
questa e` un`epopea al femminile che, con stile maestoso, scolpisce nella memoria dei lettori la figura di tsao sixte, protagonista di un rovesciamento morale ed esistenziale clamoroso: dalla vita sventurata alla crudelta` perpetrata per astiosa vendetta, sixte attraversa un periodo centrale della storia cinese (il racconto si svolge nel 1911, dopo la caduta dell`impero, che resta sullo sfondo). giovanissima, sixte e` costretta dal padre, umile mercante, a sposarsi come concubina a uno dei fratelli di una ricca famiglia di shangai, nella cui magione viene reclusa sotto la tirannide tradizionale imposta dalla suocera. il marito di sixte e` un infermo e il resto della famiglia e` impietoso verso di lei. umiliata, nonostante la nascita di due figli, la protagonista si consola al pensiero dell`eredita` che un giorno otterra`, e inizia a esternare sentimenti d`amore, ricambiati, per il fratello minore del consorte, jaspe. rotti i legami con la famiglia d`origine, alla morte del marito e della suocera, dopo dieci anni di dolorosa convivenza nella "gabbia d`oro", scopre che l`eredita` tanto agognata e` poca cosa e serve a coprire i debiti di jaspe. inizia per sixte una discesa agli inferi in cui trascinera` tutta la sua famiglia: ormai dipendente dall`oppio, prima ripudia jaspe e poi si dedica a devastare crudelmente la vita dei due figli, in un`impressionante escalation di perfidia.

"grazie alla complessita` e flessibilita` della struttura, alla ricchezza dei toni, alla varieta` dei personaggi, la commedia pulsa di una incantevole vitalita`. nella velocita` straordinaria di una lingua spiritosa, ironica, frizzante, il mondo di messina brilla per sofisticazione e varieta`. articolato e ricco e` quel mondo, anche di ombre. c`e` il principe e c`e` il servo, il fool, il clown, il nobile, il cortigiano, il villain, il buono e il cattivo, il giusto e lo sciocco, tutti vicini, tutti insieme, nella stessa sarabanda. molteplici le voci e i toni. e perfetto l`incastro... tanto per fare un esempio, se e` vero che c`e` in commedia un carattere melanconico, come il saturnino don john, a equilibrare la bilancia zodiacale degli umori, ecco beatrice, nata, come lei stessa annuncia, sotto una stella ballerina. della danza delle stelle beatrice ripete il passo nell`allegria che sprizza da lei da tutti i pori, ma soprattutto trionfa nella lingua. i battibecchi tra lei e benedick sono la fonte principale della vitalita` comica della commedia. da` gusto assistere all`esuberanza inventiva, all`iperbole scherzosa dei due giocolieri. non a caso il re carlo assegno` un nuovo titolo alla commedia: beatrice e benedick. cosi` la chiamo`, assumendo a trama principale, quella che e` in verita` la trama secondaria." (dall`introduzione)

la vicenda drammatica della giovane daisy miller, una giovane americana, spontanea e sincera, in vacanza in europa che, nonostante la sua assoluta innocenza, viene criticata e addirittura messa al bando dai suoi connazionali per i suoi modi disinvolti e per i suoi rapporti troppo amichevoli con un giovane italiano. si doloroso del dramma. il quale e` una serie di rovesci, colpo su colpo contro i malavoglia, ogni volta che a forza di rassegnazione e coraggio riescono a rialzarsi dal colpo precedente.







a chi voglia ad ogni costo sapere a quale "genere letterario" appartenga questo libro, non si puo` rispondere che cosi`: "e` un romanzo d`avventure e d`amore (regolarmente diviso in parti e capitoli dove i personaggi protagonisti riappaiono sotto diversi travestimenti). e` un poema epico-lirico-didascalico in versi sciolti e rimati, regolari e irregolari. e` un`autobiografia. e` un memoriale. e` un manifesto. e` un balletto. e` una tragedia. e` una commedia. e` un madrigale. e` un documentario a colori. e` un fumetto. e` una chiave magica. e` un sistema filosofico-sociale... insomma, e` un libro".

nicolas sarkozy e` l`uomo nuovo della politica europea. un populista della nuova specie, la "razza mediatica" che conquista il potere con sondaggi e televisioni. un rivoluzionario che si propone di combattere una personale lotta di classe contro l`arcaico sistema elitario del paese. una vecchia conoscenza della politica che riesce a sembrare una novita` e una sorpresa. un cervello a destra e un cuore a sinistra. un democratico con l`autorita` nei cromosomi. un liberista con il senso dello stato, soprattutto se e` lui a tenerlo sotto controllo. essendo francese, un gaullista attualizzato. essendo figlio d`immigrati, uno "straniero": con l`ambizione di realizzare l`american dream, il sogno americano del successo, sotto la tour eiffel. un leader europeo della nuova generazione.

dominata da servizi innovativi e ad alto valore aggiunto, destinata a far tramontare la cultura del lavoro salariato, la societa` della piena disoccupazione e` un fenomeno che spaventa e genera polemiche. alle classi dirigenti spetta prendere atto che il problema non e` combattere il precariato, ma garantire opportunita` di lavoro e protezione sociale per chi deve affrontare una vita lavorativa piu` frammentata. con i nuovi meccanismi di produzione del quaternario il lavoro restera` necessariamente flessibile e volatile. per la politica la sfida e` complessa e ineludibile. solo le comunita` capaci di adattarsi al cambiamento, anche rivoluzionando l`organizzazione dello stato sociale, riusciranno a ottenere benefici dall`avvento della societa` dei servizi personalizzati. mentre i mercati del terzo mondo sfruttano la disoccupazione per affermare le proprie merci nei mercati aperti mondiali, nell`occidente avanzato molti sono disoccupati perche` sempre in formazione, imprenditori a rischio di fallimento o di spiazzamento competitivo, in cerca di un nuovo lavoro, con un assegno minimo, disoccupati perche` lavoratori part-time o stagionali o a contratto a termine. ma la strada intrapresa dalla politica economica per garantire crescita e sviluppo puo` paradossalmente dare al lavoratore piu` potere e porre alla politica nuovi e assillanti problemi.

l`universita` italiana sta morendo di nepotismo, scarsa selezione nel vagliare il corpo docente, mancanza di incentivi alla produzione scientifica, incapacita` di individuare prospettive da seguire da parte di chi ha il compito di governarne l`evoluzione. l`universita` italiana non e` produttiva ne` equa, non facilitando la mobilita` sociale. praticamente ogni ministro ha legato il proprio nome a una rivoluzione dell`universita`, suscitando dibattiti infiniti su ogni comma di legge. ma un osservatore esterno che guardasse ai risultati invece che ai mille rivoli delle normative non si accorgerebbe di nulla. cio` che serve e` una cosa sola: abbandonare l`illusione di poter controllare tutto dal centro e introdurre invece un sistema di incentivi e disincentivi efficaci. questo saggio e` la fotografia impietosa di una catastrofe educativa che pesa sul futuro dell`italia. ma anche la coraggiosa proposta di alcune riforme semplici e radicali, per rompere definitivamente con decenni di palliativi. un sistema dove sia nell`interesse stesso degli individui cercare di fare buona ricerca e buona didattica ed evitare comportamenti clientelari. un sistema in cui ogni ateneo possa fare quello che vuole, ma dove chi sbaglia sia chiamato a pagare. un sistema che elimini la straordinaria iniquita` attuale, in cui le tasse di tutti finanziano l`universita` gratuita dei piu` abbienti.

le donne non sono piu` quelle di una volta. e gli uomini? sono a loro volta cambiati, ma in modo piu` eterogeneo e meno esplicito, al di la` della visibilita` conquistata dal movimento gay. che cosa sappiamo esattamente dell`universo dei queer, dei trans e dei crossgender, dei bisessuali, ma anche dei prostituti e dei "professionisti" maschili del sesso? e cosa e` rimasto e come si sta reinventando il "dominio maschile" tanto studiato dai sociologi? dall`ambiente delle strade di periferia a quello degli scambisti, dalle violenze nelle carceri ai litigi delle coppie sui compiti domestici, daniel welzer-lang espone qui i risultati di quindici anni di ricerche sul campo in un libro appassionato e privo di tabu`. per accettare la molteplicita` delle identita` sessuali, per conoscere e comprendere i numerosi volti del maschile. daniel welzer-lang insegna sociologia all`universita` le mirail di tolosa.

ripercorrendo allegoricamente le principali tappe della vita del profeta, l`autore costruisce una sorta di manifesto-manuale per i milioni di musulmani che vivono in terre occidentali, esortandoli a rafforzare una propria presenza politica e culturale del tutto autonoma dalle contaminazioni della civilta` cristiana e a coinvolgersi piu` integralmente nelle comunita` islamiche in cui si trovano a vivere. un invito avversato da piu` parti politiche che mette al centro del dibattito l`esigenza di considerare un islam non antagonista ma nemmeno collaborativo, difficilmente riconducubile alla logica occidentale della mediazione.

giovanni agnelli non e` stato solo il leader della fiat, dell`ammiraglia del capitalismo italiano. e stato anche uno dei pochissimi esponenti della nostra classe dirigente ad aver raggiunto e mantenuto per quasi cinquant`anni una posizione di particolare rilievo nel gotha internazionale. dai suoi numerosi discorsi nei vari sodalizi e dal suo vasto giro di rapporti e conoscenze al di qua e al di la` dell`atlantico, nonche` dal saggio introduttivo di valerio castronovo, si ha modo di riscontrare quale importanza abbiano avuto la figura e l`opera di agnelli nell`accreditare nel mondo un`immagine di italia impegnata tanto sul fronte della modernizzazione che su quello dell`integrazione europea.

partendo dall`esempio d`oltreoceano, l`autore esamina le possibilita` di riprodurre le caratteristiche federaliste statunitensi nel vecchio continente e analizza le principali forme di governo esistenti in europa. la ricerca di un possibile modello da applicare a tutta l`unione europea combina le grandi teorie istituzionali a quelle filosofiche, risalendo alle radici piu` profonde del liberalismo.

l`individuale, il locale e il globale sono inestricabilmente intrecciati, ma non sempre si e` portati a stabilire connessioni tra le proprie vite individuali e i poteri piu` estesi che le configurano. cosi` passivita` e indifferenza contribuiscono ad alimentare lo sgomento collettivo che regna nel mondo. in un libro che mescola l`attualita`, l`analisi della societa` e la storia, paul ginsborg disegna il tracciato di una politica al futuro: che sappia scoprire e reinventare ideali riconoscendo gli stretti legami che intercorrono tra i valori universali e i comportamenti quotidiani.

nel libro "fuori dall`occidente ovvero ragionamento sull`apocalissi" del 1992 alberto asor rosa sottolineava come, a seguito della guerra del golfo, l`occidente avesse sigillato in modo cruento e definitivo l`omologazione di tutto il pianeta a un unico sistema di valori. questo libro, che raccoglie "fuori dall`occidente" nonche` nuovi capitoli sulle guerre balcaniche e sulla recente offensiva contro l`afghanistan, verte non tanto sulla guerra quanto sugli effetti che essa e` destinata a produrre sui modi di essere, pensare, sentire e comunicare nel mondo occidentale.

il presente, la vecchiaia, ma anche l`infanzia, le radici. la vita di lalla romano si snoda nelle sue vicende fondamentali: la parabola biografica si intreccia ai suoi libri, riletti nella loro genesi e accompagnati nel tempo. nel lungo colloquio lalla romano e` sollecitata a fare i conti con le molteplici espressioni della sua arte e ad affrontare senza riserve grandi temi quali dio, la religione, la morte, il dolore, la malattia, l`amore, l`amicizia, i sentimenti. in un continuo intreccio tra scrittura e vita, arte e riflessione, memoria e fantasia, emergono anche i suoi interessi di oggi per le questioni sociali, la politica, la televisione, i rapporti con i giornali.


nel 1939 dawid ha 15 anni. e` un ragazzo della buona borghesia di lodz, frequenta i campi di vacanza dei giovani sionisti, coglie lucidamente tutto quello che avviene intorno a lui. al contrario del ghetto di varsavia, su cui esiste un`abbondante documentazione, poco si sapeva del ghetto di lodz, la cui vita viene ora illuminata da questi taccuini, ritrovati in un archivio dell`istituto storico ebraico di varsavia. dawid parla della vita di tutti i giorni: la ricerca del cibo, il denaro che non vale piu` niente, i problemi di vestiario, gli affetti, la vita sociale. ne` gli sfugge la sinistra abiezione di colui che si e` proclamato "imperatore" del ghetto: quel chiam rumkowski cui i nazisti hanno delegato l`amministrazione del ghetto stesso.


protagonista di questo "romanzo americano" e` michele, profugo politico dell`italia fascista che a meta` degli anni trenta parte per boston, ospite di uno zio medico di origine italiana naturalizzato americano. il giovane si inserisce gradualmente nella societa` statunitense, ma conserva ben salde le proprie radici, sia attraverso l`intenso rapporto epistolare con la fidanzata sia attraverso la dolorosa attenzione per le vicende politiche italiane. la guerra sembra accentuare il suo legame con l`america, ma l`arrivo della fidanzata e lo slancio del suo amore persuadono michele che il suo destino dovra` compiersi in patria, dove trovera` infine serenita` e una solida vita famigliare.

nel 1955 simone de beauvoir viaggio` per due mesi attraverso la cina insieme a jean-paul sartre. da quell`esperienza nacque un resoconto del grande paese e dei mutamenti che il comunismo vi stava portando. temi ricorrenti sono le condizioni di vita dei lavoratori, la situazione femminile e lo stato delle famiglie. il saggio costituisce un`analisi di una cultura fino allora poco conosciuta, che rimane ancora oggi un documento fondamentale dello scontro tra capitalismo e comunismo, oltre che una profonda riflessione su identita` e diversita` e sul significato della liberta` nei diversi contesti culturali.

nel 1931 virginia woolf scrisse per la rivista "good housekeeping" alcuni saggi di costume che, tutti insieme, dipingono un vivace ritratto della capitale inglese ai primi del novecento. riuniti in questo volume, costituiscono una testimonianza della societa` britannica all`epoca dell`impero, osservata da un occhio acuto come quello della woolf.





la prima parte di "enrico iv" lascia un`impressione di vitalita` esuberante, di ardimento individuale (nei personaggi) e creativo (nell`autore). tutt`altra impressione suscita la "parte seconda", che ha la stessa lunghezza di quella precedente, lo stesso numero di scene e la stessa struttura animata dagli stessi protagonisti. la differenza e` che e` rimasto un solo giovane, hal, assente dal campo di battaglia, e i padri che si sono rattrappiti. inoltre shakespeare introduce altri due personaggi entrambi in la` con gli anni: il primo giudice e il giudice di campagna robert shallow.



macbeth e banquo, generali di duncan, re di scozia, incontrano tre streghe che salutano macbeth come futuro signore di cawdor e poi re, banquo come progenitore di re. lady macbeth spinge il marito ad uccidere duncan giunto nel loro castello, mentre i figli del re riescono a fuggire. nominato re, macbeth elimina banquo, dalla cui ombra sara` pero` perseguitato. interroga poi le streghe che gli profetizzano che non sara` mai vinto da "nato da donna" e che regnera` finche` la foresta di birnam non si muovera`. malcolm e macduff muovono contro macbeth che fa ucccidere la moglie e i figli di macduff. lady macbeth impazzisce e si uccide, il marito e` ucciso da macduff (tolto anzitempo dal ventre materno), mentre l`esercito avanza, coperto da rami e fronde.



un orologio che si rompe da` l`avvio alla storia di tre giorni e tre notti nel dicembre del `45, che cambia il destino dell`italia. la fine del governo resistenziale di ferruccio parri, l`inizio della crisi dei partiti liberale e azionista, l`avvento al potere di alcide de gasperi e della democrazia cristiana, e soprattutto roma e l`italia di allora: un complesso intreccio di avvenimenti politici e di condizioni umane raccontano con una tensione e un pathos che coinvolgono il lettore e rivelano la temperatura di una stagione traboccante di vitalita` e nello stesso tempo vulnerabile di fronte a tutte le illusioni.

contenuto: farmacia di turno; uomo e galantuomo; requie e l`anema soja; ditegli sempre di si`; filosoficamente; sik sik, l`artefice magico; chi e` cchiu` felice `e me!; quei figuri di trent`anni fa; natale in casa cupiello; gennariello; quinto piano, ti saluto!; uno coi capelli bianchi; l`abito nuovo; pericolosamente; la parte di amleto; non ti pago; io, l`erede. ogni commedia e` preceduta da una nota critica sulla storia del testo e la sua fortuna scenica. cronologia della vita e del teatro, e bibliografia.



questi saggi letterari sono stati scritti da foucault tra il 1962 e il 1969, e quindi accompagnano tutto l`arco di tempo della sua produzione piu` importante. se "le parole e le cose" contengono il "sistema" di pensiero di foucault sotto il profilo teorico piu` generale, gli "scritti letterari" contengono l`esemplificazione realizzata di tale "sistema". "le parole e le cose" e le altre opere sono ancora discorsi sulla follia, sulla merce, sulla societa`, sulla cultura e sulle opere: sono, per dirla con foucault, "archeologia". gli "scritti letterari" sono essi pure discorsi sull`autore, sulla letteratura e sulle opere, cioe` sono anch`essi "archeologia", ma con qualcosa in piu`: sono essi stessi opera letteraria.

"liber nos a malo" e` la presentazione della vita e della cultura di malo, un paese della provincia vicentina, negli anni venti e trenta, ricreata, con un misto di nostalgia affettuosa, di distacco ironico, e di rigorosa intelligenza, dall`autore ormai adulto. attraverso il microcosmo di malo viene fissata e trasmessa compiutamente al futuro la vicenda di tutta la nostra societa`, nel breve periodo in cui passa da una statica e secolare civilta` contadina alle forme piu` avanzate della modernita`, la vicenda addirittura di tutto il nostro mondo con le fratture che hanno segnato la sua precipitosa evoluzione." (giulio lepschy)

sono gli anni caldi del dibattito antipsichiatrico, della rivoluzione manicomiale di franco basaglia e degli esperimenti di thomas szasz e della londinese kingsley hall, uno dei primi centri di accoglienza non segregativi. foucault riprende il tema della "storia della follia", a partire da un interesse per le strategie, gli stratagemmi e i rituali che hanno permesso agli psichiatri di assumere il controllo dei corpi. nell`uso degli strumenti di contenzione riconosce la messa a punto di una serie di tattiche di assoggettamento dell`altro di cui l`ospedale psichiatrico e` solo un laboratorio. una storia dell`istituzione ospedaliera che studia i meccanismi di definizione del potere psichiatrico.

scritto nel 1593 durante la peste di londra, il poemetto erotico-mitologico venere e adone da` una versione modificata della vicenda raccontata da ovidio. come paradigma dell`eros piu` carnale e ossessivo diventera` un best seller, ristampato innumerevoli volte. l`anno dopo shakespeare riprende un episodio dell`antica storia romana: lo stupro di lucrezia da parte di sesto tarquinio (figlio di tarquinio il superbo). un raptus di violenza incontrollabile raccontato per la prima volta, in modo sconvolgente, direttamente dalla voce della donna che ne e` vittima. venere e adone e lo stupro di lucrezia, oltre ad essere due capolavori assoluti, sono le uniche opere di shakespeare di cui il drammaturgo abbia curato la stampa personalmente, cosa mai accaduta ne` con le sue opere teatrali ne` con i sonetti. si tratta di due testi di grande raffinatezza stilistica ma anche di grande potenza narrativa e drammatica. non a caso valter malosti li ha messi in scena in due spettacoli memorabili e premiati. la traduzione e` dunque quella realizzata per la rappresentazione teatrale. lo stesso malosti nell`introduzione ci racconta il personalissimo rapporto con i due poemetti e ne da` un`interpretazione originale che tiene insieme le ragioni della filologia e del teatro.

il moro otello sposa segretamente desdemona, figlia di un senatore veneziano, e deve scagionarsi davanti al doge dall`accusa di averla sedotta con la forza. viene poi mandato a difendere cipro e desdemona ottiene di seguirlo. con loro c`e` jago, geloso di cassio che riesce far ubriacare e far cadere in disgrazia. cassio viene spinto a chiedere l`intercessione di desdemona, jago invece fa credere a otello che cassio sia l`amante della moglie. otello, reso folle dalla gelosia, ordina a roderigo di uccidere cassio e soffoca lui stesso desdemona. ma roderigo muore ucciso da jago e sul suo corpo vengono trovate lettere che provano l`innocenza di cassio. otello, disperato, si uccide. con uno scritto di boris pasternak.

sotto la direzione di ewald e fontana, una e`quipe composta da bertani, gros, lagrange, marchetti e senellart sta procedendo alla trascrizione dei tredici corsi tenuti da foucault al colle`ge de france. queste lezioni rappresentano una sorta di laboratorio in cui foucault sperimentava idee e ipotesi di ricerca, solo parzialmente riprese nei libri. in questo corso, in particolare, foucault esamina in che modo la guerra, nei suoi diversi aspetti, sia stata utilizzata come uno strumento di analisi della storia e dei rapporti sociali, individuando nella guerra delle razze e nell`emergere del razzismo di stato uno schema d`intelligibilta` della nostra modernita` storico-politica.

gia` nei racconti di "il treno era in orario" e "viandante, se giungi a spa...", heinrich boll aveva dolorosamente rievocato i drammi del conflitto mondiale e della germania postbellica. ma nel romanzo "dov`eri adamo?" gli orrori della guerra divengono veri protagonisti della narrazione. quasi fossero episodi indipendenti, i nove capitoli del romanzo sono infatti altrettante sequenze in presa diretta su quella inarrestabile tragedia che strappa agli uomini e alle donne, ai militari e ai civili, ogni progetto e ogni sentimento. dai cruenti combattimenti sul fronte orientale, all`orrore dei campi di sterminio, boll racconta con sconcertante realismo schegge di follia e crudelta`.

"la citta del sole" e il libro piu celebre di tommaso campanella, un?opera visionaria che da sempre ha ispirato il pensiero di filosofi e utopisti. l?edizione che norberto bobbio curo per einaudi nel 1941 resta una pietra miliare nella storiografia campanelliana. questa pero non e la mera riproposizione di quel volume, bobbio aveva infatti avviato una seconda edizione, che poteva tener conto della scoperta di nuovi manoscritti, ma che fini per abbandonare a causa di una serie di intricate vicende. oltre ad annotare puntualmente il testo, aggiornato e rivisto alla luce dei materiali inediti preparati da bobbio, nella sua densa "postfazione" luca addante ripercorre genesi e fortuna dell?edizione, ricostruendo le circostanze che portarono bobbio a rinunciare al nuovo allestimento e piu in generale allo studio di campanella, e delineando un serrato confronto con l?altra celebre versione del testo proposta da luigi firpo.