
uno stralunato pianista, mosso dagli abili fili di un bonnefoy surrealista sui generis, svolge la sua (im)mortale performance su una scena mobile, animata da fantasmi grotteschi e fracassanti martellate. inedito in italia, riappare dopo cinquantanni il testo d`esordio di uno dei maggiori poeti del nostro tempo, accompagnato da un breve saggio in cui l`autore indaga con lo sguardo di oggi le origini del proprio percorso poetico.


questo "tour de france" e` un vagabondaggio di cui lo stesso richard cobb ha fissato le tappe con capricciosa imprevedibilita`, ma sempre attraverso territori che ha lungamente battuto. cosi` ci si trova a errare per le strade di parigi, bruxelles, le havre, marsiglia, bayeux e roubaix, ma anche della provincia inglese, dove cobb e` cresciuto e ha imparato le regole del suo mestiere. ma aspettano il lettore anche incursioni nella vita privata di robespierre e incontri con ambigui e affascinanti personaggi della parigi notturna, inchieste su criminali del primo ottocento e divagazioni sul calendario rivoluzionario francese. con puntate infine verso mondi che gli storici ortodossi preferiscono ignorare: quelli di queneau, pagnol, rene` clair e simenon.

politica, democrazia, responsabilita`, sovranita`, mito, opera, parola, male, occidente sono le voci attraverso le quali esposito rilegge i problemi cruciali del nostro tempo alla luce di interrogativi posti, e mai definitivamente risolti, da un storia millenaria. heidegger, bataille, canetti e blanchot, weber e arendt, barth e bonhoeffer sono alcuni dei protagonisti con i quali l`autore intesse il suo dialogo alla ricerca di una ridefinizione dell`apparato categoriale della modernita` che procede, controcorrente, dal semplice al complesso.

uno storico, consigliere comunale a napoli tra il 1987 e il 1993, colpito dai meccanismi perversi del malgoverno e dell`illegalita`, decide di applicare gli strumenti della sua professione all`osservatorio civico di cui e` testimone diretto. sotto il peso della cospicua mole documentaria che andava accumulandosi soprattutto in rapporto alle vicende giudiziarie di questi ultimi anni, gli scandali di fine ottocento e dei primi del novecento scolorivano, ad una attenta lettura professionale, di fronte al degrado morale e alle forme abnormi della corruzione contemporanea. dal rimontaggio di barbagallo scaturisce un quadro impressionante: degli oltre 50.000 miliardi erogati per il dopo-terremoto, la gran parte fini` dissipata, e inoltre...

tutti noi, ormai grandi, continuiamo a fare scarabocchi. sul notes mentre siamo al telefono in attesa di risposta; a margine di una relazione mentre ascoltiamo una noiosa conferenza; sul quaderno degli appunti mentre parla il professore... tratteggi, spirali, campiture dei quadretti, fiorellini, stelle, piccoli paesaggi, disegni minuti o immagini ampie, che si espandono a coprire l`intera pagina, appena abbozzati o rifiniti nei dettagli... gli scarabocchi sono, come i disegni dei bambini, come la grafia, assolutamente personali e raccontano tante cose di noi. ripercorrono la strada dell`inconscio e lasciano sul foglio le sensazioni, gli stati d`animo, le ossessioni, la gioia, l`animosita` del momento.

