carsiche. nella prima parte del libro la trattazione idrologica e geologica e` seguita dal racconto della lunga e faticosa scoperta delle acque ipogee e di come queste abbiano stimolato l`immaginario collettivo all`elaborazione di miti, leggende e complessi simbolismi che ancora sussistono. nella seconda parte s`intende accompagnare il lettore in un ipotetico itinerario alla scoperta dei piu` significativi fiumi sparsi per l`italia. valendosi della collaborazione d`idrologi, geologici e speleologi vengono illustrate realta` locali, o regionali, di grande rilevanza e spettacolarita`.

una raccolta di racconti in cui doninelli fissa l`aspra concretezza delle sue storie con freddezza chirurgica e al tempo stesso con pieta`, con un distacco ironico unito a una fraterna partecipazione alle sorti dei suoi amabili e detestabili personaggi. le storie riguardano il destino di un`anziana madre che, nel culmine della tragedia da cui e` colpita insieme ai figli, scopre il segno di un dio provvidenziale; due anziani omosessuali omicidi; una beffarda vicenda di rapporti omicidi tra padre e figlio e, ancora una vampiresca relazione extraconiugale.





elisa biagini accompagna il lettore attraverso il bosco e gli chiede di sapersi perdere per potersi poi ritrovare. il perdersi come condizione di stupore e di abbandono che permette a porte invisibili di aprirsi: un viaggio da fare in compagnia delle parole, con solo qualche sasso in tasca, come gretel. in una sezione del libro i protagonisti sono solo apparentemente noti - cappuccetto rosso, il lupo, la nonna -, in realta` sono profondamente cambiati (anche fisicamente); protagonista di un`altra sezione e` un feto un po` speciale che racconta il proprio "farsi" e che gia` si interroga sul mondo. una poesia caratterizzata da una costruzione piu` narrativa che lirica e da un`attenzione-ossessione per i corpi come sede di un`identita` misteriosa, spesso non comprensibile con la sola ragione.


nel mondo di buzzati gli animali occupano un ruolo fondamentale: hanno caratteri e virtu` antropomorfe, comunicano con l`uomo, restando, peraltro, creature simboliche e reali, "inferiori" ma privilegiate. questo volume raccoglie ritagli di giornale e inediti, conservati dall`autore stesso, tutti dedicati agli animali, tra cui alcuni dei racconti piu` belli della narrativa buzzatiana.






la prima edizione dei due nobili cugini e` del 1643. nel frontespizio viene indicato chiaramente il nome dei due autori: shakespeare e john fletcher, un collaboratore di professione, di solito in coppia con francis beaumont. il fatto di scrivere drammi a due mani era comune nell`eta` elisabettiana, ed e` curioso e ammirevole che le opere cosi` prodotte siano piu` notevoli per unita` che per disarmonia o squilibri. la fonte e` tratta dal "racconto del cavaliere" di chaucer, che a sua volta si rifaceva a boccaccio. la storia viene comunque ampiamente rimaneggiata e interpolata da altre vicende inventate dagli autori. introduzione generale a shakespeare di nemi d`agostino. testo inglese a fronte.


















camilleri e` un maestro del racconto. si presta sia alla misura minima della novella che a quella del romanzo breve. e, nella raccolta la paura di montalbano (uscita in prima edizione, per mondadori, nel 2002), alterna brevi e lunghi. concerta il tutto nella forma compattamente ritmica di un libro di grande felicita` narrativa e di sicuro diletto. fa da preludio giorno di febbre. vi abita un montalbano febbricitante, impegnato nella vana ricerca di un termometro. e quasi una comica. eppure il commissario, che assiste a uno scippo e al ferimento di una bambina, ha modo di fiutare, nel segreto di un barbone che si prodiga a dare soccorso, l`inabissamento di un giallo. la ricerca investigativa irrompe nel romanzo breve ferito a morte. montalbano si incarica di dare di se` un ritratto a contrasto, un attestato di esistenza in vita in qualita` di personaggio nel ruolo di sbirro: lui in quanto esistono i delinquenti. un colpo di pistola ha ucciso, nudo nel suo letto, uno spurcissimo strozzino, che tiene in casa come serva una nipote diciottenne e ha come esattore un pregiudicato. entra in scena un altro morto ammazzato. si tratta del fattorino dindo`, personaggio di lunare innocenza. per risolvere il caso, montalbano si atteggia a regista cinematografico. prova e riprova sul set le ricostruzioni possibili. si insinua veloce, nella trama del libro, un cappello pieno di pioggia. ed e` un imprevedibile cappello, quello del titolo, che consente allo sbigottito montalbano, in trasferta a roma, di favorire la cattura di uno spacciatore. il quarto segreto vede in azione un montalbano inedito che segretamente collabora con i carabinieri; e, senza la sua squadra, ma con l`aiuto esclusivo di un catarella , porta a termine l`indagine sulla morte di un misterioso muratore e sulle attivita` di un costruttore mafioso. segue, con la paura di montalbano, l`ultimo corto. nella luminosita` gelida di una passeggiata in montagna, accade a montal
