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uno sguardo sulla natura scientifico e insieme narrativo. ogni volume esplora un singolo animale o una pianta nel suo aspetto e nella sua struttura interna, nella sua vita, come in quella dei suoi simili. il giovane lettore, attraverso semplici testi e immagini viene coinvolto in una indagine appassionante sulle meraviglie della natura che ci circonda. andrew hipp, naturalista, e` dottore in botanica all`universita` del wiscounsin.

panek accompagna il lettore in una galleria di personaggi che con i loro sogni hanno reso possibile l`esplorazione del cosmo: galileo; william herschel, musicista e astronomo che scopri` urano; george hale che fondo` l`osservatorio sul monte palomar. ma il vero protagonista di questa avventura e` il telescopio che ha regalato all`uomo sorprendenti scoperte. l`autore racconta il lungo viaggio che reso gli umani molto piccoli e l`universo infinitamente piu` grande di quanto fosse possibile immaginare.

il tema-base di "giallo matrigna" e` la perdita della memoria, un topos gia` presente in grandi mystery del passato: il protagonista e` uno scrittore affermato che, il giorno della presentazione del suo ultimo libro (la biografia di una cantante non famosa ma molto particolare come personaggio) si accorge di aver cancellato dalla memoria le ultime ventiquattro ore. in questo lasso di tempo e` stato compiuto un delitto. la vittima e` proprio la cantante, nita landis. un simile episodio era gia` accaduto vent`anni prima, il vuoto riguardava il giorno della morte della sua matrigna. un ulteriore elemento di mistero riguarda il figliastro della cantante, scomparso nel nulla. il titolo allude al colore del vestito indossato da entrambe le vittime. atmosfere morbidamente crepuscolari e decadenti (l`hotel regina palace di stresa e la tenuta in riva a un fiume dove vive il protagonista) danno al racconto un sapore old fashion di squisita eleganza, come del resto la scrittura sapientemente sorvegliata. "giallo matrigna" si e` classificato secondo al premio "alberto tedeschi" per il miglior romanzo giallo italiano nel 2002.

un appassionato appello a favore del dialogo e della pace, contro la paura della diversita` che genera l`odio verso l`altro. "nel momento in cui scrivo queste righe, nei locali di `charlie hebdo` dieci persone che, pochi istanti prima, vivevano e sognavano di farci ridere, giacciono esanimi. vi domandate che cosa mi autorizza a esortarvi alla riconciliazione? nato a varsavia poco prima della seconda guerra mondiale, so a cosa puo` portare un solo insulto, un solo gesto di violenza. e la storia non ha mai smesso di ricordarcelo. oh, amici, fratelli. so quanto e` difficile vedere la luce nell`oscurita`. spesso l`odio acceca. e basta una mano posata davanti agli occhi per nascondere il sole. provateci comunque! chissa`? forse, alzando la testa, troverete anche voi una luce. quella che vi mancava per scorgere la mano tesa del vostro vicino. allora, finalmente, la stringerete in un gesto di riconciliazione".

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