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sola, all`estremita` di un molo battuto dalle tempeste, sarah woodruff fissa muta il mare sul quale e` scomparso il tenente francese, che tutti dicono essere stato il suo amante. condannata dall`opinione pubblica, incompresa anche da chi le sta vicino, la giovane, figura tragica e ambigua, nasconde in realta` un impenetrabile segreto, una incontenibile passione e un`ansia di liberta` capace di travolgere tutte le ferree regole della morale vittoriana. vittima, ma allo stesso tempo complice, di questa ribellione e` charles smithson, un ricco paleontologo dilettante, che solo nell`abbandonarsi ciecamente all`amore trovera` una ragione di vita. pubblicato nel 1969 e ambientato un secolo prima, "la donna del tenente francese" fonde mirabilmente ironia e sentimento, attenzione alla cultura dell`epoca e un disincantato cinismo. un racconto romantico e sovversivo in cui john fowles sperimenta le modalita` di una scrittura postmoderna, a cavallo tra passato e presente, tra echi dei grandi poeti dell`ottocento e citazioni di darwin, con un finale assolutamente sorprendente: una delle opere piu` interessanti della narrativa inglese contemporanea in cui si ritrovano inscindibilmente uniti il fascino del sogno e il disincanto della realta`.

quasi un testamento spirituale incompiuto di flaubert, quest`opera vede in un certo senso coincidere i due temi di santita` e stupidita`. i due amici protagonisti, due semplici e mediocri copisti, volonterosi e patetici nel loro far appello al sapere, nel loro libresco affrontare l`esperienza da deliziosi imbecilli, consentono a flaubert di colpire la cultura delle idee cui fanno riferimento con innocenza e disarmante fiducia. il loro ridicolo entusiasmo culturale, assurdo e patetico, ora donchisciottesco, ora rabelaisiano, implica l`accanimento dell`autore contro il fallimento di una concezione di cultura.

"il vicequestore sorrise nel pensare alla somiglianza che sentiva tra lui e quel cane da punta". rocco schiavone ha la mania di paragonare a un animale ciascuna delle fisionomie umane che gli si para davanti. ma piu` che il setter che gli suscita quell`accostamento, lui stesso fa venire in mente uno spinone, ispido, arruffato e rustico com`e`: pur sempre, pero`, sottomesso all`istinto della caccia. e uno sbirro manesco e tutt`altro che immacolato, romano di conio trasteverino, con una piaga di dolore e di colpa che non puo` guarire. ad aosta, dove l`hanno trasferito d`ufficio, preferirebbe tenere le sue clarks al riparo dall`acqua e godersi i suoi amorazzi, che non imbarcarsi in un`altra inchiesta piena di neve. una donna, una moglie che si avvicinava all`autunno della vita, e` trovata cadavere dalla domestica. impiccata al lampadario di una stanza immersa nell`oscurita`. intorno la devastazione di un furto. ma rocco non e` convinto. e una successione di coincidenze e divergenze, cosi` come l`ambiguita` di tanti personaggi, trasformano a poco a poco il quadro di una rapina in una nebbia di misteri umani, ambientali, criminali. per dissolverla, il vicequestore rocco schiavone mette in campo il suo metodo annoiato e stringente, fatto di intuito rapido e brutalita`, di compassione e tendenza a farsi giustizia da se`, di lealta` verso gli amici e infida astuzia.

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