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l`infanzia e` uno spazio di scoperte continue e sconvolgenti, e al piccolo ali non basta attraversarla da spettatore: lui vuole partecipare e sapere. nella teheran di reza pahlavi, tra posti di blocco, polizia segreta e roghi di libri proibiti, ali cerca prima di tutto di capire i fatti fondamentali della vita. come nascono i bambini? in quale istante esattamente inizia la primavera? e perche` mina e` muta? e perche` il pasticcere mammad ha dodici dita? e perche` i cugini non si possono sposare tra loro? per ognuna di queste domande che spesso si perdono nell`allegro caos famigliare, ali elabora risposte tanto strampalate quanto geniali. ma poi il fratello maggiore puyan viene arrestato e da quel momento in casa di ali comincia a regnare il silenzio.

banale, ma vero: la parola chef non ha femminile. ma se nessuna donna e` chef, allora tutte sono cuoche: stellate o no, si raccontano alla pari attraverso il cibo che cucinano. in un mondo della ristorazione tutto al maschile stelle, forchette, cappelli e allori non salvano nemmeno nadia santini o carme ruscalleda dal sospetto di trascurare la famiglia per la mania di cucinare. c`e` amina, che parla solo arabo, eppure e` lei che insegna all`autrice la cucina marocchina a fez; c`e` beth partridge, che cucina italiano in un ristorante di chicago, sognando l`italia dove non e` mai stata; c`e` margherita, maestra a modica di quel che suo figlio, lo chef carmelo chiaramente, definisce "la cucina imperfetta delle madri". c`e` sadja masshour, insegnante di francese fuggita dall`afghanistan che ora cucina mantu e ashak nel suo ristorante a parigi. c`e` jody williams, che in italia era "l`americana" ma a new york fa la cucina che ha imparato dalle casalinghe italiane. e proprio perche` questo libro vuole essere fedele al gap linguistico per cui nessuna donna e` chef, vi si trovano raccontate e ritratte anche le cuoche domestiche, maestre anonime di gesti e virtu`, con le loro ricette piu` riuscite e i loro trucchi del mestiere. un viaggio da modica a fe`s, da barcellona a new york, da lione a samoa nel mondo della cucina al femminile.

pochi personaggi hanno scatenato l`acredine e il sarcasmo dell`ingegnere quanto ugo foscolo ("mi fa imbestialire" ha confessato in una lettera) : tanto che nel 1958 non ha esitato a fustigarlo in una virulenta, irresistibile "farsa" a tre voci andata in onda sul terzo programma della radio. le tre voci sono quelle della stolida e giuliva donna quirina frinelli, imbevuta delle auree riflessioni dell`amica professoressa gambini; del reboante e didattico manfredo bodoni tacchi, sfegatato ammiratore del poeta; e, infine, dell`insolente e sguaiato carlo de` linguagi, implacabile accusatore del basetta, colpevole ai suoi occhi - nonche` a quelli di gadda - di cialtroneria, istrionismo, virilita` scenica ed esasperato narcisismo: "vantarsi del pelo... e` un`opinione da parrucchiere" sibila a proposito dell`"irsuto petto" del sonetto-autoritratto. e, quel che e` piu` grave, responsabile di un "macchinoso ed inutile vocabolario", di una "sequenza d`imagini ritenute greche e marmorine", di versi traboccanti di "vergini" e simili a sciarade, nonche` di veri e propri strafalcioni. ma a ben vedere "ii guerriero" e` molto piu` di un divertissement: giacche` gli esilaranti attacchi sferrati alla gipsoteca e marmoteca foscoliana e all`epos di bonaparte, il nano, altro non sono che l`impetuosa denuncia di una monolingua incapace, nella sua "lindura faraonizzata" di dar conto della realta` - e della fasulla poesia dei vati, cui spetta il compito di mascherare il volto della sopraffazione e della violenza.

un?impresa criminale spietata e un misterioso, inquietante avversario dagli occhi viola. passano gli anni, ma hap & leonard sono sempre pronti all?azione, sempre pronti a ficcarsi nei guai. hap e ormai un uomo sposato. brett e la compagna migliore che potesse sognare, anche se non ha certo un carattere facile. e pure leonard sembra aver messo la testa a posto. questo non significa che non si immischino piu negli affari altrui. del resto, e l?unica cosa che sanno fare bene. quando minnie polson si rivolge a loro per avere aiuto, brett, non sempre diplomatica, fa saltare il lavoro. poco male, ci saranno altri casi. la sera stessa, pero, un incendio doloso riduce la povera minnie in un mucchio di cenere. spinti dal senso di colpa, hap, leonard e brett decidono di scoprire cosa e davvero successo. tutto sembra puntare sui soliti sospetti. ma con il proseguire dell?indagine un piano molto piu vasto e molto piu sinistro inizia a delinearsi.

sorpreso dalle tenebre nel folto di una foresta, dante si smarrisce. per trovare la "diritta via" dovra` affrontare un lungo viaggio attraverso i tre regni dell`aldila`, a partire dal piu` spaventoso di tutti, l`inferno. un libro di narrativa per tutti, grandi e piccoli. la riscrittura del piu` grande classico della letteratura italiana, capolavoro di dante alighieri, in sole 100 pagine: uno dei piu` grandi viaggi spirituali mai raccontati, poema allegorico unico e ineguagliabile. eta` di lettura: da 8 anni.

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