

"prima di ogni altra cosa va detto che queste immagini sono indimenticabili al piu` alto livello dell`arte fotografica. e non e` difficile comprendere perche` il ritrovamento delle lastre fotografiche di colui che era stato sino a quel momento un ignoto fotografo operante a new orleans nei primi anni del secolo costituisca una stupefacente scoperta e un arricchimento della inesauribile storia della fotografia. ottantanove lastre fotografiche in differenti stadi di corrosione, di deterioramento e di disfacimento furono il tesoro che lee friedlander scopri` nella new orleans dei tardi anni cinquanta, e che in seguito acquisto`. quando, nel 1970, una selezione di superbe riproduzioni di quelle lastre, ingegnosamente sviluppate da friedlander, fu pubblicata dal museum of modern art, il libro divenne immediatamente, e legittimamente, un classico. molto, in queste immagini, testimonia il gusto dell`epoca: un`aura da bassifondi; la provenienza pressoche` mitica (storyville); l`aspetto informale, antiartistico, che si accorda con l`anonimia virtuale del fotografo e quella reale delle sue modelle; il loro status di objets trouve`s, come un dono del passato." (dall`introduzione di susan sontag)




il contratto preparato nell`estate del 1937 da faber and faber e da random house riguardava un generico "libro di viaggio sull`estremo oriente" e lasciava alla discrezione di auden e isherwood la scelta dell`itinerario e il taglio del resoconto. ma e` certo che la decisione, da parte della strana coppia di reporter, di partire per la cina - allora in guerra col giappone non fu delle piu` ovvie. di fatto, per quanto in quegli anni l`intelligencija europea frequentasse con una certa assiduita` trincee e teatri d`operazioni, nessuno aveva rivolto lo sguardo a quello che - nonostante le dimensioni, la ferocia e le implicazioni che avrebbe avuto per la storia non solo regionale era un conflitto quasi dimenticato. che auden e isherwood ci fanno invece rivivere nel momento stesso in cui accade, con un`immediatezza, una precisione e un`efficacia tanto piu` sbalorditive se si considera che del paese in cui soggiornarono dal gennaio al luglio del 1938 i due, per loro stessa ammissione, sapevano molto poco, e soprattutto che la forma da loro adottata un ibrido di prosa, versi e fotografie - era, ed e` rimasta, un unicum.

queste storie raccolte in ogni luogo e da ogni sorta di persone - dal santone, dall`intagliatore, dal falegname, da sconosciuti su piroscafi e treni annunciano la nascita di uno scrittore che rivelo` un intero subcontinente e diede voce alla sua stessa gente: gli angloindiani.

a lungo gli scrittori hanno parlato degli dei perche` la comunita` avrebbe ignorato o avversato quegli stessi dei e il divino da cui promanano. le loro figure si mescolano ora a un rivolgimento delle forme, a una fuga della letteratura dal maestoso edificio della retorica che a lungo l`aveva ospitata, verso una terra che non e` descritta nelle mappe ma dove siamo ormai abituati a ritrovare la letteratura stessa nella sua metamorfosi piu` azzardata ed essenziale.

come avviene che uno degli scrittori di maggior successo di vendite di tutti i tempi in italia, e uno dei piu` tradotti dall`italiano all`estero, abbia le caratteristiche che ha camilleri? giunto al suo primo vero libro pubblicato in eta` gia` piu` che matura. concentrato su un universo geografico e antropologico e mentale della piu` lontana provincia nella regione emblema dell`insularita` in italia. inventore di una lingua che non e` nemmeno il dialetto siciliano ma e` un italiano tradotto in dialetto siciliano, se non addirittura un italiano ricondotto a una delle sue radici regionali. il libro raccoglie i tentativi di spiegare il caso, provenienti dai vari punti di vista critici, storici, sociologici, narratologici, psicologici, linguistici, umani e personali.

"la citta` che non c`e`" e` quella che le donne e gli uomini continuano a desiderare e sognare, l`immagine del futuro diverso che la modernita` sembra aver allontanato dalla storia, degenerando nel predominio della razionalita` utilitaristica e della tecno-scienza come uniche forme del vivere e dell`agire contemporaneo. un libro sulla pianificazione urbanistica, destinato non solo agli studenti, ma anche a tutti coloro che, intellettuali e persone comuni, avvertono il disagio crescente di un dominio del sapere specialistico e tecnico sui sentimenti, le passioni, la stessa natura.


ecco una guida semplice e preziosa per migliorare la qualita` della vita di ogni giorno. wilson, specialista nella cura dello stress, vi sintetizza infatti le tecniche piu` efficaci per mantenere la calma in tutte le circostanze lavorative. tecniche e strategie facili da apprendere e che aiutano non solo a superare il sovraffaticamento, ma anche a ottenere dalla propria professione i migliori risultati.



"fu nel 1943 che vidi james joyce per la prima volta. stava cenando con la moglie in un ristorante vicino alla stazione di montparnasse. io ero ancora una studentessa e joyce uno degli idoli letterari della mia generazione. affascinata, osservavo quell`uomo magro e slanciato a cui il cameriere prodigava le attenzioni riservate alle celebrita`."


"discussero diversi piani, ma li bocciarono tutti. ovviamente la stazione ferroviaria di browndean era fuori questione perche` in quel periodo sarebbe stata il luogo meno adatto da dove spedire un cadavere senza farsi notare. john propose sommessamente di acquistare una botte e di spedirlo come birra, ma le obiezioni che meritava una simile proposta erano cosi` schiaccianti che morris non si degno` nemmeno di rispondere."

attraverso un arco temporale che va dal 1593 al 1653, questo volume svela gli aspetti piu` autentici di artemisia gentileschi, pittrice di raro talento e straordinaria personalita` artistica. trenta opere autografe - tra cui magnifici capolavori come l`"autoritratto come suonatrice di liuto" del wadsworth atheneum di hartford, la "giuditta decapita oloferne" del museo di capodimonte e l`"ester e assuero" del metropolitan museum di new york - offrono un`indagine sulla sua carriera e sulla sua progressiva ascesa che la vide affermarsi a firenze (dal 1613 al 1620), roma (dal 1620 al 1626), venezia (dalla fine del 1626 al 1630) e, infine, a napoli, dove visse fino alla morte. per capire il ruolo di artemisia gentileschi nel panorama del seicento, le sue opere sono messe a confronto con quelle di altri grandi protagonisti della sua epoca, come cristofano allori, simon vouet, giovanni baglione, antiveduto gramatica e jusepe de ribera.







donna-cibo, donna-natura, fertilita`, fecondazione, inseminazione, sessualita`: nelle societa` primitive sono madri, raccoglitrici, sacerdotesse, vittime sacrificali, veneri della cucina. ma nella societa` moderna? che cosa opporre al sistema complesso della comunicazione e dei significati legati alla nutrizione? i messaggi pubblicitari, i rituali della donna consumatrice, i processi produttivi dell`alimentazione, il rapporto psicologico e patologico con il cibo, l`anoressia mentale: e` possibile invertire una tendenza cosi` consolidata proponendo il terreno (arduo) della controinformazione, dell`economia alimentare, dell`uso e controllo collettivo delle fonti energetiche? e, tanto per cominciare, come dove e quando mangiamo? le autrici propongono un test: dai suoi risultati una proposta per nutrirci meglio. introduzione di anna corciulo.






il federalismo come proposta politica per l`italia che andava formandosi nel risorgimento. non l`unificazione sotto l`egida del piemonte, ma la federazione degli stati italiani gia` esistenti: come un`unita` diversa, che si genera dai singoli stati e popoli e ne salvaguarda l`identita`, la peculiarita`, l`iniziativa. e` questa la proposta di giuseppe ferrari, l`idea per cui lotta, dalla francia, dove ha passato gran parte della sua vita, in una intensa attivita` di ricerca e di militanza culturale, legato ad alcuni tra gli spiriti piu` vivi dell`800, come leroux e proudhon.

heidi e` rimasta orfana e la zia dete si e` presa cura di lei fino all`eta` di cinque anni, quando e` costretta ad affidarla all`unico altro parente ancora in vita, il nonno, un vecchio che vive in una baita isolata, conosciuto come lo zio dell`alpe. heidi si abitua molto presto alla vita nella natura incontaminata, fa amicizia col giovane pastore peter e impara a occuparsi dei lavori domestici. un giorno pero` la zia dete trova per heidi una sistemazione a francoforte, presso la famiglia di clara, una ragazzina costretta sulla sedia a rotelle. heidi e clara diventano grandi amiche, e nonostante l`opposizione dell`arcigna governante, la signorina rottenmeier, heidi riuscira` a condurre clara in montagna, convinta che li` l`amica possa riprendere a camminare. heidi scoprira` che l`alpe e` la sua vera casa, e capira` di non poter tornare a francoforte, ma non potra` mai dimenticare clara, la sua grande amica di citta`. introduzione di beatrice masini. il gadget allegato e` una maglietta (taglia unica 9-11 anni). eta` di lettura: da 8 anni.




un`esistenza spesa a scrivere. scrivere per capire era l`imperativo categorico di leonard cohen: la scrittura come senso della vita, per la quale non ha esitato a sacrificare anche gli amori piu` intensi e passionali che con il loro intrigo lo conducevano inevitabilmente lontano dalla scrivania. eppure l`amore l`ha vissuto: nell`eta` dell`oro a idra con marianne e piu` avanti con suzanne, la madre dei suoi figli, e poi ancora con dominique, rebecca e anjani, donne bellissime e innamorate che, ne` con la dolcezza, ne` con l`astuzia, sono riuscite a trattenerlo. la necessita` di nuove esperienze amorose e` sempre andata di pari passo con il bisogno di indagare la vita attraverso altre direzioni e punti di vista. di trovare finalmente il bandolo che portasse alla comprensione. ogni disillusione lo portava a rinforzare la convinzione che il vero amore non fosse terreno, ma l`attrazione della carne lo riportava a boogie street, metafora per rappresentare il mondo con tutte le sue tentazioni e frivolezze. un`altalena che non ha mai smesso di oscillare, neppure in tarda eta` quando ha continuato a lottare pur di non darsi per vinto.



