
nel 1962 rossana rossanda viene inviata dal partito comunista italiano nella spagna franchista - dove si avvertivano i primi segni di sgretolamento del regime - con l`incarico di riannodare i fili dell`opposizione, non piu` ricomposti dopo la guerra civile. ma la peregrinazione, peraltro clandestina, si rivela priva di senso. le risposte degli esponenti delle organizzazioni illegali sono ambigue, diffidenti, immature. e il centro-destra a porsi concretamente come forza di ricambio, proponendo un`esperienza storica nuova, cioe` la liquidazione del fascismo dall`interno della stessa classe che l`ha creato. l`esperienza frustrante di tale inutile viaggio, che questo libro racconta con ironia e sapienza narrativa, diventa per rossanda un punto di snodo, che ritornera` piu` volte negli anni: "e` la storia di quando, per la prima volta, a me membro del comitato centrale del partito comunista, i conti non tornarono".

sia negli scrittori della temperie romantica che in quelli della generazione simbolistico-decadente, l`eros si ripresenta sempre in termini definitivi, di una perentorieta` che lascia agli amanti poche, se non alcuna alternativa: se lo sbocco non e` in thanatos, nel destino di un annullamento di se` nel trapasso ultimo della morte, puo` esserlo nella follia, nella malattia, nella passivita`, nella rassegnazione inerte, nella sconfitta definitiva di tanti illusori ideali. venticinque scrittori della letteratura tedesca, francese, russa, americana, inglese, spagnola e italiana compongono, nella scelta di davico bonino, un panorama di grandi maestri del narrar breve, che l`amore costringe ad una singolare intensita` e sincerita` d`accenti.

Columbia 1976. MINT.

2 CD. Decca, 1993, DE. Contiene l'opera Acis and Galatea e Arie Barocche interpretate da Joan Sutherland e Peter Pears accompagnati dalla Philomusica Of London e dai St. Anthony Singers diretti da Sir Adrian Boult.

3CD. Naxos, 2001, EU. Composto per il pubblico dei teatri di Londra nel 1733, l'oratorio Deborah, a volte descritto come un pastiche dal momento che prende la maggior parte del materiale da composizioni anteriori, è celebre per l'abbondanza di melodie italiane, di cori eccitanti e di un forte senso drammatico. Registrato dal vivo il 23 maggio 1999 in Germania e prodotto da Junge Kantorei, l'oratorio è eseguito dalla Barockorchester Frankfurt diretta da Joachim Carlos Martini con i solisti Elizabeth Scholl (soprano I), Natacha Ducret (soprano II), Lawrence Zazzo (contro-tenore), Ewa Wolak (mezzo-soprano), Knut Schoch (tenore) e Jelle S. Draijer (basso).