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il volume raccoglie l`intero corpus delle poesie "civili", di kavafis, che offrono al lettore un`immagine un po` differente e piu` complessa dell`ispirazione del grande poeta neogreco. kavafis, solitamente considerato uomo chiuso in se stesso e indifferente ai fatti sociali, prende una sua personale posizione in difesa dei valori che gli premono maggiormente. la scelta dell`eta` ellenistica e greco-romana non e` mera opera di archeologia o solo capriccio di poeta, ma anche volonta` di attuare un processo di osmosi fra passato e presente, che possa dar ragione di una situazione esistenziale, ma inserita in una cornice storica precisa, cosi` da legittimare anche l`autodefinizione di kavafis di .

la baghdad dei califfi, celebre per le scintillanti storie delle mille e una notte, nell`anno 922 fu teatro di una sanguinosa tragedia: il processo e la messa a morte di al-husayn ibn mansu`r al-halla`j. personaggio straordinario e complesso, al-halla`j puo` essere considerato non solo uno dei massimi mistici dell`islam, ma anche uno dei suoi pensatori piu` sublimi. ammirato per la sua eloquenza, per l`infaticabile ascesi, per i miracoli sbalorditivi, fu odiato da tutti coloro che vedevano nella sua predicazione una minaccia all`ordine costituito. fu per questo che funzionari di corte e dottori della legge, si adoperarono affinche` il califfo ne sentenziasse la morte. al-halla`j fu crocifisso al termine di un supplizio particolarmente crudele. anche nella morte, quindi, continuo` a incarnare il modello di gesu`, che aveva segnato tutta la sua esperienza spirituale. il cristo di cui segui` le tracce e` quello del corano e della tradizione islamica, per molti aspetti diverso da quello che i cristiani hanno imparato a conoscere, ma per i musulmani la somiglianza tra le due figure e` tanto intensa da portarli a considerare al-halla`j un vero e proprio "cristo dell`islam". questo volume riunisce tutti gli scritti sicuramente attribuibili ad al-halla`j: un canzoniere, che raccoglie le sue poesie mistiche; il libro dei tawa`sin, opera sfavillante di intuizioni sul mistero dell`identita` fra l`uomo e dio, e infine i detti ispirati, sentenze in cui dio parla agli uomini per indicare loro la via dello spirito.

Un saggio sull'universo concentrazionario, che fa luce sulle responsabilità dei campi (di detenzione, concentramento e sterminio) che hanno connotato tutto il secolo scorso, voluti dai regimi totalitari ma spesso anche tacitamente tollerati dai governi democratici.

il geniale scienziato sovietico professor preobrazenskij ha fatto una scoperta meravigliosa: grazie a uno speciale siero di sua invenzione qualsiasi animale puo` essere trasformato in un essere umano. il suo esperimento apparentemente ha un esito positivo, ma l`animale prescelto, un povero cane randagio, conserva, anche sotto la forma umana, tutta la sua natura canina, e questo causera` una serie di gravi problemi al professore.

Un libro fotografico (più di 150 immagini) che si concentrano sugli aspetti estetici della storia delle locomotive in una prospettiva storica, a partire dagli anni '20 del 1800 fino ai giorni nostri.

Aprite questo libro, sedetevi comodi e datevi tempo. Vi capiterà di ridere, di commuovervi, di sottolineare, di sentire che vi riguarda nel profondo anche se non amate il calcio.

un`antologia che raccoglie il meglio della produzione di pablo neruda, dalle composizioni giovanili ai grandi libri della maturita`. in questa scelta si trovano riuniti i temi classici della poesia del grande cantore cileno, l`amore, la lotta, gli ideali, la natura, la memoria, temi che la parola intensa e vibrante del poeta fa emergere con forza dalle pagine accompagnando il lettore lungo un percorso che lo avvicinera` progressivamente al suo mondo interiore. un neruda che sa dar voce alle eterne, radicali esigenze del cuore umano, un dono raro che ha contribuito a farne uno dei poeti piu` amati e popolari del novecento.

ben prima che la globalizzazione si imponesse come concetto comune presente in ogni discorso economico e politico contemporaneo, il mondo tra fine ottocento e novecento era gia` avvolto da un fitto tessuto di scambi sociali e culturali. "in un mondo sempre piu` piccolo" ricostruisce il ruolo delle istanze globali alla base di istituzioni regolatrici, dalla societa` delle nazioni al comitato olimpico internazionale, all`universal postal union, e mette a fuoco la dimensione transnazionale caratteristica delle reti sociali di classe, etniche, di genere, religiose, delle grandi manifestazioni espositive (le fiere mondiali, i musei), delle e`lite professionali di ingegneri, medici, scienziati sociali, urbanisti, dei mass media e delle culture del consumo. queste correnti determinarono una modernita` che sovrapponeva alla fede nella razionalita` della scienza e della tecnologia l`attrazione emotiva dell`industria dello spettacolo. in un`epoca di nazionalismi e imperialismi, proprio questa polarita` accompagno` ambizioni di espansione territoriale; inaugurando un mondo nuovo, in cui le tecnologie a diffusione mondiale (telegrafo, ferrovie, navi veloci, radio, aviazione, fotografia, cinema...) estesero il loro raggio d`azione, dando il via a una serie di rapidi e drastici cambiamenti. spesso trascurate nelle storie dedicate agli stati-nazione, le correnti transnazionali evidenziano gli schemi irregolari delle trasformazioni globali, sottolineando la fluidita` delle identita` spaziali e personali nel periodo compreso tra il 1870 e la fine della seconda guerra mondiale.

che le parole abbiano un significato e che noi - quando siamo competenti in una lingua - siamo in grado di comprenderlo e` un fatto che diamo per scontato. ci sono pero` domande a cui e` difficile rispondere, come: cos`e` il significato? come facciamo a comprendere il significato degli enunciati? e come facciamo a farci capire anche quando insinuiamo invece di dire le cose in modo esplicito? come facciamo a comprendere le battute, le parolacce e le metafore? per comprendere il linguaggio abbiamo bisogno di una mente. ma anche la mente e` misteriosa: cos`e`, infatti, la mente? mente e cervello sono la stessa cosa o due cose distinte? come fa uno stato mentale a rappresentare oggetti ed eventi del mondo? e cos`e` la coscienza? non esistono risposte definitive a questi interrogativi, ma la filosofia del linguaggio e la filosofia della mente hanno fatto importanti progressi nel cercare di chiarire queste domande e offrire soluzioni. in questo volume sono presentate in modo introduttivo le risposte che la filosofia ha proposto, dando gli strumenti per poterle soppesare e valutare.

come fa una giovane donna di appena trent?anni, qual era all?epoca irene nemirovsky, a scavare cosi profondamente nell?animo umano? si chiese bernard grasset, il suo primo editore, leggendo questi racconti. come fa a capire, e a descrivere in modo cosi empatico e al tempo stesso spietato, non solo le lusinghe e le illusioni della giovinezza, ma anche la nostalgia degli amori perduti, il rimpianto delle vite non vissute, l?acredine delle esistenze sbagliate, le ferite dell?ambizione frustrata, l?angoscia della solitudine, lo sgomento per i segni che lascia sul corpo il passare degli anni, la ferocia che si annida nel cuore degli uomini? le prove giovanili di nemirovsky continuano a riempirci di stupore non meno di quelle della maturita: le quattro "scenette", per cominciare, di sapore quasi lubitschiano, dove due aspiranti attricette di incantevole amoralita mettono in opera comici e insieme patetici tentativi di trovare un uomo molto ricco che le mantenga; i tre "film parlati" - in realta vere e proprie narrazioni, condotte con la mano sapiente di uno sceneggiatore navigato, in grado di dare indicazioni su inquadrature, stacchi, dissolvenze, montaggio; gli struggenti "una colazione in settembre" e "le rive felici" il truculento affresco finlandese dei "fumi del vino"... fino al sorprendente "i giardini di tauride", che appare qui in volume per la prima volta, e che, costellato di appunti in cui nemirovsky riflette sulla forma stessa del racconto, ci consente di gettare un?occhiata indiscreta nel suo laboratorio.

adrian leverkuhn riunisce in se` le doti di berlioz, nietzsche e sconberg. ha stretto un patto col diavolo per acuire in modo straordinario la sua sensibilita`. dopo aver composto un brano di musica dodecafonica che ha spezzato le leggi musicali tradizionali e ha anticipato i tempi, quando lo presenta agli amici impazzisce.

secondo libro di prose dopo "fartalla di dinard", "fuori di casa" raccoglie scritti di viaggio che risalgono agli anni dal 1946 al 1964: un vero e proprio diario di esperienze di vita composto di servizi giornalistici, appunti, ritratti o racconti minimi. i luoghi visitati vanno dalle natie cinque terre ai paesi europei fino al medio oriente; che sia inviato dal suo giornale o in vacanza, montale osserva il mondo con sguardo curioso e attento: un occhio alle "cose", l?altro sempre teso a seguire, nelle "cose" stesse, la nascita della propria poesia. vera miniera di commenti e suggestioni utili per comprendere la poesia montaliana dalla "bufera" a "satura", pur nella varieta delle occasioni che lo hanno generato "fuori di casa" e un libro di esemplare compiutezza formale.

"quaderno di quattro anni" usci da mondadori nel 1977. i centoundici componimenti che ne fanno parte risalgono al periodo 1973-77: si tratta quindi di: iun libro composto a cavallo dell?assegnazione del nobel, in sintonia con le considerazioni svolte dal poeta nel discorso pronunciato a stoccolma: e ancora possibile la poesia? ed e anche una summa della sua intera storia poetica e ideale: un bilancio, letterario ed esistenziale, nel quale tornano gli echi degli scrittori amati - svevo in primis - e le figure di donne da sempre protagoniste dei suoi versi, annetta, clizia e mosca. l?io lirico di un poeta piu che maturo riflette sul proprio percorso e riscopre pressoche immutati i temi degli esordi, le grandi domande degli inizi: caso o necessita, vuoto o indifferenza, sopravvivenza o nulla. e tra mito, storia, cronaca e tragedia, anche in questo libro il pessimismo montaliano si conferma come "l?altra faccia di una; fede profonda". l?edizione, curata da alberto bertoni con la collaborazione di guido mattia gallerani, oltre a introduzione, commento e note ai testi, e arricchita da un efficace scritto del critico cesare garboli e da un ampio saggio del poeta giorgio orelli.

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